Siamo arrivati ai quarti di finale dell’ATP 500 Doha, con il numero di italiani dimezzato. Non c’è stato nulla da fare per Luca Nardi, che comunque ha preso un set a Carlos Alcaraz. Gran battaglia e gran vittoria invece per Matteo Berrettini, che si è vendicato con Griekspoor della sconfitta subita a Rotterdam.
ATP 500 Doha: i quarti di finale del 20 febbraio 2025
Il programma odierno dei quarti di finale presenta quattro match tutti con ottime potenzialità, di spettacolo e/o di incertezza. Ovviamente, le attese maggiori sono per l’ultimo in calendario, quello in cui sarà impegnato Matteo Berrettini.
Andrey Rublev-Alex de Minaur (ore 12:30)
Si parte con l’unico quarto di finale “teorico”, che coinciderà con l’ottavo scontro fra Andrey Rublev e Alex de Minaur. L’australiano è passato in vantaggio vincendo il quarto di finale a Rotterdam 2024, ma tra i due c’è sempre stato grande equilibrio perché il russo ha i colpi definitivi che all’australiano mancano un po’, ma quest’ultimo ha saggezza tattica e variazioni che all’avversario mancano, oltre a una fantastica facilità negli spostamenti.
Nel 2025, Alex de Minaur sembra risoluto a confermarsi a ridosso dei migliori e sta lavorando moltissimo per raggiungere questo target. Ad oggi, rimane più affidabile di Rublev per un ruolo del genere, ma se il russo smettesse di combattere con i suoi mostri interiori…
Felix Auger Aliassime-Daniil Medvedev (ore 13:40)
Il quarto di finale di Doha è anche un bel test per Daniil Medvedev, che pare peggiorato in tutto. Contro Auger-Aliassime ha un record di 7 vinte e una sola persa, ma questa sconfitta coincide anche con l’ultima volta che i due si sono affrontati, ovvero al terzo turno del torneo olimpico di Parigi.
Il canadese ha sempre sofferto la ragnatela del russo, ragnatela che però è oggi meno fitta di un tempo. Il fattore decisivo dovrebbe rimanere la testa: se Medvedev lascia prendere fiducia a Felix, potremmo assistere a una nuova debacle del russo.
Carlos Alcaraz-Jiri Lehecka (dalle ore 15:30)
Ancora non è chiarissimo cosa sia successo nella testa di Carlos Alcaraz sul 6-1 4-1 nei confronti di Luca Nardi. Escludendo per ovvie ragioni ogni discorso di amicizia, rimane un interrogativo che il team dello spagnolo dovrà porsi, anche perché Jiri Lehecka rappresenta un ostacolo decisamente più duro, o meglio più pronto, rispetto a Nardi. Tradotto in termini pratici, contro il ceco Alcaraz non potrà permettersi queste pause: se con Nardi gli sono costate un set, con il ceco il prezzo potrebbe essere molto più caro.
Dal canto suo, Lehecka è stato finora eccellente, lasciando le briciole sia a Dimitrov che a Marozsan, e ha tutta l’aria di proporsi non come semplice vittima sacrificale.
Matteo Berrettini-Jack Draper (dalle ore 16:40)
E siamo al match più atteso di tutti quelli odierni. Le racchette di Matteo e Jack si erano incrociate una prima volta nel giugno scorso, nella finale di Stoccarda. In quel caso di impose Draper 3-6 7-6 6-4, confermando che essere nato sull’erba costituisce sempre un fattore di vantaggio. Tuttavia, la storia dei due è ben più complessa ed è, in entrambi i casi, una storia di sfortuna, infortuni e grande lavoro per tornare competitivi.
Stoccarda chiudeva per Matteo un trittico di finali raggiunte in un paio di mesi sulle tre superfici possibili, a suggellare il ritorno dell’italiano ad alti livelli. Draper, ai livelli più alti raggiunti in carriera da Berrettini deve ancora arrivare, ma sono stati in larga parte i problemi fisici a impedirglielo. Per lui il 2025 sarà un anno-chiave, al momento ha perso solo da Alcaraz agli ottavi di Melbourne e per ritiro, mentre Matteo ha un record di 3 vinte e 3 perse nell’anno solare. Le performance dell’azzurro contro Djokovic e Griekspoor fanno però ben sperare, sia da un punto di vista della salute psico-fisica che per il tennis e la personalità mostrati.