Sull’onda degli ultimi splendidi risultati dei nostri tennisti sui campi di tutto il mondo, le Olimpiadi di tennis stanno per partire a Tokyo con qualche speranza in più per portare a casa una medaglia in uno degli sport più praticati del mondo.
Vediamo di provare a capire tutto ciò che c’è da sapere sui tornei.
Un po’ di storia
Intanto partiamo dagli albori, visto che il tennis è stato presente come disciplina praticata alle Olimpiadi, fin dalla prima edizione dei giochi moderni, quella di Atene del 1896.
Sulle ali di una non esattamente esaustiva definizione di praticanti non professionisti, nacque una feroce polemica alla fine della prima guerra mondiale, che sfociò nell’esclusione dai giochi del torneo di tennis a partire dalla nona edizione, quella di Amsterdam del 1928.
Seguì una lunga parentesi che si chiuse solo nel 1968, quando il Comitato Olimpico Internazionale, riammise questo sport, anche se solo come torneo di esibizione, per i Giochi del 1968 a Città del Messico.
Ma il movimento tennistico non si accontentò e, dopo varie pressioni e, soprattutto, una diversa concezione della definizione di professionismo nello sport e nei Giochi a cinque cerchi, a Seoul 1988 il tennis tornò ad essere una disciplina olimpica a tutti gli effetti.
Le sorelle Williams detengono il primato di medaglie d’oro conquistate, segnatamente 4 a testa, ma se parliamo di quantità a prescindere dal metallo, Venus può vantare anche un argento che porta il suo totale a 5, al pari dell’indimenticabile tennista inglese Kitty McKane.
I campioni in carica dei due tornei maggiori, sono Andy Murray per i maschietti, che sconfisse in finale Juan Martin Del Potro a Rio 2016 e Monica Puig, medaglia d’oro 5 anni fa dopo aver eliminato Angelique Kerber.
Il tennis a Tokyo
Durante le Olimpiadi si giocheranno ben 5 tornei di tennis, durante i quali saranno impegnati 188 giocatori in tutto, anche se dopo un’ultima scrematura, dovrebbero diventare 86 per genere, per cui 172 in totale.
Si giocherà per conquistare l’oro nelle specialità di singolare e doppio maschile e femminile e nel doppio misto.
Il primo turno dei due tornei principale si giocherà sabato 24 luglio, per poi svilupparsi con secondo e terzo turno, quarti, semifinali e le due finali, per l’oro e per il bronzo, il 30, il 31 luglio e il primo agosto, giorni in cui si giocheranno anche le finali delle altre specialità.
Rispetto alle scorse edizioni, si riduce il numero dei set nel singolare maschile in finale, che verrà giocata al meglio dei tre set. I tornei di singolare maschile e femminile partiranno quindi con 64 partecipanti ognuno.
Inoltre, per alleggerire il compito dei giocatori impegnati su più fronti, l’eventuale terzo set delle partite di doppio si deciderà direttamente con un maxi tiebreak a 10 punti.
Tutte le partite si giocheranno all’Ariake Coliseum di Koto, vicino a Tokyo, la stessa struttura che ospita da anni il Japan Open e il Pan Pacific Open.
La superficie sarà il cemento.
Ritiri nobili e presenze confermate in extremis
Come più volte riportato dagli organi di stampa di tutto il mondo, sono state piuttosto clamorose le notizie di forfait da parte di Rafa Nadal e Roger Federer, quasi sicuramente entrambi alla loro potenziale ultima Olimpiade.
In campo femminile non ci sarà nemmeno Simona Halep, come ci si aspettava all’indomani della rinuncia alla partecipazione di Wimbledon dove avrebbe dovuto difendere il titolo conquistato nel 2019.
Assente tra le donne anche Serena Williams, con la non celata prospettiva di una preparazione mirata agli US Open, dove l’idea sarebbe quella di conquistare il suo 24° titolo del Grande Slam.
Ha sciolto invece la riserva, Novak Djokovic, in un primo momento in forte dubbio per questioni legate alla mancanza di pubblico in una manifestazione così importante.
Il serbo ha fatto sapere che ha prenotato il suo volo per Tokyo ed è orgoglioso di rappresentare la sua nazione ai Giochi, a differenza di Nick Kyrgios, ostinato a voler giocare in palazzetti gremiti e poco propenso a dare spettacolo solo a chi guarda da casa.
Gli italiani e le nostre chance
Dopo la rinuncia di Jannik Sinner alla partecipazione ai Giochi 2021, il suo posto è stato preso da Lorenzo Musetti, che va così ad aggiungersi ai già prenotati Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Lorenzo Sonego.
In campo femminile brutte notizie per Martina Trevisan, che dopo aver scalato posizioni su posizioni alla luce degli innumerevoli ritiri delle giocatrici più in alto in classifica, era riuscita a ottenere il pass olimpico, ma purtroppo una frattura al piede le ha impedito di coronare il sogno di partire per Tokyo.
Le nostre tenniste in rosa saranno Camila Giorgi e Jasmine Paolini.
Se seguite il nostro portale, abbiamo ultimamente parlato in lungo e in largo dello spettacolare momento che il tennis italiano sta vivendo in questi ultimi mesi.
Il torneo di Tokyo potrebbe regalare qualche momento di gioia supplementare per i nostri colori, visto che non mancheranno le chance di andare avanti nel tabellone.
Berrettini ha dimostrato di poter competere con chiunque e non ha grossi problemi con la superficie, visto che sembra essere un campione ormai formato e pronto a combattere anche sul cemento.
Fognini ha dalla sua l’esperienza per mettere in difficoltà molti dei partecipanti al torneo e andrà semplicemente valutato il suo periodo di forma durante le due settimane di gioco, per capire fin dove può arrivare.
Meno certezze per quanto riguarda Musetti e Sonego, che hanno invece a loro favore quella freschezza e quella esplosività che li potrebbe far diventare le vere e proprie mine vaganti che una situazione come quella del torneo di Tokyo può sempre e comunque originare.
In bocca al lupo a tutti i nostri giocatori!