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Ormai abbiamo fatto il callo, a una certa tendenza dei media di diventare divisivi a prescindere, a costo di fare disinformazione. Lo abbiamo ampiamente appurato con Jannik Sinner, personaggio di tendenza ormai qualsiasi cosa faccia, ma in particolare sul caso doping che lo ha visto coinvolto. L’ultimo esempio è un’intervista rilasciata da Lorenzo Musetti, in cui il carrarino – interpellato – ha parlato anche dell’argomento.

Musetti, Sinner e il doping: cosa hanno riportato i media

Di recente, Nei giorni scorsi, Lorenzo Musetti ha partecipato alla tappa di Francoforte dell’Ultimate Tennis Showdown, format ideato dal coach e imprenditore Patrick Mouratoglou. A margine dell’evento, il 22enne carrarino ha risposto alle domande dei cronisti di Tennis Majors, sito di news tennistiche legato allo stesso Mouratoglou. In questa intervista, Lorenzo ha parlato di diverse cose, dalla paternità alla medaglia olimpica, fino al doping. Quest’ultimo argomento è stato toccato in fondo all’intervista, proprio su stimolo del cronista. Eppure, leggendo i titoli dei portali italiani, sembrava che fosse un’intervista tutta incentrata sul doping e su Sinner, tranne rare eccezioni. Vediamo alcuni titoli.

  • “Musetti sul caso Sinner: “Credo nella lotta anti doping, solo Jannik positivo” (Corriere dello Sport)
  • “Musetti non si sbilancia sul caso Sinner: “Credo nella lotta anti-doping”” (Il Tennis Italiano)
  • “Musetti, la strana risposta su Sinner e il caso doping” (Sport Virgilio)
  • “Caso Sinner, Musetti difende l’Italia: siamo un movimento pulito” (Tennisfever)
  • “Lorenzo Musetti si esprime sul caso Jannik Sinner: l’analisi dell’azzurro” (Tennis World Italia)
  • “Musetti e il suo 2024: “Emozionante stare sul podio con Alcaraz e Djokovic”” (Ubitennis)

Tra questi, solo Ubitennis sceglie di non calcare la mano su un ipotetico (e, come vedremo, inesistente) attacco di Lorenzo Musetti a Jannik Sinner, dando priorità al tema più forte dell’intervista. Altri portali scelgono una via di mezzo un po’ furba ma che ci sta, seminando un dubbio. Il Tennis Italiano, organo ufficiale della FITP, predica equidistanza fin dal titolo. Solo il Corsport, in questo caso, decide per un marcato click-bait.

Ovviamente non nomino nemmeno altri siti e pagine social che non hanno alcun interesse se non quello di creare interazioni, anche se tossiche e usando strumenti diversi dalla verità.

Un po’ tutti i colleghi, un po’ per necessità di sintesi un po’ per furbizia, riportano solo una parte della risposta di Lorenzo Musetti sull’argomento. Nel riportare le parole di un’intervista, spesso la prassi giornalistica è – per pure ragioni di spazio e sintesi – quella di condensare la domanda all’interno del corsivo della risposta. Se però poi non lo si spiega per bene ai lettori, si rischiano fraintendimenti pericolosi. E a volte anche voluti…

Questo è il corsivo riportato dalla stragrande maggioranza dei siti italiani. “La maggior parte degli altri casi non provenivano da tennisti. Ce n’erano alcuni. Se ci fossero stati 38 casi di tennisti, probabilmente sarebbero andati in un modo tale da far pensare che ci fosse qualcosa di sospetto. Ma al nostro livello so che solo Jannik è risultato positivo a questa sostanza. Quindi non dobbiamo togliere tutte le parti buone del movimento tennistico italiano per questo. Ci sono molti controlli e c’è molta trasparenza in questo sport. E non voglio pensare ad altro. Credo nella lotta anti-doping“.

Sembra quasi che sia stato lo stesso Musetti ad aprire l’argomento, ma è andata veramente così?

Cosa ha detto realmente Lorenzo Musetti nell’intervista a Tennis Majors

Nell’intervista a Tennis Majors, che si può leggere integralmente qui, in realtà Lorenzo Musetti era stato imbeccato sull’argomento, e soltanto a fine intervista. Riporto e traduco l’introduzione del collega all’argomento-doping. Jannik Schneider e Bren Gray, autori dell’articolo, partono prendendo spunto da un articolo pubblicato, nel maggio scorso, dall’esperto di doping Edmund Willison sul suo blog “Honest Sport”. In questo post, intitolato “Italy’s Clostebol doping crisis across tennis, football and the Olympics”, Willison aveva parlato di 38 casi di positività al Clostebol che avevano coinvolto atleti italiani di varie discipline, dal 2019 al 2023. Di questi 38 casi, solo due riguardavano tennisti, due atleti juniores: Matilde Paoletti e Mariano Tammaro, entrambi diciassettenni nel 2021.

Da quell’articolo di Willison, gli intervistatori di Tennis Majors prendono spunto per parlare dell’argomento con Musetti, la cui risposta acquisisce ben altro senso, proprio perché parte da quel totale abbastanza allarmante di 38 positività.

Questa è invece la parte di risposta riguardante Jannik Sinner, in originale. “But on our level I know only Jannik (Sinner) got tested positive for this substance. So we don’t have to take away all the good parts of the Italian tennis movement because of this. There are a lot of controls and there is a lot of transparency in this sport. And I don’t want to think about anything else. I believe in the anti-doping fight.”

Analizzando onestamente quanto detto da Musetti, certo non coglie l’occasione per difendere apertamente Sinner, preferendo una risposta equilibrata che ricorda un po’ quella di Carlos Alcaraz. Dall’altra parte, però, c’è da chiedersi perché avrebbe dovuto esporsi ancora di più, visto che probabilmente non conosce dell’argomento molto più di quanto ne sappiamo io o voi che state leggendo. Tanto è bastato, però, per far partire la caccia al click.