Di primo impatto e primo ragionamento: questa è una formazione che farebbe bene anche in Serie A. Certo, sarebbe da rivedere la linea difensiva, e magari qualcuno a centrocampo che inventi un po’ di più e picchi sulle caviglie un po’ meno.
Però, la top 11 degli svincolati, selezionati dalla nostra redazione seguendo l’elenco e le notizie di Transfermarkt, potrebbe certamente lottare per un posto in Europa. Europa League, s’intende. Anche se non escludiamo cavalcate trionfali.
Dai figli d’arte ai 207 gol in Italia del super attacco, tutti sono in attesa di una svolta, di un incontro, banalmente di un contratto.
E sorprendono, tanto, le difficoltà di giocatori nel trovare un ingaggio nonostante stagioni di assoluto livello alle spalle. Un nome su tutti, quello di José Maria Callejon: sette anni al Napoli, di altissimi e pochi bassi, non gli hanno impedito di vivere un’estate difficile.
E Napoli richiama nei pensieri quell‘Edinson Cavani ‘scappato’ da Parigi ancor prima che i compagni potessero definirsi vice campioni d’Europa. Dopo tutto questo tempo? Niente.
Potrà consolarsi con il pensiero che gli rivolge Super6: per noi, ovviamente, è centravanti e titolare inamovibile. Ma la lista è lunga, e le insidie dalla panchina possono metterlo in difficoltà.
Pronti a stupirvi? Ecco le nostre scelte.
Portiere: Luca Zidane
Sui social è tutto un alternarsi di foto e stories: da una parte la meravigliosa Marina (ex del vecchio compagno e amico Asensio), dall’altra video in cui continua a mostrarsi in forma e sul pezzo. Del resto, dopo sedici anni nelle giovanili del Real Madrid, il fatto che la casa blanca abbia deciso di non rinnovargli il contratto è stato un duro colpo.
Nemmeno dopo il ritorno di papà Zizou e un’apertura per il ruolo da terzo portiere. No, Luca dovrà ripartire da zero. Magari dalla Liga, dove l’anno scorso ha giocato con il Santander. O magari in Francia, dove fino a due anni fa era capitano della nazionale Under 20.
Terzino destro: Antonio Valencia
Aveva fatto una scelta di vita: tornare a Quito, da dove era partita la sua corsa. E invece, Antonio Valencia, 325 presenze in Premier, 45 in Champions e svariati titoli, lo scorso 4 luglio ha deciso di cambiare nuovamente destino e destinazione. Cerca una soluzione veloce, come corre lui sulla fascia. Anche in Europa, a 35 anni, può strappare l’ultimo contratto della sua carriera.
Difensore centrale: Ezequiel Garay
Newell’s, quindi Rosario, poi Racing. Aveva appena 20 anni quando il calcio europeo gli si spalancò davanti: e ne approfittò, Ezequiel Garay. Eccome. Specialmente quando arrivò la chiamata del Real Madrid, a cui fece seguito la proposta del Benfica, quindi l’occasione con lo Zenit di San Pietroburgo. L’ultima esperienza? Meravigliosa: quattro stagioni al Valencia, poi la chiusura del contratto. Ci sta pensando la Lazio: quelle 43 presenze in Champions possono far comodo.
Difensore centrale: Joel Lynch
Va bene: questo non è un nome che scalda le piazze. Ma la bravura di Joel Lynch, che di mestiere fa il più ruvido dei difensori, è tanta. E altrettanta è la sorpresa con cui accogliamo la notizia del fatto che sia senza contratto. A 32 anni, dopo tante esperienze in giro per l’Inghilterra (inizia al Brighton, poi Nottingham, QPR e Sunderland), cerca una soluzione anche per ritrovare la nazionale gallese.
Terzino sinistro: Ivan Strinic
Due anni fa, con la Croazia, quasi vinceva un Mondiale. Due anni dopo, è senza contratto. Ivan Strinic ha una storia davvero particolare: una volta chiuso il rapporto con il Milan, oggi si allena da solo in Croazia. Aspetta una chiamata, aspetta una proposta. Magari proprio dall’Hajduk Spalato, squadra in cui ha mosso i primi passi.
Centrocampista: Giannelli Imbula
Ma ve lo ricordate quel derby di mercato tra Inter e Milan per portare a casa il nuovo asso del Marsiglia? Alla fine, Imbula, anche per strani giri di procuratori, scelse il Porto. Aveva appena 23 anni e il mondo davanti. Ovviamente inconsapevole che da lì in poi sarebbe finito quasi tutto. O, ecco, che non avrebbe più guadagnato certe cifre. Il giro del mondo in 4 anni: dal Porto allo Stoke City, dall’Inghilterra al Tolosa, poi Spagna con il Vallecano, finalmente l’Italia con il Lecce. Nella scorsa stagione? Al Sochi, in Russia.
Centrocampista: Fredy Guarin
Trentaquattro anni per Guarin, che per gli interisti è stato quasi un idolo. Soprattutto dopo il mancato trasferimento alla Juve (e non per decisione sua). Dal Boca al Saint-Etienne, poi il Porto e alla fine i nerazzurri, per i quali sarà perno fondamentale specialmente nelle prime due stagioni. Nel gennaio del 2016, ecco l’occasione Shanghai: tre anni lunghi, fissi in Cina, dalla quale va via nel settembre del 2019 per firmare con il Vasco Da Gama.
Centrocampista: Andrea Bertolacci
Quanta vita ha vissuto Bertolacci, e ha ancora 29 anni. Il centrocampista romano sperava di aver fatto il salto di qualità definitivo nell’estate del 2016: dopo una stagione al Lecce, arrivarono tre annate di assoluto livello con la maglia del Genoa. Tornò a Roma, ma solo per una settimana: se n’era innamorato l’ultimo Milan di Berlusconi, con il quale però Andrea non mantenne mai le aspettative. Ancora Genoa, poi la Samp. Adesso? Può tornare al Lecce. O sfruttare la scia dello Spezia.
Esterno destro: José Maria Callejon
Real Madrid, Espanyol, Napoli e…? Un punto interrogativo che, a questo punto, Callejon s’aspettava d’aver già trasformato in esclamativo. Cosa succede adesso all’esterno spagnolo? La Lazio ci pensa, così come il Benevento. Occhio anche alla Roma che avrà Zaniolo fuori a lungo. Intanto, però, permetteteci un po’ di sano stupore: oltre 250 gettoni in A, 151 presenze in Liga, 42 in Champions e 135 gol con 99 assist totali in carriera. Se non vi sembra abbastanza da concedergli un’altra occasione…
Centravanti: Edinson Cavani
Se per Callejon fatichiamo a trovare motivazioni per le quali non è ancora sotto contratto, per Edinson Cavani parlano invece le notizie di mercato. Ci aveva pensato il Benfica, quindi il Gremo e pure la Juventus: risultato? Chiedeva troppo. Oltre dodici milioni di euro a stagione. Cifre da Psg, per intenderci. La stessa squadra da cui è andato via e con cui ha provato a vincere tutto. Intanto, Edi è tornato in Uruguay, dove aspetta una proposta e soprattutto un ricco contratto. Vuoi vedere che non arrivi qualcosina dall’Asia, magari dall’amico Fabio Cannavaro?
Esterno sinistro: Mario Mandzukic
Si è pentito subito. Mario Mandzukic, dopo pochi mesi dalla firma con l’Al-Duhail, voleva già andare via. E magari tornare alla Juventus, dov’era stato coccolato fino all’arrivo di Sarri. Dopo essersi svincolato quest’estate, il croato aspetta una proposta seria dall’Europa: Premier e Serie A in cima alle sue preferenze. Anche se non si esclude un ritorno in Germania, dove ha alzato tutti i trofei immaginabili tra Wolfsburg e Bayern Monaco.
La panchina
- Kritsyuk: tanto Portogallo, tanta Europa League (una sfiorata!), tanta Russia, che poi è il paese da cui proviene. Dopo 4 stagioni al Krasnodar, per il portiere ancora nessuna proposta.
- Vangioni: era il talento del River Plate da seguire. Finì per innamorarsene il Milan, con cui di fatto non ha mai giocato. Dopo tre stagioni al Monterrey, ora cerca squadra.
- Williams: gli anni si fanno sentire e sono già a 36. Ma Ashley Williams, che tra Stoke City ed Everton ha illuminato spesso la Premier League, ci crede ancora e vorrebbe una nuova occasione. Pure in Championship.
- Etxebarria: oltre 250 presenze in Liga, una vita tra Athletic Bilbao (da buon basco) e Betis. A chi serve un regista di talento, ma non estremamente veloce?
- C.Sanchez: i tifosi della Fiorentina lo ricorderanno, anche perché in poco più di due stagioni ha messo insieme 40 presenze. Che fine ha fatto Carlos Sanchez? E’ senza contratto dopo l’ultima annata passata al West Ham, a cui la Viola aveva regalato il cartellino.
- Sturridge: il golden boy ha superato i 30 e non ha più una vera occasione. Era il gioiello del City, poi s’è fatto talento del Chelsea, quindi l’esplosione con il Liverpool, con cui ha vinto pure la Champions del 2019. Sette mesi al Trabzonspor gli sono bastati per dire addio alla Turchia: a lui ha pensato il Benevento nell’ultimo mercato.
- Pato: occhio al ritorno. Sì, perché l’ha proprio detto: il desiderio è quello di rientrare in Italia, dove arrivò a 18 anni grazie alla grande intuizione del Milan. Sei stagioni di alti, bassi e infortuni. Corinthians e San Paolo, la nuova chance col Chelsea sprecata malamente. Dopo la Cina, era tornato in Brasile. Oggi è pronto per una nuova avventura.