Se c’è qualcosa in cui noi italiani siamo bravi, a livello sportivo (nel calcio in particolare), è la coltivazione dei giovani talenti.
Vero, negli ultimi anni ci sono state fior di polemiche dettate da una Serie A colma di stranieri, dal poco spazio per i nostri giovani, dei regolamenti che non tutelano i nostri vivai.
Ma nonostante ciò, c’è una costante che vede quantomeno la nostra Under 21, da sempre, come una delle migliori formazioni giovanili del mondo, a prescindere dal livello dei nostri campionati e dai regolamenti.
Oggi l’Under 21 è allenata da Paolo Nicolato (da poco subentrato a Luigi Di Biagio), e la sua nazionale annovera talenti assoluti come Zaniolo, Pinamonti, Tonali, Bastoni, Pellegrini, Locatelli, Kean e molti altri ancora.
Se sembrano “nomi forti”, però, allora non si tiene conto di quanto prodotto dalla nostra Under 21 dal 1992 al 2004: in quei dodici anni eravamo semplicemente di un altro pianeta.
Campionato Europeo Under 21 del 1992
Cesare Maldini è il condottiero incaricato dalla FIGC che deve guidare e modulare la crescita dei campioncini azzurri da passare in seguito alla nazionale maggiore. In quegli anni, eravamo appena usciti per terzi dal mondiale di casa, e in ottica USA 94’ serviva un nuovo serbatoio da cui attingere.
Maldini non si fa pregare: allestisce una squadra estremamente competitiva per l’Europeo del 1992 (torneo itinerante con partite di andata e ritorno nei rispettivi paesi, svoltosi tra marzo e giugno di quell’anno), da cui spiccano i nomi di Antonioli e Peruzzi in porta, Favalli e Malusci in difesa, Albertini, Dino Baggio e Corini in mediana, Buso, Melli e Muzzi davanti.
Le squadre partecipanti erano 8, ed oltre agli azzurri vi era grande attesa in particolare per Olanda, Svezia e Germania.
Il tabellone tennistico vedeva l’Italia contrapposta inizialmente alla Cecoslovacchia (giustiziere di Francia e Spagna nelle qualificazioni) : azzurri che risolsero comodamente la pratica grazie alla vittoria esterna per 1-2 (doppietta di Melli), confermata dalla vittoria casalinga per 2-0 con reti di Luzardi e Bertarelli.
Semifinali che videro la Danimarca avversaria azzurra: anche in questo caso, straordinaria doppia vittoria. Allo 0-1 esterno con gol di Buso, seguì un 2-0 in Italia con gol di Buso e Muzzi.
Finale, quindi: ad attenderci vi era la Svezia. Andata in Italia, e solido 2-0 per i ragazzi di Maldini, grazie a Buso e Sordo. Sofferenza al ritorno per via della sconfitta per 1-0, ma alla fine capitan Corini potè alzare il trofeo continentale.
Rosa dell’Under 21 Italiana del 1992
P Antonioli, P Peruzzi, D Bonomi, D Favalli, D Luzardi, D Malusci, D Matrecano, D Rossini, D Taccola, D Verga, D Villa, C Albertini, C Baggio, C Corini, C Marcolin, C Orlando, C Sordo, A Bertarelli, A Buso, A Melli, A Muzzi, CT: Maldini.
Campionato Europeo Under 21 del 1994
Siamo nella primavera del 1994, e l’Italia Under 21 di Cesare Maldini deve difendere il titolo di campione uscente del campionato europeo di categoria. Con 8 squadre qualificate, la formula prevedeva gare di andata e ritorno per i quarti di finale, mentre semifinali e finale si sarebbero giocate in Francia, dal 15 al 20 aprile.
Italia ovviamente favorita; ai già fortissimi ragazzini del ’92 si sono aggiunti, tra gli altri, Toldo, Cannavaro, Panucci, Inzaghi, Vieri; attenzione alla Francia, che tra le sue file annovera un giovane di belle speranze che di nome fa Zinedine, oltre a Thuram, Dugarry e Blanc, mentre molti parlano bene di un Portogallo che può contare su Figo, Rui Costa e Joao Pinto.
Quarti di finale che ci videro contrapposti alla Cecoslovacchia: andata a Salerno e comodo 3-0 per noi, con reti di Panucci, Negro e Vieri. Non ci facemmo male al ritorno, quando la sconfitta per 1-0 fu indolore.
Semifinale in gara unica con la Francia di Domenech padrona di casa, e come immaginabile servì un’impresa. Al termine di una partita molto tirata, il risultato al 120’ era di zero a zero: rigori quindi, con i nostri infallibili dal dischetto, mentre i galletti pagarono l’errore di Makelelè, spedendo gli azzurri in finale.
Finale, manco a dirlo, col temibilissimo Portogallo: dopo 90 minuti all’insegna dell’equilibrio, si andò ai supplementari sullo 0-0. Ma al 97’ fu Orlandini a siglare il Golden Gol che significava “bis” per Maldini e gli azzurri in termini di vittorie europee.
Rosa dell’Under 21 Italiana del 1994
1 Toldo, 2 Cannavaro, 3 Colonnese, 4 Delli Carri, 5 Galante, 6 Negro, 7 Panucci, 8 Tresoldi, 9 Berretta, 10 Bigica, 11 Cherubini, 12 Visi, 13 Marcolin, 14 Rossitto, 15 Scarchilli, 16 Carbone, 17 Inzaghi, 18 Muzzi, 19 Orlandini, 20 Vieri, CT: Maldini
Campionato Europeo Under 21 del 1996
Quella del 1996 è stata forse la nostra Under 21 più forte di sempre. Maldini, già due volte campione, poté pescare dalla Serie A elementi di valore assoluto come Nesta, Buffon, Totti, Galante, Amoruso, Pecchia, che si andavano ad aggiungere agli eroi del 1994 (almeno a quelli che non avessero superato l’età consentita).
Il quarto di finale, in gara di andata e ritorno, ci vide curiosamente contrapposti al Portogallo, nella rivincita di due anni prima: se all’andata gli azzurri caddero in trasferta per il gol di Porfirio, a Palermo Vieri e una autorete ci permisero di andare in Spagna per la fase finale del torneo.
Ad attenderci, la Francia, anch’essa più agguerrita di due anni or sono, ma fu Totti a siglare l’1-0 che valse la finale.
La gara d’epilogo fu leggendaria: contro i padroni di casa della Spagna (che potevano contare sui vari Raul, Mendieta e De La Pena), Totti ci portò in vantaggio e Raul pareggiò, non prima di aver visto l’Italia restare in 10 dopo mezz’ora per l’espulsione di Amoruso. Parità che restava sino ai supplementari, quando anche Ametrano si fece cacciare.
In nove, agguantammo i rigori, dove Pagotto si esaltò parando su Raul e De La Pena: per Cesare Maldini si trattava del terzo trionfo, forse il più bello.
Rosa dell’Under 21 Italiana del 1996
1 Pagotto, 2 Panucci, 3 Pistone, 4 Cannavaro, 5 Galante, 6 Fresi, 7 Sartor, 8 Nesta, 9 Amoruso, 10 Brambilla, 11 Pecchia, 12 Buffon, 13 Ametrano, 14 Tommasi, 15 Tacchinardi, 16 Delvecchio, 17 Morfeo, 18 Totti, CT: Maldini
Campionato Europeo Under 21 del 2000
Archiviata l’epoca Maldini, non smetteva invece di crescere il contributo delle giovanili Italiane alla causa.
Con Marco Tardelli in panchina, nel 2000 si poteva contare sul giovanissimo Pirlo, oltre che sui vari Ventola, Gattuso, Perrotta, Zanetti, Comandini.
La formula, quell’anno, prevedeva 8 squadre partecipanti suddivise in due gironi da 4, nelle quali le formazioni si affrontavano in gare di sola andata, e le due migliori classificate avanzavano alla finalissima. L’intero torneo si svolgeva in Slovacchia.
Italia che si trovava nel girone con Slovacchia, Inghilterra e Turchia.
Comandini e Pirlo regolarono prima i britannici nella gara d’esordio; azzurri che impattarono con i padroni di casa nella seconda partita (1-1, per noi gol di Baronio), mentre larga vittoria per 1-3 contro la Turchia (Spinesi, Baronio e Ventola).
I 7 punti conquistati, unitamente ad una differenza reti leggermente migliore, furono sufficienti per conquistare il primo posto ed avanzare alla finale, nella quale ci attendeva la Repubblica Ceca di Baros, Jarolim e Jankulovski.
Grandissimo protagonista fu Andrea Pirlo, che con una doppietta su calcio da fermo (prima su rigore, poi su punizione) regalò la vittoria a Marco Tardelli, consacrandosi nel contempo come talento assoluto del calcio mondiale.
Rosa dell’Under 21 Italiana del 2000
1 De Sanctis, 2 Grandoni, 3 Mezzano, 4 Zanchi, 5 Ferrari, 6 Gattuso, 7 Comandini, 8 Baronio, 9 Ventola, 10 Pirlo, 11 Perrotta, 12 Abbiati, 13 Coco, 14 Rivalta, 15 Cirillo, 16 Vannucchi, 17 Zanetti, 18 Firmani, 19 Rossi, 20 Spinesi, CT: Tardelli
Campionato Europeo Under 21 del 2004
Toccò a Claudio Gentile raccogliere la pesantissima eredità di Maldini e Tardelli: dalla sua, però, poteva contare su un interessante turnover da parte delle nostre giovanili. Perso Pirlo per limiti di età, Gentile poté acquisire però De Rossi, Barzagli, Gilardino, Zaccardo e Brighi.
Fase finale del torneo che si disputava in Germania, con 8 squadre suddivise in due gironi da 4. In questo caso, le due migliori classificate sarebbero avanzate alla semifinale, contro le migliori due dell’altro girone.
L’Italia è sorteggiata nel girone A, con Serbia-Montenegro, Bielorussia e Croazia.
L’esordio non è dei più felici, dal momento che con la Bielorussia del talentino Hleb gli azzurrini perdono 1-2 (gol di Gilardino per noi).
Il riscatto però arriva nella seconda gara, quando una doppietta di Sculli basta a superare la Serbia-Montenegro, con risultato finale di 2-1.
La partita decisiva diventa quella con la Croazia, e i ragazzi di Gentile non falliscono: vittoria per 1-0 con gol di De Rossi e addirittura primo posto conquistato davanti alla Serbia-Montenegro.
La semifinale è col Portogallo, seconda nel gruppo B: azzurrini che passano agevolmente per 3-1, con doppietta di Gilardino e gol di Pinzi.
In finale ci aspetta proprio la Serbia-Montenegro, che dopo aver passato il girone con l’Italia è riuscita a battere la Svezia in semifinale.
L’atto conclusivo è senza storia: gli azzurri stravincono per 3-0 con reti di De Rossi, Bovo e Gilardino, con quest’ultimo che si laurea capocannoniere e miglior giocatore del torneo.
Italia che quindi con questa vittoria colse il suo quinto sigillo europeo.
Rosa dell’Under 21 Italiana del 2004
1 Amelia, 2 Zaccardo, 3 Moretti, 4 Gamberini, 5 Bonera, 6 De Rossi, 7 Pinzi, 8 Palombo, 9 Gilardino, 10 Brighi, 11 Sculli, 12 Agliardi, 13 Barzagli, 14 Bovo, 15 Donadel, 16 Potenza, 17 Mesto, 18 Rosina, 19 Del Nero, 20 Caracciolo, 21 D’Agostino, 22 Zotti, CT: Gentile