Il Day 5 del Roland Garros si apre con una sorpresa folle per gli annali delle statistiche.
Karolina Pliskova, numero 8 del mondo, è costretta ad alzare bandiera bianca nei confronti della wildcard francese Leolia Jeanjean, capace di imporsi con un netto 6-2 6-2.
Jeanjean, numero 227 della classifica WTA, diventa così la tennista con ranking più basso a battere una Top 10 nello Slam parigino dall’ormai lontanissimo 1988.
34 anni fa, infatti, fu la spagnola Conchita Martinez, numero 279 del mondo, a sgambettare in tre set la statunitense Lori McNeal con i parziali di 1-6 6-3 6-1.
Jeanjean, grande promessa mai sbocciata del tennis transalpino, era soprannominata “Mozart della racchetta” da giovane. L’etichetta non si rivelò mai particolarmente azzeccata, ma ora, dopo questa grande impresa, avrà la chance di vivere i momenti più appaganti della carriera.
Rafael Nadal, imbattibile nei primi tre round
Dopo essersi sbarazzato dell’australiano Jordan Thompson con un triplo 6-2 all’esordio e della wildcard francese Corentin Moutet al secondo turno (6-3, 6-1, 6-4), Rafael Nadal affronterà la prima testa di serie del Roland Garros sfidando l’olandese Botic van de Zandschulp, reduce dalla vittoria su Fabio Fognini per il ritiro dell’azzurro.
Van de Zandschulp sta vivendo la sua miglior stagione della carriera, e ha approcciato lo Slam di Parigi al 29° posto del ranking ATP, entrando nel tabellone come numero 26. Ma, nonostante il buon momento, il pronostico contro Nadal resta virtualmente chiuso.
Il maiorchino, infatti, ha un record intonso nei primi tre turni del Roland Garros, con un nettissimo 52-0.
L’unica eliminazione, perché non si può parlare di vera e propria “sconfitta”, risale al 2016, quando fu costretto a ritirarsi prima di scendere in campo contro Marcel Granollers.
È stato il turno successivo, il quarto, a “macchiare” la straordinaria cavalcata di Rafa al Roland Garros, segnata da 13 titoli in 17 stagioni. Nel 2009, Nadal si arrese a sorpresa contro lo svedese Robin Soderling, per 6-2 6-7 6-4 7-6.