Giacomo Agostini: una leggenda su due ruote
Spesso, tra gli appassionati di motori (e di motociclismo in particolare), capita di discutere su chi sia (o chi sia stato) il più grande pilota su due ruote di sempre.
Spesso, tra gli appassionati di motori (e di motociclismo in particolare), capita di discutere su chi sia (o chi sia stato) il più grande pilota su due ruote di sempre.
Sta per scoccare il minuto 116 quando Jesus Navas guida un difficile pallone dalla destra del campo, rientrando verso il centro, per poi scaricarlo maldestramente, inciampando, al compagno di squadra
Nella storia della pallacanestro professionistica americana, la scelta dei giocatori usciti dai College statunitensi, o chiamati da altri continenti per giocare nel favoloso mondo della NBA, ha sempre portato con
Si fa presto a dire Dream Team. Oggi come oggi è una locuzione a dir poco abusata. Basta vincere qualche partita di seguito ed è subito Dream Team. Eppure al
Il tennis è sicuramente uno sport particolare e spettacolare. Di quelli dove non importa se stai dominando l’incontro, perchè fino all’ultima pallina la direzione del match potrebbe cambiare da un
William Thorson, ovvero 3,3 milioni di dollari nei tornei di poker, 41 ITM dei quali 20 sono tavoli finali. Il tutto in solo 9 anni di carriera. E poi? La conversione all’Islam e l’addio al gioco.
È il 1996 quando i pochi fortunati che possiedono una televisione a discreta risoluzione nel proprio salotto possono ammirare lo spot Nike dal titolo «Good vs Evil». Le immagini, immaginifiche
Prima del Re, c’è stato il Principe. E il Principe è stato l’idolo del Re, ancor prima di esserlo di tutta Roma. Del resto, solo nella Capitale possono sbocciare certe
Juve e Milan. Milan e Juve. Le squadre più vincenti d’Italia che tornano a sfidarsi, per un rito da rinnovare ogni anno – a prescindere da ogni tentativo di Superlega
Sapete chi affondò la più agognata, sognata, immaginata rivincita? Nick Amoruso. Bomber di periferia al centro dell’universo calcistico. Per una notte che vale la vita e per una vita che
Mancano 15 minuti al termine di Spartak Mosca vs Inter. La qualificazione alla finale si gioca sul filo del rasoio – o forse, sarebbe il caso di dire, sul filo
C’era una volta la difesa a tre più famosa d’Italia, ben prima che fosse regola e non eccezione, ben prima che si parlasse di superleghe e blasoni milionari. C’era una
Marcelo manovra un pallone dalla propria metà campo. Siamo spostati sulla sinistra, e la sventagliata del terzino brasiliano taglia il campo arrivando in zona centrale. Il pallone rimbalza un paio
Ai tempi di Dejan, Podgorica era Titograd. E Tito era il simbolo di un paese dilaniato, unito da un nome ma internamente nel pieno di emorragie difficili da frenare. In
“Io c’ero”. Ti giravi intorno, in quella Roma ancora fredda di metà aprile, e le persone avevano negli occhi ancora il volto di Kostas Manolas. La corsa in avanti, i
Xavi lavora con la consueta maestria un pallone difficile a pochi passi dal cerchio di centrocampo, nella propria metà campo. Accanto a sé vede e serve Messi, che quel giorno