Sebastien Chabal, conosciuto anche come l’orco per il suo imponente aspetto fisico, o come Hannibal Lecter, è uno degli atleti più iconici della storia del rugby. Con la casacca della Francia ha giocato ben 62 partite rimaste impresse nella memoria di questo sport, ma purtroppo non nella sua.
Una recente intervista del transalpino ha infatti portato a galla un grave problema del quale soffre e che non gli permette di ricordare la sua carriera, ma anche la sua vita privata.
Il dramma di Chabal: il suo racconto sulla perdita della memoria
Sebastien Chabal ha perso la memoria, dimenticando praticamente tutte le partite giocate a livello professionistico e non solo. I tanti scontri fisici, soprattutto alla testa, hanno fatto emergere questo problema. Il protagonista della vicenda non menziona mai di fatto la commozione celebrale, ma le sue parole chiariscono bene l’andamento della vicenda.
L’ex rugbista francese ha condiviso questo suo problema in un’intervista concessa a Youtube Legends, nella quale racconta:
“Io non ricordo un solo secondo di una partita di rugby che ho giocato. Non ricordo nemmeno una delle 62 Marsigliesi che ho ascoltato. Non sono mai andato da un neurologo, tanto la mia memoria non tornerebbe. A casa mi capita di parlare con mia moglie, e di dirle di avere la sensazione di non essere stato io ad aver giocato quelle partite”.
La perdita della memoria di Chabal non si limita, purtroppo, alla sfera sportiva. L’orco ha infatti proseguito: “Ho pochi ricordi, dell’infanzia, ma credo che si siano sedimentati dentro di me perché me li hanno raccontati di continuo. Non ricordo la data di nascita delle mie figli”.
Perdita della memoria: il precedente in NFL e il film Concussion
Chabal ha infine dichiarato nell’intervista: “Ci sono parecchi procedimenti in corso da parte di ex giocatori e di associazioni, perché in carriera abbiamo incassato un po’ di botte sul casco”. L’ex rugbista transalpino ha tirato fuori un argomento da anni al centro di discussione nel mondo della palla ovale.
Un noto film del 2015, dal titolo “Concussion“, racconta la storia di neuropatologo nigeriano di nome Bennet Omalu. Tale dottore (interpretato da Will Smith nella pellicola) è colui che ha scoperto la CTE (encefalopatia traumatica cronica), una malattia degenerativa che colpisce il cervello dopo ripetuti colpi alla testa.
In quel caso, il dottor Omalu raggiunge questa scoperta in seguito alla morte di un ex giocatore di football. Ciò porta la NFL a modificare le proprie regole sui placcaggi e ad inserire nuove armature protettive nel corso degli anni.
Resta quindi fuori da ogni dubbio che la generazione di Chabal, come tutte quelle precedenti, si stia trovando a convivere con problemi come commozioni cerebrali, perdita della memoria e, in alcuni casi, anche la SLA. Per ricollegarsi alle parole del transalpino, il caso più eclatante riguarda un processo del 2020 partito da una denuncia fatta da 200 giocatori, contro le federazioni inglesi e gallesi, accusate di negligenza proprio come la NFL ai tempi della scoperta del Dottor Omalu.