Una splendida Aryna Sabalenka ha messo le mani sulla vittoria del WTA 1000 di Madrid, eliminando con merito la numero uno al mondo Iga Swiatek in tre set.
La giocatrice bielorussa si è imposta 6-3/3-6/6-3 dopo quasi due ore e mezzo di gioco e facendo da gustoso antipasto alla finale maschile di oggi nella quale saranno impegnati Jan Lennard Struff e Carlos Alcaraz.
E noi proprio da questo match cominciamo.
Alcaraz-Struff Davide sfida ancora una volta Golia
Se andiamo a dare uno sguardo alle finali disputate dal baby fenomeno Carlitos Alcaraz da quando si è presentato con prepotenza tra i top 10 del ranking ATP, mai ha dovuto affrontare un giocatore arrivato dalle qualificazioni, peraltro perse, e ripescato come Lucky Loser.
Struff aveva già stabilito il record di essere il primo LL a giocare una semifinale di Master 1000, vincere un titolo con questo status sarebbe l’apoteosi delle bizzarrie. Certo è che superare l’ultimo ostacolo è come provare a battere il mostro alla fine dei videogiochi senza averlo mai affrontato prima, ma certo è che il giocatore tedesco ha dimostrato di non avere soggezione dei giocatori che lo precedono nella classifica ATP.
Sotto il punto di vista puramente tecnico, il gioco di Struff si adatta su superfici più veloci e ha palesato anche a Madrid la natura di non voler rinunciare al suo gioco fatto di colpi potenti da fondo campo e una certa idiosincrasia verso i punti che si chiudono con numerosi scambi. Il tedesco predilige sparacchiare da fondo campo e qualche volta seguire i suoi servizi a rete, spesso anch’essi di grande potenza.
Il gioco completo a tutto campo è invece il biglietto da visita con il quale Carlitos Alcaraz si presenta ormai a tutti i match ai quali partecipa, peraltro facendolo con una sempre maggiore cura del dettaglio e un’esplosività che mette in difficoltà chiunque.
In base a questi enunciati, capiranno tutti che Struff non avrebbe alcuna speranza se dovesse decidere di fronteggiare Alcaraz da fondo campo, per cui aspettiamoci frequenti difese a rete del tedesco, preferibili alle chiamate a rete dello spagnolo, bravissimo anche a difendersi nei pressi del net.
Alcaraz, da par suo, non avrà invece problemi a chiamare a rete il suo avversario, anche e soprattutto per via della sua capacità di passare chi non fa di questo fondamentale la propria mattonella preferita.
I frequenti cambi di ritmo e i drop shot che usciranno dalla racchetta di Alcaraz, avranno il risultato ulteriore di far stancare Struff, non abituato a giocare match di questa intensità per quasi due settimane di seguito e Alcaraz appare decisamente favorito in una partita di finale.
Si gioca a partire dalle ore 18,30 e il canale di riferimento grazie al quale potrete godervi il match in diretta, è Sky Sport Tennis. Per gli amanti dello streaming, Sky Go è quello che farà per voi.
Sabalenka vince e convince, cade la Swiatek
La finale del tabellone femminile si è invece giocata ieri tra le due migliori giocatrici che questo sport può offrire di questi tempi.
Aryna Sabalenka sembra finalmente aver trovato quel briciolo di continuità che le è mancato praticamente fin dagli inizi della sua carriera e la situazione psicologica e mentale della campionessa bielorussa palesata al WTA 1000 madrileno, sembra essere del tutto incoraggiante in vista dei tornei di Roma e French Open.
Già questa partita era una sorta di rivincita sulla terra battuta, dopo il successo della numero uno del mondo in quel di Stoccarda non più di qualche settimana fa, ma la Sabalenka ha dimostrato a tutti che quest’anno le cose sono cambiate e fino ad ora tutto sta funzionando alla meraviglia, chiudendo il match 6-3/3-6/6-3.
Qualche segno di cedimento prontamente sparito, a differenza di quello che succedeva alcuni anni fa, la Sabalenka lo ha avuto quando non è riuscita a convertire due palle break sul 3-2 del primo set, cosa che sembrava aver risvegliato antichi problemucci di reazione agli errori, ma ieri la bielorussa si è rimessa in corsa a testa bassa e ha lottato anche quando c’è stato da rimettere la nave in rotta e in balia della burrasca del secondo set, rimesso prima in piedi da 0-3 a 3-3 e poi lasciato di nuovo scappare a favore della polacca.
Diametralmente opposto l’andamento del set decisivo, all’inizio del quale era la Sabalenka a scappare sul punteggio di 3-0, per poi farsi raggiungere dalla Swiatek, che da quel momento non lasciava nemmeno le briciole alla polacca, messa a dura prova dalle bordate della numero due del mondo.