Mentre le Atp Finals di Torino hanno appena preso il via, nel peggiore dei modi per l’idolo di casa Matteo Berrettini, la cui esperienza al “Masters” potrebbe essersi già conclusa per infortunio, dall’altra parte del mondo il tabellone delle semifinali delle Wta Finals di Guadalajara si è quasi completato.
A giocarsi il titolo 2021 e quindi la successione di Asleigh Barty, campionessa nell’ultima edizione disputata, nel 2019 a Shenzen e illustre assente in Messico, saranno Anett Kontaveit, Paula Badosa, Garbine Muguruza più una tra Maria Sakkari e Aryna Sabalenka.
Muguruza avanti
Nella serata italiana di domenica e nella notte di lunedì si è completato il Teotihuacan Group, quello più incerto perché, al contrario del Chichèn Itza, dove Iga Swiatek era già certa dell’eliminazione dopo due match, la corsa al secondo biglietto per le semifinali era aperta a tre tenniste, con Anett Kontaveit già sicura del pass dopo aver vinto le prime due partite.
E a conti fatti a fare la differenza sono state proprio le motivazioni dell’estone, che ha ceduto in maniera piuttosto netta a Garbine Muguruza. La spagnola si è imposta per 6-4, 6-4 completando quindi la propria rimonta dopo aver perso al debutto contro Pliskova. Per la numero cinque del mondo il trionfo è stato totale, essendo riuscita a centrare anche il primo posto nel girone, che le consentirà di evitare almeno in semifinale il derby contro la connazionale Badosa, già sicura del primo posto nell’altro raggruppamento.
Il match ha avuto contenuti tecnici modesti, con Kontaveit protagonista di una valanga di errori gratuiti e una Muguruza ordinaria capace di capitalizzare il break per set che ha indirizzato l’andamento della partita.
Così, se i danni per Kontaveit, la sorpresa del raggruppamento e sconfitta dopo dodici successi di fila, sono stati contenuti, non altrettanto si può dire per Pliskova, che aveva fatto il proprio dovere vincendo in rimonta il derby contro Barbora Krejcikova (0-6, 6-4, 6-4), ma alla quale per proseguire il cammino sarebbe servito il successo di Kontaveit su Muguruza.
Delusione Pliskova
La finalista di Wimbledon 2021 esce invece di scena per la differenza set, visto che la ceca, Muguruza e Kontaveit hanno concluso appaiate a due punti: spagnola prima con quoziente di 5:3, poi l’estone con 4:2 e infine Pliskova con 4:4. Un esito amaro che lascia tanti rimpianti alla numero quattro del mondo, che chiude quindi la propria quinta partecipazione consecutiva alle Finals senza eguagliare il miglior piazzamento in carriera, la semifinale, suggello di un’annata nel complesso deludente, senza tornei vinti e con la sconfitta in finale, oltre che a Londra, anche a Roma.
Migliore è il bilancio del 2021 per Barbora Krejcikova, campionessa del Roland Garros, ma proprio in quanto protagonista di una stagione migliore rispetto a quella della connazionale per la classe brucia ancora di più il blackout costato le semifinali alle Finals. Krejcikova ha infatti dominato il primo set del derby, vinto 6-0 in 27 minuti, ma dopo aver strappato il servizio a Pliskova in apertura del secondo set e dopo essersi portata sul 4-2 ha visto spegnersi la luce, finendo vittima della rimonta della connazionale che ha portato a casa il secondo parziale.
Grande equilibrio nel terzo set, risolto da Pliskova con il break al nono gioco grazie al quale Karolina si presenterà in semifinale con una carica inattesa. Ad aspettarla Paula Badosa, già sicura del primo posto nel Chichèn Itza Group che si concluderà nella notte italiana di martedì con i match tra la spagnola e la già eliminata Iga Swiatek e lo spareggio tra Maria Sakkari e Aryna Sabalenka, dal quale uscirà l’avversaria in semifinale di Muguruza.
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