L’emergenza coronavirus ha costretto gli organizzatori del Roland Garros a cambiare le date: una decisione che però ha spiazzato alcuni giocatori del circuito
Attraverso un comunicato ufficiale, il comitato organizzativo del Roland Garros, seconda prova del Grande Slam di tennis, ha optato per lo slittamento della competizione a fine settembre, spostandolo in avanti di quasi sei mesi, alla luce dell’emergenza Coronavirus che sta colpendo il mondo intero. “Le attuali misure di contenimento hanno reso impossibile per noi mantenere la programmazione originaria. Per proteggere la salute e la sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione del torneo, la Fédération Française de Tennis ha preso la decisione di spostare l’edizione del Roland Garros 2020 a settembre (dal 20 settembre al 4 ottobre)”, si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale dello Slam parigino. Una decisione sì previdente e saggia ma che però pone dubbi anche sugli US Open, attualmente in calendario dal 24 agosto fino al 13 settembre.
Giocare gli US Open e il Roland Garros con una sola settimana di pausa è francamente difficilmente ipotizzabile, soprattutto se si tiene conto che, per in ambito maschile, i tornei del Grande Slam si disputano al meglio dei cinque set e durano, così come quello femminile, quattordici giorni. “La decisione è stata presa in tutela degli interessi della comunità dei giocatori e delle giocatrici professionisti, la cui stagione 2020 è già compromessa, e anche di quella dei fans”, ha dichiarato il presidente della FFT Bernard Giudicelli. Parole che però non sono piaciute ad alcuni giocatori che hanno appreso, con stupore, la notizia senza essere interpellati e dire la propria opinione. Da Naomi Osaka (vincitrice di US Open 2018 e Australian Open 2019) fino all’ex top 30 Vasek Pospisil che, su Twitter, ci è andato giù pesante: “Questa è pazzia. Hanno cambiato le date del Roland Garros e lo hanno messo una settimana dopo gli US Open. Nessuna comunicazione con i giocatori dell’ATP, contiamo zero in questo sport”, il commento amaro del canadese, al quale si è unito Diego Schwartzman che ha lanciato una stoccata non indifferente: “Ancora una volta lo veniamo a sapere da Twitter”.