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Contro il cinese Bu Yunchaokete, Lorenzo Musetti è dovuto andare sotto di un set e di un break prima di svegliarsi e portare il match a casa. Ma con Jiri Lehecka servirà decisamente di più.

Dopo la spettacolare vittoria di Matteo Berrettini contro Alexander Zverev, abbiamo l’occasione di vedere un derby italiano al terzo turno. Prima, però, c’è un altro match da portare a casa e possibilmente senza le divagazioni già viste lunedì.

Lorenzo Musetti e gli errori che fatica ad abbandonare

Passano gli anni e, anche se la classifica va oggettivamente migliorando, Lorenzo Musetti continua a fare degli errori che gli sono costati diverse vittorie nei primi anni della sua carriera. L’avversario era pressoché perfetto, visto che sulla terra battuta Lorenzo si trova sempre a meraviglia (120 vinte e 67 perse a ieri), mentre Bu Yunchaokete arrivava al match con uno score di 5 vinte e 9 perse sul rosso.

La leggera desuetudine da match sulla superficie (ci ha giocato solo una partita nel 2025, prima di infortunarsi a Buenos Aires) e una certa innata svogliatezza del ragazzo hanno contribuito a rendere molto più complicato il match.

Lorenzo è tornato a fare errori banali, imprecando forse un po’ meno rispetto al passato, ma continuando nel suo classico errore tattico: giocare troppo lontano dalla linea di fondo. Un atteggiamento dettato non certo da paura, quanto da una preferenza a colpire la palla con più comodità e soprattutto una fiducia nei propri mezzi che lo porta inconsapevolmente a trovare la strada più difficile verso un punto, un game o una vittoria.

Musetti è arrivato a farsi beffare più volte con delle smorzate, da un giocatore che in carriera non si è mai esattamente segnalato per questa caratteristica. Se però lo inviti a nozze, anche un onesto manovale può travestirsi da occasionale funambolo.

Un aspetto positivo contro il cinese è stato quello del servizio, perché il nuovo movimento di preparazione lo porta a un’esecuzione più efficace e ficcante soprattutto sulla seconda, che era e rimane uno dei suoi punti deboli, se è vero che il suo avversario di ieri non era un test così attendibile.

Jiri Lehecka, un ostacolo vero

Lo sarà certamente di più Jiri Lehecka, che si è guadagnato questo match superando Sebastian Korda in un primo turno dalla inusitata qualità. Il ceco non è un parvenu sulla terra come Bu Yunchaokete, anche se il rosso non è il suo terreno di caccia preferito.
Lehecka non viene da un periodo semplice, perché dopo la semifinale persa a Doha si sono riacutizzati dei problemi fisici al braccio destro. Questo ha influito negativamente sulla trasferta americana, in cui Jiri ha raccolto soltanto sconfitte.

Contro Musetti, il coetaneo ceco ha giocato e vinto due volte, entrambe sul sintetico sia indoor (Rotterdam 2022) che outdoor (Miami 2023). La terra battuta dà a Musetti qualche vantaggio in più, ma l’errore di regalare un paio di metri di campo non sarebbe perdonabile contro un giocatore che invece non si fa certo pregare, quando c’è da accorciare o prendersi un qualche tipo di vantaggio.