Dopo una settimana nella quale il gotha del tennis femminile si è ritrovato a Doha per giocare il Qatar Ladies Open, il dado decisivo è tratto e, se da una parte la finale non era esattamente quella che ci si potesse aspettare alla vigilia, essa propone una congrua quantità di spunti di natura tecnica e tattica che andiamo ad analizzare.
Anett Kontaveit-Iga Swiatek
L’estone Kontaveit scende in campo contro la polacca Swiatek, per provare a portare a casa il titolo del QLO, tenendo fede alle loro due rispettive teste di Serie, 4 e 7.
La costante di questa parte finale di torneo, è stata senza ombra di dubbio il curioso dominio senza appello delle vincitrici dei match dei quarti e delle due semifinali, tutti completatisi in soli due set e con punteggi sempre nettissimi.
Partendo dalla parte alta del tabellone, Iga Swiatek si è liberata in due set di Maria Sakkari, la tennista greca che sembrava poter arrivare con una certa facilità all’atto conclusivo del Qatar Open.
Così non è stato, visto che, dopo aver sconfitto piuttosto nettamente la testa di serie numero 1, Aryna Sabalenka, la Swiatek ha sfruttato meglio l’onda della sua avversaria, estromettendola dal torneo col punteggio di 6-4/6-3.
Molto fallosa la numero 6 al mondo, che ha servito una percentuale di prime piuttosto bassa, il 61%, non utile a impensierire la risposta della Swiatek. Il resto lo hanno fatto i 28 punti portati a casa con la risposta, sui 54 giocati.
Nell’altra semifinale, quella della parte bassa, c’era tanta curiosità per vedere all’opera la giocatrice che meglio ha approcciato il 2022, Jelena Ostapenko, vera e propria rivelazione della nuova stagione, con ben 9 partite vinte una dietro l’altra.
Ebbene, la testa di serie numero 15 questa volta si è arresa alla più esperta avversaria, riuscendo a sfilarle un totale di 5 giochi in tutto, per un 6-1/6-4 finale.
Il successo di Anett Kontaveit è stato costruito nel primo set, quando la numero 7 al mondo non ha letteralmente lasciato spazio alla sua avversaria, mettendo in campo una percentuale di prime molto alta, il 75%, che ha fatto la differenza, visto che su 15 servizi con la prima, ha portato a casa ben 11 punti, mentre coi restanti 5 serviti con la seconda, la Kontaveit ha fatto filotto.
Il secondo set è stato un pochino più equilibrato, anche se l’estone è partita a razzo infliggendo un 3-0 pesante che la Ostapenko che, dopo aver recuperato uno dei due break, non è più riuscita a raddrizzare.
Le statistiche della finale
Il bilancio tra le due finaliste è di perfetta parità, alla luce dei primi due match conquistati dalla Kontaveit a Cincinnati nel 2019 e agli Australian Open nel 2020.
La polacca ha poi rimesso le cose in parità, dopo aver vinto sulla terra rossa di Roma e Parigi nella passata stagione.
Il percorso della Swiatek in questo torneo è piuttosto significativo, visto che ha eliminato ben due giocatrici tra le Top Ten, la Sabalenka ai quarti e la Sakkari in semifinale e prima di questo torneo aveva sconfitto in sole 5 occasioni delle giocatrici tra le prime 10 al mondo.
A rimarcare la preferenza della polacca di giocare sulla terra rossa, questa è la sua quinta finale in carriera da professionista, ma solo la seconda sul cemento dopo quella di Adelaide della passata stagione e la seconda ad un WTA 1000 dopo il torneo di Roma del 2021.
L’ottimo periodo di Iga Swiatek e Anett Kontaveit, è certificato anche dal numero di partite vinte in questo scorcio iniziale di stagione, curiosamente lo stesso, 13 ed in finale una delle due raggiungerà in cima a questa speciale classifica Jelena Ostapenko, che ne ha vinte ben 14.
Splendido soprattutto lo stato di forma della estone, che negli ultimi 7 tornei tornei disputati ha messo le mani sulla finale in 5 occasioni, anche se quella di Doha è la prima ad un WTA 1000.
Si gioca a partire dalle 16,00 sul centrale di Doha e verrà trasmesso in diretta da SuperTennis al canale 64 del digitale e 212 di Sky.