Quarto turno a Wimbledon dalla connazionale Navarro, terzo turno al torneo olimpico (Vekic) e a Toronto (Shnaider), secondo turno a Cincinnati (Putintseva). L’ultimo mese e mezzo di Coco Gauff è stato come minimo da incubo.
Coco Gauff e il peso dell’eredità di Serena
Da quando, a 15 anni, aveva iniziato a farsi notare nel circuito maggiore, Coco Gauff è stata ammantata di aspettative e designata per una eredità tanto scontata quanto pesante: quella di Serena Williams, probabilmente la giocatrice più forte della storia.
Nel tennis, però, le aspettative sono qualcosa di più pericoloso di un’arma a doppio taglio, possono tagliare le gambe ai prospetti più preziosi. Coco è parsa però convivere abbastanza bene con questo fardello, è arrivata velocemente ma con gradualità nelle posizioni di vertice del tennis femminile e oggi, a 20 anni da poco compiuti, è la n.2 del ranking WTA.
Le crisi isteriche in serie
Eppure, da qualche tempo è letteralmente irriconoscibile. Già la ragazza aveva una certa tendenza al vittimismo, quando le cose non si mettono bene, ma questa cosa è andata crescendo. Le sue discussioni con i giudici di sedia per presunti torti subiti sono frequenti, era accaduto già nello US Open 2023 poi vinto, ma nel 2024 è successo un numero di volte davvero preoccupante. A febbraio in Dubai, al Roland Garros contro Iga Swiatek e, l’ultima volta, al torneo olimpico di Parigi, nel terzo turno poi perso contro Donna Vekic. Tutte le volte discussioni per chiamate a suo dire errate o per varie questioni arbitrali, tutte le volte terminate con crisi di pianto.
Le Olimpiadi di Parigi e la lettera “autolesionista”
Per quanto riguarda il torneo olimpico, va ricordato un particolare importante. A Tokyo 2021, quando Coco aveva 17 anni, aveva dovuto saltare il torneo olimpico per una improvvisa positività al COVID-19.
In vista di Parigi 2024, Coco sentiva particolarmente questo appuntamento ed era stata addirittura lei a scrivere una lettera aperta indirizzata a se stessa diciassettenne, in cui ricordava il torneo sfortunatamente saltato tre anni prima e chiamava in causa – lei stessa, non i media – l’eredità di Serena Williams. Riporto letteralmente quanto scritto da Coco:
You’ve been lucky enough that your on-court relationships have turned into off-court friendships. One of those notable friendships is with your idol, Serena Williams. Serena was once just a stranger printed on a poster hanging in your room, and now you still can’t believe she’s a friend and mentor. Her profound impact on tennis, what it means to be a champion and to break barriers is a legacy you hope to uphold and carry with you into your first Olympic Games.
Coco Gauff
La traduzione suona più o meno così: “Sei stata abbastanza fortunata da aver visto i tuoi rapporti personali sul campo trasformarsi in amicizia fuori dal campo. Una di queste amicizie ragguardevoli è con il tuo idolo, Serena Williams. Un tempo, Serena era una sconosciuta stampata su un poster appeso nella tua stanza, e ora non riesci a credere che sia diventata un’amica e una mentore. Il suo profondo impatto sul tennis, cosa significa essere una campionessa e come abbattere le barriere sono parte di un’eredità che speri di portare avanti nel tuoi primi Giochi Olimpici“.
In questa eredità non era previsto uscire al terzo turno, né tantomeno con l’ennesima crisi isterica. Dunque, è stato un caso di autolesionismo, con un carico di pressione che la ragazza si è messa da sola? Forse, magari cercava solo di caricarsi sapendo di essere in un momento di crisi nella sua crescita tennistica. Forse, più probabilmente, Gauff ha scoperto di avere un problema a reggere la pressione DOPO aver raggiunto dei risultati.
Il rendimento di Coco Gauff dopo l’US Open 2023
Dopo l’US Open 2023, che la rese terza tennista statunitense a vincere uno Slam dopo Serena Williams ma la prima con reali ambizioni da vertice, dando ufficialmente il via a quella eredità prima solo sulla carta, il rendimento di Coco Gauff non è più stato lo stesso. Dopo lo slam americano, Gauff ha raggiunto 8 semifinali, vincendone appena una: ad Auckland, nel gennaio scorso, in un WTA 250.
Sempre dal vittorioso US Open 2023 in poi, il bilancio di Coco Gauff è di 44 vittorie e 17 sconfitte. Tra le top 10, nessuna ha perso più volte. In semifinale, Coco ha perso da Sabalenka all’Australian Open, da Sakkari a Indian Wells, da Swiatek a Roma e Roland Garros, da Pegula a Berlino, nel giugno scorso. Da allora, è scattato il buio totale.
Nel 2023, Coco Gauff aveva vinto in sequenza il WTA 500 Washington, il WTA 1000 di Cincinnati e lo US Open. Il fardello dei tanti punti da difendere si è forse rivelato per lei un problema? Nel caso, sarà stata una dura lezione da imparare.
Lo US Open è dietro l’angolo e Coco lo affronterà da numero 3 del ranking WTA, visto che i punti persi soprattutto a Cincinnati causeranno il ri-sorpasso di Sabalenka.
Il suo coach Brad Gilbert dovrà cercare di farle capire la lezione che il campo ha impartito, possibilmente prima del grande torneo di New York. Confermarsi è sempre più difficile che vincere, questo si sapeva. Tuttavia, Coco Gauff ha il grande vantaggio di poterlo capire già a 20 anni.