Jannik Sinner vince il secondo titolo in carriera, battendo Stefano Travaglia in finale al Great Ocean Road Open in quel di Melbourne. Si infrange in finale, invece, il sogno dell’Italia all’ATP Cup: troppo forte la Russia che vince il titolo
Jannik Sinner c’è. Il tennista di Sesto Pusteria vince in finale contro Stefano Travaglia e alza al cielo il Great Ocean Road Open, secondo titolo in carriera dopo quello conquistato a Sofia nell’ultima settimana del 2020. 7-6, 6-4 il punteggio in favore di Sinner al termine di due ore e 8′ di partita. Un match non bellissimo anche perché i due tennisti sono arrivati all’ultimo atto con non tantissime energie e lo spettacolo ne ha risentito. Sinner si è aggiudicato il tie break a 4 dopo essere stato sotto 3-1 ad inizio set, salvo poi strappare il servizio nel quinto game trascinando il primo parziale al tie break decisivo. Nel secondo set, invece, sia Sinner che Travaglia faticano a tenere il servizio, con quattro break nei primi cinque giochi ma, al nono game, arriva il break decisivo per Sinner che alza al cielo il secondo titolo e ritocca il proprio best ranking al numero 32, a 41 punti dalla top 30. Travaglia si consola con la prima finale in carriera e col best ranking, visto che da lunedì sarà numero 60 al mondo.
Finisce invece malamente la finale dell’Italia all’ATP Cup perché la Russia è decisamente di un altro livello: Rublev e Medvedev asfaltano Fognini e Berrettini e vincono l’edizione 2021 della seconda manifestazione più importante per nazioni. La selezione sovietica ha dimostrato di essere fuori dalla portata di chiunque, anche perché è l’unica nazionale a poter contare su due top 10. In ‘gara-1′, Rublev ha lasciato appena tre game (6-1, 6-2) a Fognini mentre Berrettini ha lottato un po’ di più ma alla fine si è arreso 6-4, 6-2 con Medvedev, tanto che non è stata necessaria la disputa del doppio, inizialmente in programma con Donskoy-Karatsev contro Bolelli-Vavassori. “It was a disaster”, è stato il commento di Santopadre, coach dell’Italia all’ATP Cup, in merito alla finale praticamente senza storia. Per l’Italia, però, ora è il momento di guardare con fiducia all’Australian Open. E i risultati dei singoli e di squadra infondono grandi aspettative sul tricolore, nonostante i sorteggi complicati un po’ per tuttti i nostri portacolori.