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Nonostante un’ottima prestazione al servizio e una condizione atletica al top, Matteo Berrettini non è riuscito a battere Jack Draper nei quarti dell’ATP 500 Doha, a causa di una prestazione difensivamente assurda dell’inglese. Il torneo perde anche Carlos Alcaraz, fuori a sorpresa (ma non troppo) contro Lehecka.

ATP 500 Doha: le semifinali del 21 febbraio 2025

Oggi, al Khalifa International Tennis Complex, è giorno di semifinali per l’ATP 500 Doha. Purtroppo non ci sarà Matteo Berrettini e nemmeno il più atteso di tutti, Carlos Alcaraz, caduti rispettivamente con Draper e Lehecka, che oggi saranno uno contro l’altro. Nella prima semifinale, Auger-Aliassime proverà a mettere in crisi Rublev.

Felix Auger Aliassime-Andrey Rublev (ore 16)

In un epilogo davvero inusuale, con Daniil Medvedev che perde il primo set, prende il borsone e va via senza neanche stringergli la mano, Felix Auger-Aliassime si ritrova in semifinale dell’ATP 500 Doha, dove affronterà Andrey Rublev.

Un altro russo, quindi, e un altro russo con cui in carriera le ha finora sonoramente buscate. Il bilancio parla di 5-1 in favore di Rublev, l’ultimo dei quali è stato la finale del Masters 1000 Madrid, lo scorso maggio sulla terra battuta.

Dal canto suo, Rublev è apparso in confortante condizione nel quarto che lo ha visto prevalere su Alex de Minaur, certo non nella sua versione più scintillante e anzi più falloso del solito, ma sempre un giocatore che non si batte da solo.

L’aspetto più confortante di Rublev è essere riuscito a prevalere su un avversario capace di tenere i suoi ritmi infernali negli scambi, ma anche di cercare variazioni. Da questo punto di vista, Felix Auger-Aliassime è un rivale che sembra ideale, perché è a sua volta abbastanza monocorde e poco incline a leggere nelle pieghe dei match. L’impressione, dunque, è che se Rublev non cadrà in qualcuna delle sue crisi di nervi, la finale sia alla sua portata.

Jack Draper-Jiri Lehecka (ore 17:30)

L’altra semifinale è tra due giovani che ieri hanno destato ciascuno un’impressione eccellente. Prima Lehecka ha approfittato dei troppi passaggi a vuoto di Carlos Alcaraz, qualcosa su cui il tennista spagnolo dovrà riflettere seriamente. C’erano già stati contro Luca Nardi e proprio ieri, in sede di presentazione, avevo scritto che contro Lehecka un problema simile avrebbe potuto essere fatale. Così è stato, ma se da un lato si rimane sconcertati di fronte a un Alcaraz che gioca a tratti benissimo ma si lascia dominare da un avversario che fino a ieri era 0-5 contro i top 3 del ranking, dall’altro va dato merito a Jiri di essere cresciuto soprattutto mentalmente, che è un po’ l’aspetto che gli mancava.

E veniamo a quello che forse è il vero favorito per la vittoria finale. Sì, perché Jack Draper ha offerto una prestazione totale contro Matteo Berrettini, davvero stellare in risposta. A memoria non ricordo un giocatore capace di rispondere così al servizio di Berrettini, che ieri ha messo dentro il 75% di prime palle ma ottenendo solo il 67% di punti. La dimensione di difensore d’elite potrebbe proiettare Draper ben oltre il best ranking di n.13 ATP che si è garantito approdando in semifinale qui all’ATP 500 Doha. Se la salute reggerà, potremmo aver (ri)trovato un nuovo aspirante disturbatore del duo Sinner-Alcaraz. Dal canto suo, Berrettini ha mostrato confortanti progressi e il fatto che avrebbe potuto anche vincere in due set la dice lunga sui margini di miglioramento dell’azzurro, apparso fisicamente al top.