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Dopo due tentativi a vuoto in cui aveva solo potuto accarezzare l’obiettivo, Mattia Bellucci è riuscito a vincere il suo primo match in carriera in un tabellone principale del Grande Slam, infierendo sui resti di un vecchio fuoriclasse come Stan Wawrinka. Per il 23enne lombardo le prospettive si fanno interessanti: O’Connell al 2° turno con la pazza idea del derby con Sinner al 3°. E quella sensazione forte che il bello, per lui, debba ancora venire.

Mattia Bellucci sa aspettare

Una cosa che emerge subito dalla biografia di Mattia Bellucci è che si è dedicato a tempo pieno al tennis soltanto una volta terminati gli studi, a 19 anni. Una scelta abbastanza controcorrente, rispetto a molti suoi colleghi tennisti, ma che conferma un fatto importante: per riuscire negli obiettivi non serve frenesia, ma idee chiare. E la giusta miscela di talento più sacrificio, naturalmente.

Infatti, per l’ingresso nei primi 1000 al mondo deve aspettare il marzo 2021, inizio di una lunga rincorsa che lo porta dai Future, ai Challenger e a una importantissima vittoria in quello di Saint Tropez. Era l’ottobre 2022 e, in finale, Mattia superò 6-3 6-3 Matteo Arnaldi. Quel successo gli aprì le porte alla top 200 e favorì anche tabelloni sempre migliori.

Il suo è un tennis variopinto, personale, che segue uno spartito meno monocorde rispetto a molti suoi coetanei e, forse per questo, la sua competitività tra i pro era stata un po’ sottovalutata.

Mattia Bellucci e i tornei Slam: le grandi illusioni con Tiafoe e Shelton

Ma lui non ha mai smesso di credere in se stesso, sognando principalmente i tornei più ambiti di tutti: quelli del Grande Slam. Il sogno si avvera una prima volta nel gennaio 2023. Battedo i suoi connazionali Passaro e Darderi, Bellucci guadagna per la prima volta in carriera il Main Draw di uno Slam: l’Australian Open. Il francese Benjamin Bonzi lo riporta però sulla terra: dopo aver vinto il 1° set, Mattia perde al quarto.

Altri buoni risultati in Challenge lo tengono a galla, fino alla nuova chance in uno Slam, che arriva al Roland Garros 2024. Qui Bellucci si guadagna il tabellone principale ai danni di Martineau, Harris e Canas, dovendo poi affrontare la testa di serie numero 22 Frances Tiafoe. Bellucci va avanti due set a uno, ma poi Tiafoe la porta al quinto dove l’azzurro soffre di un po’ di stanchezza e di un problema alla schiena. Finisce 3-6 6-3 6-7 6-4 6-4 in 3 ore e 46 minuti di fatica, sogni e rimpianti.

Il mese dopo, Mattia Bellucci è ancora lì a riprovarci, stavolta sull’erba di Wimbledon che sembra la superficie più consona al suo tennis. Mattia si qualifica battendo Ajdukovic, Zapata Miralles e Goffin, beccando però al primo turno un big come Ben Shelton. Il giovane bombardiere americano e il 23enne bustocco danno vita a un match dallo svolgimento in tutto e per tutto analogo a quello visto con Tiafoe: l’azzurro va avanti per due set a uno, con momenti spettacolari come quello che vedete qui sotto:

Poi, tuttavia, la partita viene sospesa per oscurità proprio alla fine del terzo set. All’indomani, Shelton torna più risoluto del solito e rimonta: 4-6 6-3 3-6 6-3 6-4 e anche questa volta il sogno di vincere un match a livello Grande Slam viene rinviato.

Si giunge così a questo US Open 2024 e al nuovo tentativo, il quarto in carriera e il terzo consecutivo, di vincere un match in un torneo del Grande Slam.

US Open 2024: Wawrinka per rompere il ghiaccio e ora un sogno alla volta

Per la prima volta, Mattia supera le qualificazioni senza perdere nemmeno un set (contro Mayo, Gomez e Majchrzak), e il sorteggio stavolta gli dà una mano. Senza peccare di lesa maestà, lo Stan Wawrinka odierno non ha nulla a che vedere con quello straordinario campione capace di vincere tre prove del Grande Slam (compreso l’US Open 2016) nell’era dei Big 3.

Oggi lo svizzero è di fatto un ex giocatore, seppure ancora stilisticamente impeccabile, ma assai limitato negli spostamenti, sia laterali che soprattutto in avanti. Questo facilita molto il compito di Mattia, che può variare il gioco a piacimento, concedendosi anche dei chop di dritto e altre amenità presenti nel suo arsenale.

Mattia Bellucci vince senza soffrire troppo in tre set, un successo che vale tantissimo come sblocco mentale e per il prestigio dell’avversario, un po’ meno sul piano tecnico. Troppo lontano, l’attuale gioco di “Stan the man”, dai ritmi e dall’intensità del tennis odierno.

Anche per questo sarà interessante vedere Mattia Bellucci all’opera contro Chris O’Connell, australiano d’assalto che ha già fatto il sorpresone eliminando Nico Jarry. O’Connell è un avversario tosto ma, a 30 anni, appare nella fase declinante di una carriera che lo ha visto arrivare al massimo al n.53 ATP (oggi è n.87). Il pensiero va subito al possibile terzo turno, che potrebbe vederlo opposto a Jannik Sinner in un derby che sarebbe assolutamente da non perdere.

I sogni, però, vanno gustati uno alla volta.