Giornata decisamente positiva per i giocatori che hanno cominciato da favoriti i loro due match, quella che si è chiusa a tarda notte al Foro Italico di Roma, dove si stanno giocando gli Internazionali di tennis Master 1000.
Tra tabellone maschile e femminile, sono stati solo due gli incontri giocatisi ieri, quelli della seconda parte dei quarti di finale, che hanno così originato gli ultimi due semifinalisti del torneo, che rispondono così al nome di Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, i quali raggiungono i due già qualificati della parte alta, Rune e Ruud.
Ma oggi cominciamo dalle ragazze, visto che in giornata saranno le migliori quattro a scendere sul centrale del Foro Italico, per provare a conquistare la finale del torneo capitolino.
Il servizio di Kudermetova, la testa di Kalinina
Sarà il pomeriggio la porzione della giornata durante la quale scenderanno in campo le prime due semifinaliste del torneo di Roma, Veronika Kudermetova e Anhelina Kalinina, distanziate di parecchie posizioni nella classifica WTA, numero 12 per la giocatrice russa e numero 47 per quella ucraina.
Stili differenti tra le due giocatrici, con la Kudermetova esplosa nella scorsa stagione grazie ad un record pari a 39 vittorie e 20 sconfitte, seppur a secco di titoli.
Dotata di un servizio brillante, gioco potente e veloce, con tutta una serie di varianti che mettono sempre in difficoltà le proprie avversarie, la Kudermetova serve difficilmente le sue prime ad una velocità inferiore ai 180 Kilometri orari e seppur questo fondamentale faccia il suo dovere soprattutto sul cemento e sull’erba, la Kudermetova ha spesso manifestato la sua volontà di esprimersi al meglio anche e soprattutto sulla terra rossa e Roma potrebbe rappresentare il suo secondo titolo in carriera, dopo quello di Charleston del 2021.
Anhelina Kalinina ha cambiato la maggior parte del proprio gioco costruito in 9 anni di giovanili, durante il passaggio al professionismo avvenuto ben prima del compimento del 18esimo anno di età, con tutta una serie di accorgimenti, primo tra tutti il potenziamento della parte bassa del proprio corpo, fin troppo leggera fino ai 15 anni.
La parte mentale è quella che piace di più del gioco della campionessa russa, che ama trasformare i propri match in partite a scacchi, dove l’aspetto psicologico e strategico fa di lei una delle giocatrici più intelligenti del field femminile.
Rybakina campionessa per caso, Ostapenko tutta grinta
Approdata al tennis molto tardi rispetto alle sue colleghe, dopo aver bazzicato con successo le superfici atte al pattinaggio, Elena Rybakina, giunonica tennista di 1 metro e 85 centimetri, altezza praticamente perfetta per giocare a tennista certi livelli, alla tenera età di 9 anni scelse il tennis, perché troppo alta per il pattinaggio.
Gioca e rigioca, i maestri di tennis russi si accorsero presto di avere tra le mani un talento cristallino. Se invece vogliamo parlare di sliding doors, la più importante della sua carriera è capitata al torneo di Wimbledon lo scorso anno, quando portò a casa il titolo sconfiggendo in finale Jabeur 6-2 al terzo, rivelando poi a tutto il mondo che sei mesi prima aveva meditato di ritirarsi.
Quella contro la Ostapenko sarà una partita sicuramente spettacolare, alla luce delle caratteristiche tecniche della numero 6 del mondo, portata alla spasmodica aggressività, scambi ad altissimo voltaggio fin dal servizio o dalla risposta e una varietà di colpi che in poche possono permettersi di dire di avere. Scambi rapidi, partite veloci e chiusura del punto il più possibile vicina allo start dello scambio, fanno della Rybakina una delle giocatrici più spettacolari del circuito.
La Lettone sembra essere tornata ai livelli di un tempo e sembra che il 20° posto che occupa adesso in classifica, le stia davvero stretto. Di certo ha ritrovato tutta la sua esplosività proprio qui a Roma, visto che le giocatrici affrontate e superate in tabellone, non sono esattamente le più semplici da battere: da Cirstea a Krejcikova, da Kasatkina a Badosa. L’occasione è di quelle ghiotte, visto che il gioco di Rybakina potrebbe sorprendentemente essere fatto per l’eclettica campionessa lettone. Il problema principale della Ostapenko, sta tutto nella sua capacità di affrontare i momenti più delicati delle partite che gioca, anche se la personalità della numero 20 del mondo, ha sempre fatto il resto.
Semifinali maschili domani
Con le vittorie di Medvedev e Tsitsipas, si sono completate anche le semifinali maschili, in programma domani pomeriggio, sempre sul campo centrale del Foro Italico.
Delle caratteristiche tecniche parleremo in sede di presentazione nel report di domani, intanto gli ultimi 4 protagonisti sembrano pronti a regalarci una giornata di grande tennis.
Le vittorie del giocatore russo e di quello greco, sono state ieri molto nette ed entrambe giunte al termine di due set che non hanno ammesso repliche.
L’attuale numero tre al mondo ha superato la sorpresa del torneo, Hanfmann, che si è arreso con un doppio 6-2, mentre il secondo semifinalista si è conosciuto poco prima della mezzanotte, quando Stefanos Tsitsipas ha eliminato Coric, anch’egli in due set, 6-3/6-4.
Il programma delle semifinali
Venerdì 19 maggio
- H. 15,30 Kudermetova-Kalinina
- H.19,00 Rybakina-Ostapenko
Sabato 20 maggio ( Ordine da stabilire )
- H.13,00 Medvedev-Tsitsipas
- H.13,00 Rune-Ruud