Dopo una ventina di giorni, qualificazioni comprese, di grande tennis, siamo giunti all’atto conclusivo del torneo più prestigioso tra tutti i quattro che fanno parte del Grande Slam, quello di Wimbledon, al cui titolo del 2023 aspirano la Testa di Serie numero 1 Carlitos Alcaraz e la Numero 2 Novak Jokovic, nonché rispettivamente numero 1 e 2 della classifica ATP.
Sono arrivati in finale i due campioni che se lo sono probabilmente meritato più degli altri, esprimendo un gioco aumentato di intensità turno dopo turno, anche in relazione degli avversari, sempre più forti, che si sono presentati al cospetto dei due futuri finalisti, i quali hanno in ogni occasione saputo trovare il bandolo della matassa anche nelle occasioni meno favorevoli.
Ma proviamo ad analizzare quelli che potranno essere i motivi tecnici e tattici rispetto ai quali potrebbe svilupparsi il match di questo pomeriggio.
Alcaraz-Djokovic, generazioni a confronto
Se è vero come è vero che pare ancora essere lontano l’addio al tennis di colui che viene considerato dai più il tennista più forte della storia, ancora più forte degli altri due Big Three, Rafael Nadal e Roger Federer, lo è altrettanto il fatto che dall’altra parte della rete stazionerà, anche se il verbo non è esattamente il più calzante, un ragazzino di appena 20 anni il quale, oltre a bruciare le tappe, ha nelle sue più convinte intenzioni, quella di battere il serbo nel match di questo pomeriggio, per cominciare a mettere in cascina il maggior numero di major fin dalle prime stagioni della sua carriera.
L’analisi del match
Dal punto di vista puramente tecnico, non è una partita difficile da inquadrare, visto che del gioco dei due si è detto tutto e il contrario di tutto.
Il punto forte del numero 2 del mondo, lo sanno tutti, è la risposta ai servizio avversario, fondamentale del quale abbiamo apprezzato la migliore versione soprattutto negli ultimi due match di Djokovic, ai quarti di finale contro Andy Rublev e in semifinale contro il nostro Jannik Sinner, nel volto del quale si leggeva tutta la frustrazione, ogni volta che il serbo gli rispondeva fulmineo tra le gambe.
Questa dinamica dovrebbe mettere molto meno in difficoltà il baby fenomeno iberico, molto più lesto dell’altoatesino a mettersi in posizione perfettamente eretta dopo lo sbilanciamento del servizio e quindi in grado di avere una postura all’atto del terzo colpo dello scambio più performante e quindi incisiva.
Alcaraz dovrà proprio lavorare su questo aspetto, anche perché se si vanno ad analizzare i numeri della partita vinta da Djokovic su Sinner, l’occhio esperto va a controllare i punti vinti dai due giocatori in campo e l’italiano, sia nel primo che nel secondo set, ha portato a casa solo 4 punti in meno del suo avversario, nonostante il 6-3/6-4 delle due frazioni, ma perdendo nettamente il confronto di questo raffronto puramente statistico, al terzo set, che, paradossalmente, è stato quello più equilibrato nel punteggio parziale, 7-6 al tie break.
Con questo tipo di analisi sottomano Alcaraz diminuisce sensibilmente il gap che lo vede potenzialmente sotto in termini di esperienza nei grandi appuntamenti e, soprattutto in virtù dell’aspetto mentale, rispetto al quale Alcaraz ha probabilmente tutto da imparare dal suo avversario di questo pomeriggio.
Ecco, quello delle reazioni mentali al gioco del serbo sarà una delle chiavi del match, perché se Nole ti entra in testa come ha dimostrato di fare nella maggior parte dei match vinti soprattutto negli ultimi anni, allora sono dolori. In questo la varietà del gioco dello spagnolo potrebbe essere l’ennesima chiave di volta del match, ma Djokovic è un vero e proprio diavolo e la partita è tutta da scoprire.
I precedenti e l’orario della partita
Djokovic e Aalcaraz si sono incontrati nel circuito ATP un paio di volte a distanza di un anno, una nel maggio del 2022 e una nel recente giugno 2023, sempre sulla stessa superficie, la terra rossa, con alterni risultati
A Madrid, Alcaraz si impose in semifinale al termine di un incontro sportivamente drammatico e bellissimo, nel quale sconfisse Djokovic 6-7/7-5/7-6, per poi perdere quest’anno 3 set a 1, sempre alle seminfinali, ma questa volta dei French Open.
La semifinale maschile partirà alle ore 15,00 e verrà trasmessa sui Canali Sky.