Se da una parte gli organizzatori del secondo Slam della stagione potevano dirsi soddisfatti per un quadro delle semifinali maschili che presentava tre delle migliori quattro teste di serie, garanzia di equilibrio e spettacolo nei confronti di chi avrebbe comprato i biglietti per assistere a questo spettacolo, o semplicemente stare comodo a guardare i due match dal divano, altrettanto non si può dire per lo sfortunato epilogo che ha condizionato la chiusura della partita più attesa, quella che si è giocata nel primo pomeriggio tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, vinta dal serbo dopo un brutto problema di crampi accusato dallo spagnolo.
Casper Ruud si è invece alla lunga liberato di uno spinoso Alexander Zverev, tornato ai massimi livelli nel tennis che conta dopo il tremendo infortunio alla caviglia patito un anno fa proprio in questi campi.
Ma oggi c’è l’atto finale del tabellone femminile e noi da lì partiamo.
Swiatek-Muchova, pronostici rispettati a metà
La numero uno del mondo, Iga swiatek, conquista la sue ennesima finale ad un torneo del Grande Slam e chiede strada alla rappresentante della Repubblica Ceca Karolina Muchova, che ha fin qui giocato un grandissimo torneo e che, al capolinea di un paio di stagioni che l’hanno tormentata a causa di una catena di infortuni sfortunatissima, si giocherà le sue carte per provare a portare a casa il suo primo torneo Slam.
Cominciamo subito col dire che la Swiatek inizierà il proprio match di semifinale al cospetto di un’avversaria che l’ha già battuta in entrambe le occasioni in cui le due si sono affrontate, peraltro entrambe nella tana della Muchova, che si impose in tre set al torneo di Praga del 2019 sulla terra battuta e, sempre in tre set, al Tisport Elite Trophy, in una partita di esibizione.
Va da sé che Iga rimane favorita per il match di questo pomeriggio, ma la Muchova, anche e soprattutto alla luce del suo cammino nel torneo, non parte battuta.
Al Roland Garros Muchova non aveva mai superato la prima settimana, ma evidentemente quando fa le cose, la Ceca le fa bene e si ritrova adesso in finale di uno Slam, cosa che non le era mai capitata prima e lo fa dopo aver battuto Aryna Sabalenka, data in gran forma prima della partenza degli Open di Francia.
Muchova, ricorderete il suo infortunio alla caviglia proprio qui al Roland Garros e per capire quanto possa essere pericolosa nella partita decisiva, basterebbe riportare il dato che Muchova è 5-0 contro giocatrici classificate tra le top 3 al mondo nel momento in cui sono state affrontate da Karolina.
Swiatek dal canto suo si è liberata dell’ottima Haddad Maia in semifinale, recuperando un break in entrambi i set e chiudendo al tie break del secondo. Con quella vittoria la Swiatek ha così completato un trittico di tre finali al Roland Garros, nessuna giocatrice così giovane c’era riuscita prima e, soprattutto, con questi risultati ha difeso la leadership nella classifica WTA.
Nella partita contro la brasiliana i colpi che hanno deciso il tie break della seconda frazione, sono stati bordate da fondo campo, delle quali ben tre di Swiatek che ha così passato positivamente un bruttissimo quarto d’ora.
In caso di vittoria la giocatrice polacca metterebbe in tasca il suo terzo titolo al Roland Garros, il quarto complessivo ad un torneo del Grande Slam con soli 22 anni sulla carta d’identità. Il ruolino di marcia a Parigi è impressionante, visto che fece i quarti di finale al suo debutto, per poi centrare il successo nell’anno successivo, ancora quarti nel 2021 e vincitrice l’anno scorso in finale contro Cori Gauff 6-1/6-3.
I temi del match
Abbiamo parlato di colpi da fondo campo e nella finale di questo pomeriggio avremo certamente a che fare con un canovaccio tattico che difficilmente troverà sfogo in altre parti del campo che non siano la riga di fondo.
Del gioco della Muchova si sa praticamente tutto, visto che, al rientro dalle sue magagne fisiche, la giocatrice ceca ha migliorato i punti di forza che già avevano contrassegnato la sua carriera fin dagli inizi, dritto e servizio, merce rara quando parliamo di tennis in rosa.
Sarà proprio la versatilità e i colpi “poco battuti” dalle avversarie che la Swiatek di solito incontra a mettere maggiormente in difficoltà la numero uno polacca, d’altronde diventa abbastanza improbabile battere la Swiatek se non ti inventi qualcosa di davvero diverso rispetto alle altre.
La campionessa polacca ha nel suo armamentario tutte le carte in regola per non farsi sorprendere dalla sua avversaria, ma la caratteristica che non dovrà mancare nel match di oggi per vincere il suo terzo titolo sul campo centrale dello Stade Roland Garros, saranno i colpi vincenti, soprattutto perché sarebbe pericolosissimo far prendere le misure alla sua avversaria e la Swiatek predilige provare a prendere immediatamente il pallino dello scambio e del gioco più in generale, evitando gli scambi lunghissimi che potrebbero in questo caso favorire la Muchova.
Nell’incontro di Praga la Swiatek era ancora un’adolescente e lei stessa ha dichiarato che in quel periodo si sentiva spaesata, orfana di quell’esperienza che può dire di aver accumulato pochissimi anni dopo e che le sta permettendo di costruire una carriera tra le più precoci e luminose della storia di questo sport.
Il tabellone maschile
Un rapido accenno a ciò che tutti i lettori appassionati di tennis sapranno sicuramente: il risultato finale delle due semifinali maschili, che hanno visto Djokovic e Ruud conquistare l’atto conclusivo del torneo.
Il giocatore serbo aveva dato inizio ad un match fantastico e pieno zeppo di colpi epici, che avevano deliziato il pubblico sugli spalti, ma una serie di problemi muscolari occorsi al baby fenomeno iberico, hanno pesantemente condizionato la partita, praticamente finita quando era appena cominciato il terzo set sul punteggio di una frazione conquistata per parte. Djokovic in finale, quindi, con lo score di 6-3/5-7/6-1/6-1.
Nell’altra semifinale Alexander Zverev ha invece lasciato campo libero a Casper Ruud, al termine di tre set durante i quali il giocatore norvegese è sembrato decisamente più avanti, anche se il tedesco ha dimostrato che sta tornando a grandi falcate al top della sua forma. Per Ruud vittoria netta in tre set 6-3/6-4/6-0.
Ecco il programma delle due finali
Sabato 10 giugno Ore 15,00 Swiatek Muchova
Domenica 11 giugno Ore 15,00 Djokovic-Ruud