Alzi la mano chi, tra addetti ai lavori e semplici appassionati, avrebbe mai pensato alla vigilia del torneo di Wimbledon, di ritrovarsi alla seconda settimana un Matteo Berrettini così in forma, tanto da poter pensare di giocarsela con il baby fenomeno Carlos Alcaraz per il passaggio tra i magnifici 8 del più nobile tra i tornei sull’erba.
I due chiuderanno il programma odierno, tempo permettendo, sul campo centrale, per un match che terrà incollati ai propri devices e alle proprie TV i tifosi del romano sparsi per tutto il mondo.
I match della giornata
Delle partite che si giocheranno quest’oggi, la prima in assoluto in ordine cronologico, è quella delle 13,30 tra il sorprendente Christopher Eubanks e il greco Stefanos Tsitsipas, quest’ultimo uscito vincitore dalla battaglia del secondo turno contro il possessore delle chiavi del cancello dl Wimbledon, Andy Murray. Eubanks si è liberato con una certa esuberanza di Monteiro e Norrie, per poi battere facilmente l’australiano O’Connell al terzo turno, di certo non un rivale così insuperabile. L’incontro sembrerebbe abbastanza segnato, ma occorrerebbe capire prima di tutto come affronterà la partita il greco, non nuovo a volare per le Indie con la testa, quando c’è da affrontare giocatori molto meno forti di lui. Non ci sono precedenti tra i due.
Anche tra Medvedev e Lehecka il destino sembra segnato, ma l’avvio stentato contro Fucsovics da parte del russo, ha messo più di un campanello d’allarme nella testa dello staff tecnico del numero 3 ATP, chiamato a rispondere presente contro il ceco, uscito sfinito dalla maratona contro Paul di un paio di giorni fa, chiusasi al quinto dopo qualcosa come 3 tie break.
Dimitrov e Rune se la vedranno invece nel tardo pomeriggio, per un incontro tutto da seguire, all’indomani della follia di Davidovich Fokina nella parte conclusiva dell’incontro con il nordico, quando si mise in testa la brillante idea di servire da sotto, facendosi recuperare ad un Super Tie Break dell’ultimo set praticamente in tasca.
Infine vi è da completare la partita tra Hurkacz e Djokovic cominciata nella serata di ieri e troncata sul 2-0 per il serbo, capace di vincere due tie break con lo stesso punteggio, 8-6.
Alcaraz-Berrettini, ritorno al, recente, passato
Agli albori della carriera di Carlitos nel tennis che conta, si era facili profeti, allorquando si pronosticava un lungo e frequente scontro generazionale tra Matteo Berrettini, classe 1996 e l’iberico stella nascente di un tennis moderno, fatto di potenza, velocità e senso tattico, ma gli infortuni occorsi al giocatore azzurro da un paio di anni a questa parte, ci avevano fatto disabituare all’attesa di un match tra i nuovi padroni dello sport con la racchetta.
E così pareva anche qui a Wimbledon, con la titubante condizione fisica del capitolino, addirittura in dubbio, come dichiarato da lui stesso, rispetto alla semplice partecipazione. E invece, no, le vie dello sport sono sempre infinite e alcune di queste non ammettono leggi che le governino, tanto che Berrettini ha messo al tappeto nei primi tre turni tutta gente di assoluto rilievo tecnico e, come nel caso del primo turno contro l’amico Lorenzo Sonego, emozionali.
Al 3-1 rifilato in rimonta al torinese, ha fatto seguito il KO tecnico a De Minaur al secondo turno e a quello ancora più fragoroso ad Alexander Zverev, dato da tutti in netta ripresa e letteralmente asfaltato dal romano in un terzo turno senza alcuna storia.
Meno complicato, per dirla tutta con un eufemismo, il cammino del giovane Carlitos, devastante nei primi due match contro Chardy e Muller e un po’ titubante contro Nicholas Jarry, al quale l’attuale numero 1 del mondo ha concesso un set.
I precedenti, tutti combattuti
Che Alcaraz non abbia saltato di gioia all’indomani della vittoria di Berrettini contro Zverev, lo dimostrano i tre precedenti giocati da professionisti dai due giocatori, due sul cemento, a Vienna nel 2021 e agli Australian Open nell’epica battaglia che tutti voi ricorderete, chiusa al super tie break del quinto set e una sulla terra rossa di Rio de Janiero a febbraio dello scorso anno, quando fu Alcaraz a emergere al terzo set.
In Austria il giocatore spagnolo ebbe la meglio, ancora una volta al tie brak e ancora una volta ai quarti. Ebbene sì, tutte queste partite si sono giocate ai quarti di finale, curiosità che rende gli ottavi di finale di Wimbledon ancora più nobili se facciamo riferimento alla classe di entrambi.
Il tabellone femminile
Chiudiamo con le ragazze, anch’esse impegnate con la seconda parte degli ottavi di finale, il cui match più interessante è quello che pone di fronte l’attuale numero 2 del mondo, Aryna Sabalenka, che affronterà Ekaterina Alexandrova per una partita che lascia aperta qualche chance alla numero 22 del ranking, non tanto per il valore oggettivo delle due atlete, quanto per il grosso spavento nel quale è occorsa la campionessa bielorussa nel match di secondo turno riacciuffato per i capelli contro Gracheva.
Da seguire anche la partita di chiusura tra Jabeur e Kvitova.
Il programma completo
13:30 | EUBANKS | TSITSIPAS |
14:00 | MEDVEDEV | LEHECKA |
15:30 | HURKACZ | DJOKOVIC |
17:30 | DIMITROV | RUNE |
18:30 | ALVARAZ | BERRETTINI |
12:00 | KEYS | ANDREEVA |
14:30 | HADDAD MAIA | RYBAKINA |
16:00 | ALEXANDROVA | SABALENKA |
17:00 | JABEUR | KVITOVA |