Esiste una statistica, inerente le nazionali di calcio, per cui ogni nazione europea, ogni decennio, produce un attaccante che sarà il simbolo di quel periodo.
L’Inghilterra, in questo senso, non fa eccezione: tra un Lineker negli anni 80’ e un Rooney negli anni 2000, il centravanti per antonomasia degli anni ’90 è stato senza dubbio Alan Shearer, leggenda di Blackburn e Newcastle. Le analogie riscontrabili col bomber di questo decennio, Harry Kane, sono piuttosto evidenti.
Alan Shearer, nato per il gol
Nato a Newcastle nel 1970, Alan Shearer è forse il più grande attaccante della storia del calcio inglese.
Cresciuto nelle giovanili del Southampton, dove esordisce in prima squadra nel 1988, fin dall’inizio della sua carriera macina record: primo fra tutti, quello di essere il più giovane della storia della Premier a siglare una tripletta, a soli 17 anni e 8 mesi.
Nel 1992 passa al Blackburn, fortemente voluto da Dalglish.
L’intuizione si rivelerà esatta, dal momento che Shearer segna 112 reti in 138 partite, che hanno portato i Rovers alla storica vittoria della Premier nella stagione 1994/1995.
Nonostante l’interesse di Juventus e Manchester United, nel 1996 va al Newcastle, squadra della sua città, dove resta fino a fine carriera, siglando 148 reti in 303 partite, per un totale di 260 gol in Premier League e 30 gol in Nazionale inglese.
Dotato di una enorme velocità e senso del gol, Shearer è stato attaccante da area di rigore bravo a concretizzare tutte le occasioni a sua disposizione. Rigorista e fortissimo di testa, è attualmente detentore del record di marcature nella storia della Premier League.
Harry Kane: potenza e piedi buoni
Harry Edward Kane, classe 1993 di Chingford, muove i primi passi nelle giovanili dell’Arsenal nel 2001, per poi venire notato dai talent scout del Tottenham tre anni più tardi, che decidono di prelevarlo dai “cugini”.
Dopo sei anni di settore giovanile, viene mandato a farsi le ossa al Leyton Orient, dove esordisce a 17 anni, e sigla 5 reti in 18 presenze. Niente male per un esordiente.
L’anno successivo, gli Spurs decidono di girarlo al Millwall, dove sigla 7 reti in 22 presenze, e in seguito (nella stagione 2012-2013) viene collocato prima al Norwich poi al Leicester.
Gol e buone prestazioni non mancano, così la “casa madre” lo richiama e dal 2013 gioca in pianta stabile nel Tottenham, squadra di cui da allora è capitano e bomber principale.
Ad oggi, Kane ha siglato 138 reti in Premier e 32 reti in nazionale.
Kane abbina una forza fisica devastante (del resto, è un colosso di 190 cm per 85 kg) ad una tecnica particolarmente raffinata.
Questo insolito abbinamento è l’arma in più del bomber della nazionale inglese: sono infatti tantissimi i gol di piede di pregevole fattura che vanno ad aggiungersi a quelli capitalizzati grazie alla propria forza fisica. Kane è infatti sia rigorista che all’occorrenza tiratore di punizioni.
Kane e Shearer: le similitudini
La carriera dei due fuoriclasse è accomunata parzialmente dal percorso nelle giovanili della Nazionale britannica: Shearer ha infatti disputato solo 11 partite con l’Under 21, Kane ha invece un trascorso lunghissimo partito dall’Under 17.
La loro prima partecipazione ad una manifestazione internazionale non è stata particolarmente brillante: sia Shearer ad Euro 1992 che Kane ad Euro 2016 hanno infatti concluso a quota zero reti. Per entrambi, la riscossa è arrivata nella rassegna successiva, dal momento che Shearer si è laureato capocannoniere ad Euro 1996 e Kane capocannoniere della Coppa del Mondo 2018.
L’analogia abbastanza singolare è che per entrambi il primo gol con la nazionale ai mondiali è arrivato con la Tunisia.
Dal punto di vista tattico, Kane sembra poter essere più inseribile in un qualsiasi schema moderno che coinvolga la prima punta, per effetto del suo piede comunque educato. Basti pensare alle polemiche che spesso accompagnano le sue mansioni in nazionale, dove talvolta gli viene addirittura chiesto di calciare i corner. Nel Tottenham può essere impiegato sia come punta centrale nel 4-3-3 che come prima punta nel 4-4-2.
Shearer, invece, ha dimostrato di essere più attaccante d’aria (alla Inzaghi, per intenderci) e veniva schierato prima punta nel Blackburn (con Sutton al suo fianco) e nel Newcastle (dove era accompagnato alternativamente da Asprilla e Tomasson).
I pronostici circa che il fatto che Kane possa agganciare Shearer nella classifica dei gol all-time in Premier League si sprecano: molti dicono che sia possibile, altri dicono che le 260 reti sono inavvicinabili. Di sicuro, siamo al cospetto di due fra i più grandi attaccanti della storia della Gran Bretagna.