Il SuperGol della settimana: Ronaldo vs Spartak Mosca
Mancano 15 minuti al termine di Spartak Mosca vs Inter. La qualificazione alla finale si gioca sul filo del rasoio – o forse, sarebbe il caso di dire, sul filo
Il gol è l’essenza stessa del calcio. Ma alcuni di questi sono destinati a rimanere nella memoria, perché fatti da giocatori speciali, in partite speciali, in momenti speciali. E perché sono gesti tecnici che ci hanno fatto esclamare, allo stadio o davanti alla tv, questo è un Eurogol!
Mancano 15 minuti al termine di Spartak Mosca vs Inter. La qualificazione alla finale si gioca sul filo del rasoio – o forse, sarebbe il caso di dire, sul filo
Marcelo manovra un pallone dalla propria metà campo. Siamo spostati sulla sinistra, e la sventagliata del terzino brasiliano taglia il campo arrivando in zona centrale. Il pallone rimbalza un paio
Xavi lavora con la consueta maestria un pallone difficile a pochi passi dal cerchio di centrocampo, nella propria metà campo. Accanto a sé vede e serve Messi, che quel giorno
Al numeri 344 dei Pensées di Blaise Pascal si legge che “il pensiero costituisce la grandezza dell’uomo.” Non vi è dubbio che quel che Mauro Bressan ha pensato durante Fiorentina
Roberto Carlos scende sulla fascia sinistra inseguito da un avversario. Quasi arriva alla fine del campo quando vede – chissà come – Zinedine Zidane al limite dell’area di rigore. Nell’area
Claudio Taffarel è pronto a rimettere la sfera in campo. Ancora non esiste il gioco da dietro, così il pragmatico portiere brasiliano opta per un comodo lancio lungo, scaricando la
Minuto 118 scoccato da pochi secondi. Con le ultime forze rimaste, gli Azzurri si proiettano in avanti alla ricerca del gol che significherebbe finale. Del Piero, entrato nei supplementari, calcia
Fin dal suo arrivo al Milan nell’estate del 2003, Kaká aveva rivoluzionato il ruolo del trequartista e l’immagine tipica del brasiliano tutto joga bonito. Kaká jogava muito, come direbbero in
Con quel suo 3-1-1-3-2 Terry Venables, ct dell’Inghilterra europea del ’96, è tanto strambo quanto il suo geniale fuoriclasse, al canto del cigno in nazionale: Paul Gazza Gascoigne. L’inglese, l’ultima