Le Olimpiadi di Pechino sono ormai alle spalle ma la stagione degli sport invernali non si è ancora conclusa. Il biathlon, per esempio, è tornato a dare soddisfazioni dopo la medaglia di bronzo conquistata in Cina da Dorothea Wierer nella gara di sprint, la prima a livello individuale per l’altoatesina nelle competizioni a Cinque Cerchi dopo quelle che si era messa al collo a Sochi, nel 2014, e a Pyeongchang, quattro anni più tardi, nella staffetta mista.
Capitanata proprio dalla Wierer, l’Italia femminile è torna sul podio di Coppa del mondo, grazie a una bella prova d’insieme delle atlete azzurre a Kontiolahti, in Finlandia. Le nostre portacolori sono state in grado di rimanere per quattro frazioni al livello della Norvegia e della Svezia, che sono arrivate rispettivamente al primo e al secondo posto.
Samuela Comola, al lancio, ha utilizzato due ricariche e ha quindi consegnato il testimone alla Wierer in tredicesima piazza a un minuto dalla Norvegia. Dorothea, quindi, si è letteralmente scatenata: ha utilizzato una sola ricarica ed è stata veloce sugli sci, mantenendo il distacco dalla Norvegia, che nel frattempo ha allungato al comando, ma grazie al tiro superando qualcosa come nove nazioni, consegnando il cambio a Federica Sanfilippo quando le Azzurre si erano già issate al quarto posto, con meno di due secondi di ritardo dal podio.
Anche la Sanfilippo ha utilizzato due ricariche soltanto ed è stata capace di esibire una frazione di livello, che ha portato le nostre in terza posizione. A completare l’opera ha pensato Lisa Vittozzi, che schierata in un’inedita quarta frazione, lei che è sempre stata abituata al lancio, a sua volta ha utilizzato due sole ricariche e ha mantenuto la prestigiosa posizione dell’Italia alle spalle delle squadre scandinave.
Il tempo totale della Norvegia è stato di 1h09’48″1, con 4 ricariche. Roeiseland, Eckhoff, Lien e Tandrevold hanno chiuso per 37″7 davanti alla Svezia (8 ricariche), mentre l’Italia ha accusato 1′ di ritardo e 7 ricariche per un terzo posto di grande valore, recuperando anche terreno con una più che convincente prova sugli sci e tornando sul podio dopo oltre tre anni dall’ultima volta, vale a dire Hochfilzen, in Austria, nel 2018, dove arrivò addirittura la vittoria. Hanno chiuso con un certo distacco la Germania (quarta a 1’57”), la Svizzera e l’Austria. Non hanno partecipato, come purtroppo ovvio, le atlete di Russia, Bielorussia e Ucraina.
“Sono molto contenta, non mi pare vero di essere premiata in Coppa del mondo. E’ il premio per l’impegno che la nostra squadra ha sempre messo in questo format, forse a livello personale avrei potuto fare un po’ meglio con le due ricariche nel tiro in piedi” ha detto emozionata la Comola, che per la prima volta in carriera è salita sul podio in Coppa del Mondo.
“Ho reagito bene all’errore nel primo tiro terra, la strategia ha funzionato. Era tanto tempo che ci mancava il podio. Adesso, però, non ci dobbiamo fermare ma dobbiamo proseguire su questa strada” ha invece spiegato la Vittozzi, che si è ben disimpegnata come ultima frazionista.