Se nelle ultime stagioni abbiamo assistito ad un vero e proprio exploit da parte dei nostri tennisti di punta che ci avevano fatto ben sperare in un futuro ben più che luminoso per la racchetta azzurra, il 2022 non è nato esattamente sotto i migliori auspici.
Una brutta catena di infortuni ha messo in dubbio l’ascesa dei due nostri uomini di punta, Jannik Sinner e Matteo Berrettini.
Da una parte il tennista altoatesino, del quale abbiamo parlato in lungo e in largo in questo pezzo, incappato nell’atavico fastidio dovuto alle vesciche, un tormento che sembrerebbe accompagnarlo da tempo e che non è di facile soluzione, dall’altra il campione romano, numero 1 del nostro tennis, che a Miami ha dovuto alzare bandiera bianca e sembra dover rinunciare a buona parte della stagione dedicata alla terra rossa.
Analizziamo i problemi di Berrettini in prospettiva di un eventuale rientro che non sembra essere alle porte.
L’infortunio a Matteo Berrettini
Il nostro numero 1 aveva lasciato tutti a bocca aperta durante la scorsa stagione, al termine della quale aveva messo in cascina tutta una serie di risultati strabilianti che lo hanno spedito dritto dritto nell’Olimpo del tennis internazionale.
Se tutto questo non bastasse, lo start del nuovo anno sembrava tracciare una linea di congiunzione con la stagione precedente.
La semifinale raggiunta al primo Slam di stagione, gli Australian Open dove il romano si è arreso solo a Nadal, sembrava il viatico per un 2022 da protagonista, ma da quel momento qualcosa non è andato nel verso giusto.
A seguito della sconfitta di Rio de Janeiro contro Alcaraz in tre set, Berrettini è volato in Messico, dove si è arreso allo statunitense Tommy Paul dopo aver vinto il primo set e aver sofferto per tutto il secondo, abbandonato quando era sotto 5-1.
Qualcosa è sembrata migliorare nel successivo evento di Indian Wells, dove Berrettini si è sbarazzato prima di Rune e poi di Harris. Gli ottavi di finale sono risultati fatali al tennista capitolino, arresosi al terzo set del match contro Kecmanovic.
La situazione si è fatta precaria nel secondo Master 1.000 della stagione, quello di Miami, dove, chiamato ad una prova di sostanza in uno degli appuntamenti da lui preferiti, Berrettini ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un infortunio alla mano destra che lo ha costretto all’operazione.
A preoccupare non sono tanto i tornei che Berrettini è costretto a saltare in queste settimane, Montecarlo, Madrid e Roma, e con loro tutti i punti guadagnati nella passata stagione, quanto la forma fisica che sembra abbandonarlo quando le cose vanno per il meglio.
Per quanto riguarda Indian Wells e la partita persa contro Kecmanovic, non sono in pochi a mettere l’accento sui presunti problemi di Matteo con la sua compagna, Ajla Tomljanovic, storia, peraltro, sempre tenuta gelosamente all’interno della schiera privata del giocatore, come è giusto che sia.
Ma il forfait di Miami ha messo all’attenzione di tutti il problema alla mano destra che non si era mai palesato in precedenza, al contrario di quello agli addominali, che aveva più e più volte messo a dura prova la resistenza fisica del romano.
L’operazione alla mano destra
Lo staff medico che segue Matteo Berrettini, si è subito messo in moto per capire quali contromisure prendere per risolvere un problema che avrebbe potuto compromettere l’intera stagione del campione italiano e la soluzione raggiunta insieme agli specialisti, è stata quella di sottoporlo ad una “minor operation“, come lui stesso l’ha definita sui social, per evitare problemi più seri.
Ciò ha comportato la certa defezione ai tornei a cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente, ma la speranza concreta è quella di ritrovare Matteo a Parigi.
Sempre dai social si è appreso che l’operazione è stata effettuata il 29 marzo, ma i dettagli dei motivi per i quali si sia scelta questa via, non sono stati mai resi noti.
È trapelato solo che durante un allenamento di preparazione al primo turno del torneo di Miami nel quale era atteso da Cerundolo, Berrettini ha avvertito un forte dolore al polso destro, a seguito del quale ha preferito non forzare ed eseguire gli accertamenti di cui sopra.
Tali accertamenti sono stati eseguiti a Barcellona, al rientro dalla Florida e l’operazione è sembrata subito essere l’opzione che meglio avrebbe fatto al caso del nostro tennista.
La data del rientro
All’indomani della rimozione del gesso dal braccio destro avvenuta un paio di settimane fa, Berrettini, che non manca di aggiornare i propri tifosi su Instagram, ha cominciato a mettere in moto la procedura di riabilitazione per tornare il prima possibile in campo.
È del 12 aprile scorso l’ultimo post indirizzato ai propri fans, atto soprattutto a ringraziare chi, in quella giornata, ha deciso di fargli gli auguri per il suo 26° compleanno.
La foto è significativa, poiché lo ritrae in palestra, con una “dida” piuttosto interessante nella quale parla di un ritorno ogni giorno più vicino.
Conosciamo tutti il pragmatismo del suo staff e soprattutto di Vincenzo Santopadre, per cui si può andare sul sicuro quando ci si mette in testa l’idea che i tempi non verranno forzati.
Difficilissimo, quindi, ipotizzare una data in cui rivedremo in campo Matteo, anche se alcuni hanno interpretato l’ultimo suo post come un’apertura ad un eventuale rientro anticipato.
I prossimi tornei del circuito ATP sono quelli di Estoril e Monaco di Baviera, ma entrambi partono tra qualche giorno, impossibile.
Madrid è ancora troppo vicino, si parla del primo maggio e per Berrettini ci sono davvero poche chance di prendere la racchetta in mano per quella data, anche e soprattutto per la entry list già comunicata e che vede assente il nostro portacolori.
La speranza di molti era quella di rivederlo scendere in campo per il Master 1.000 di Roma che comincia una settimana dopo, l’otto di maggio, ma anche in questo caso fu lo stesso Berrettini a dire che il rientro alle competizioni sarebbe arrivato proprio all’indomani dell’evento di casa.
Più che una previsione, quindi, era una speranza per i tifosi italiani, vanificata, anch’essa, dalla pubblicazione della entry list del torneo, orfana del romano. Sappiamo tutti quanto Berrettini tenesse al torneo del Foro Italico e da qui all’otto maggio non si può mai sapere che tipo di reazione avrebbe potuto avere il suo fisico, seppur possente e di difficile riabilitazione dopo alcune settimane di stop completo.
Più plausibile un ritorno alle competizioni più blando, in modo tale che Ginevra o Lione, entrambi programmati per il 15 maggio, possano fare da apripista prima del secondo Slam della stagione, il Roland Garros del 22 maggio, al quale, ovviamente, Berrettini non vorrebbe fare da spettatore.
Staremo a vedere. In ogni caso, forza Matteo!