Jannik Sinner può festeggiare il primo quarto di finale in un Masters 1000 ma già oggi scenderà in campo per sognare e staccare il pass per la prima semifinale: l’avversario è complicato ma alla portata, mentre Sonego si arrende sotto i colpi di Tsitsipas.
Jannik Sinner dimostra di saper reggere la pressione e che l’età è solo un numero: il 19enne di Sesto Pusteria, numero 31 al mondo e 21° testa di serie del torneo Masters 1000 di Miami, era dato per favorito contro il finlandese Emil Ruusuvuori, numero 83 al mondo ma capace, nel corso del torneo in Florida, di eliminare anche Zverev. Sinner è stato superiore dall’inizio – ritardato a causa di un guasto al sistema dell’Hawk Eye – e il 6-3, 6-2 finale non fa altro che evidenziare la grandezza di un tennista tanto atipico quando potenzialmente fenomenale, capace di avere un equilibrio mentale non presente così costantemente anche tra i grandi dello sport. Dopo due servizi persi consecutivamente (1-1), Sinner e Ruusuvuori ritrovano confidenza con la battuta fino al settimo game quando l’azzurro concede (ma annulla) una palla break. Nell’ottavo gioco, Ruusuvuori perde il servizio e Sinner ne approfitta vincendo il primo set 6-3.
Nel terzo game del secondo set, il finlandese concede una palla break in seguito ad un doppio fallo e Sinner non si è lasciato sfuggire l’occasione, salendo in un amen sul 5-2 con un doppio break di vantaggio, archiviando il set (e quindi il match) con un 6-2 che non lascia appelli. Oggi non era facile perché la temperatura era più bassa. Rispetto a due giorni fa mi sono sentito meglio. Lui è un grande giocatore ma sapevo che era più stanco di me e che dovevo rimanere attaccato a tutti i punti. Sono felice, ma il torneo non è ancora finito…”, ha commentato Sinner nel post-partita. Ora l’azzurro se la vedrà con il kazako Bublik, numero 44 al mondo e mai arrivato in semifinale in un Masters. Finisce, invece, il buon percorso di Sonego che si arrende 6-2, 7-6 contro Stefanos Tsitsipas: dopo un primo set non brillante, il piemontese ha fatto partita pari con il greco ed è stato necessario il tie break. L’equilibrio è durato fino al 2-2 quando Tsitsipas è riuscito a prendere il largo, vincendo poi 7-5.
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