Da quando è stata istituita l'”Era Open“, il torneo più importante che si gioca durante la stagione tennistica sulla terra rossa, è ovviamente il Roland Garros, la seconda delle prove del Grande Slam.
Non è probabilmente lo Slam più prestigioso tra i quattro che si giocano durante l’anno solare, palma che spetta di diritto a Wimbledon, se non fosse altro per motivi di “anzianità“, visto che il torneo sull’erba è il più antico del mondo, essendo nato nel 1877.
Il torneo parigino si gioca invece da qualche anno più tardi, nel 1891, ma solo una quarantina di anni più tardi, nel 1928, gli fu dato il nome di un aviatore francese, Roland Garros, appunto, morto durante la prima guerra mondiale.
Ma anche se gli Open di Francia non profumano di prestigio come l’erba di Wimbledon, il fascino del torneo dove ci si sporca dalla testa ai piedi prima di uscire dal campo, rimane immutato da decenni.
Ma quali sono state le finali che hanno fatto maggiormente battere il cuore degli appassionati nel remoto e nel recente passato? Proviamo a scovarne 5.
Martina Navratilova-Chris Evert 1985
Una delle rivalità più sane e spettacolari del tennis moderno, è senza dubbio quella che ha messo spesso una di fronte all’altra Martina Navratilova e Chris Evert.
Le due si sono scontrate in un periodo d’oro del tennis internazionale, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, per un computo che vede il piatto della bilancia pendere dalla parte della giocatrice cecoslovacca, successivamente naturalizzata statunitense.
La Navratilova vinse in tutto 43 incontri contro i 37 della sua rivale, divario che ricalca anche i loro numeri in carriera, visto che Chris Evert è sotto anche nel computo dei tornei vinti, 167 contro 154 e nelle partite condotte in porto, 1.442 contro 1.304.
Ma i numeri impallidiscono di fronte ad alcuni dei match che hanno fatto la storia del tennis femminile, come la finale del Roland Garros del 1985. Le due campionesse si scontrarono nella finale dei French Open in ben 4 occasioni, nel 1975, nel 1984, 1985 e 1986 e questo fu l’unico Slam dove Chris Evert chiuse la sua carriera in vantaggio sulla rivale: 3 finali vinte contro una.
Quella del 1985 è considerata dalla maggior parte degli osservatori del tennis ai massimi livelli, la più bella della storia degli Open di Parigi in campo femminile. In quel momento la Navratilova cominciava a prendere seriamente il sopravvento sulla sua avversaria, in virtù delle sue 18 vittorie nei precedenti 20 incontri, ma la Evert chiuse 6-3 6-7 7-5, in una delle più belle partite di sempre. Consigliatissima per gli amanti del tennis femminile.
Steffi Graf-Martina Hingis 1999
Seppur di minore richiamo, e sicuramente molto più breve di quella appena analizzata tra Evert e Navralitova, la rivalità tra Steffi Graf e Martina Hingis ha comunque diviso il tifo degli appassionati di tennis per tanto tempo.
La finale del Roland Garros del 1999, fu giocata ad armi pari dalle due giocatrici, ma il canovaccio di quel match fu il nervosismo e una chiamata arbitrale durante il secondo set che girò completamente l’incontro a favore della giocatrice tedesca.
Fino a quel momento la Hingis aveva avuto le chiavi del match in tasca, chiudendo il primo set per 6-4, per poi perdere i due successivi 7-5 6-2.
Alla fine di quell’incontro, la Hingis uscì dal campo immediatamente dopo la stretta di mano con la sua rivale, visibilmente scossa. Leggenda dice che ne fecero le spese gli spogliatoi e le sue racchette, anche se la giocatrice svizzera tornò in campo giusto in tempo per la cerimonia di chiusura.
Ivan Lendl-John McEnroe 1984
Tra i maschietti, invece, rimane leggendaria la finale del 1984, l’ultimo dei 4 anni in cui lo statunitense rimase al vertice della classifica maschile.
Il 1984 fu anche uno dei più prolifici per “The Genius“, la cui rivalità con Bjon Borg fu decantata in mille salse e riecheggia ancora oggi nei discorsi degli appassionati vecchi e nuovi del tennis internazionale.
Quella del Roland Garros di quell’anno, fu anche l’unica finale Slam di McEnroe al Roland Garros, al termine della quale fu sconfitto da Ivan Lendl che riuscì a ribaltare la situazione dopo aver perso i primi due set. Quella sconfitta fu molto dolorosa per l’americano, intanto perché avrebbe segnato la fine della striscia di vittorie, 41, che durava dall’inizio dell’anno, e poi perché così vicino alla conquista degli Open di Francia, McEnroe non ci andrà mai più, vero e proprio cruccio di una carriera fantastica.
Il punteggio finale della partita fu 3–6, 2–6, 6–4, 7–5, 7–5, partita che svoltò anche in questo caso, dopo uno degli sfoghi per i quali McEnroe divenne celebre. In quel caso se la prese con un cameraman, a suo dire troppo rumoroso e la partita cambiò padrone anche in virtù del pubblico che da quel momento, già a favore di Lendl per la sua posizione di punteggio, si schierò apertamente contro lo statunitense che non riuscì più a mettere le mani sulla partita.
Yannick Noah-Mats Wilander 1983
Quella del 1983 è stata l’ultima delle finali del Roland Garros vinta da un francese. E pure l’ultima vinta da un giocatore che sconfisse tutti con materiali di un’epoca che sembra ormai lontana, con una racchetta di legno e palle che viaggiavano molto più lentamente rispetto a quelle super pressurizzate del tennis degli ultimi anni.
La vittima predestinata di quella magica serata francese, risponde al nome di Mats Wilander, ma il trionfatore fu l’eclettico francese Yannick Noah.
Esuberante, dotato di classe e talento sopraffini, il transalpino mise a ferro e fuoco quella edizione dei French Open, chiudendo alla grande una finale combattutissima contro uno dei mostri sacri della storia del tennis mondiale, che le nuove leve conoscono oggi per le sue costanti presenze in cabina di commento.
Quella edizione del 1983, terminò con una partita eccellente che parecchi tifosi e appassionati di tennis, catalogano come la più bella di tutti i tempi, finita al quarto set con il punteggio di 6–2, 6–3, 2–6, 7–6 (8-6) a favore del francese.
Rafael Nadal-Mariano Puertas 2005
Come non citare il giocatore di tennis più forte della storia sulla terra battuta, quando si parla di finali al Roland Garros?
Il maiorchino è stato capace di mettere a segno qualcosa come 13 titoli sulla terra parigina, ovviamente mai nessuno come lui e difficilmente eguagliabile anche nel futuro.
Forte di 21 vittorie complessive ai tornei del Grande Slam, Nadal portò a casa la sua prima perla francese nell’ormai lontano 2005, quando in una finale spettacolare, mise a tacere le velleità di Mariano Puertas, altro terraiolo che ebbe però successivamente la sventura di incappare in una squalifica definitiva per doping.
Il successo del 2005 venne centrato dallo spagnolo alla sua prima partecipazione agli Open di Francia, dopo la defezione per infortunio alle precedenti edizioni.
Fu proprio Nadal ad avvisare il suo agente di quei tempi, Carlos Costa, che quel torneo lo avrebbe vinto alla sua prima partecipazione. E così accadde.
Il 5 giugno di quell’anno, lo spagnolo chiuse l’atto finale di quella edizione col punteggio di 6-7(8-6), 6-3, 6-1, 7-5, dando il via ad una strepitosa epopea di tornei vinti che hanno creato il mito di Rafa.