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Le nostre puntate del PSPC 2019 ci portano allo scoppio della bolla, uno dei momenti più adrenalinici dei tornei di poker sportivo, secondo solo all’heads-up finale.

Se lo scoppio della bolla fa battere forte il cuore anche nei normali tornei casalinghi, figurarsi in questo PSPC così combattuto e popolato di grandi giocatori.

Il giorno del giudizio

Il giorno del giudizio è dunque finalmente arrivato e dopo avervi fatto conoscere le parti iniziali del colossale evento, nei quattro episodi precedenti, è finalmente ora di tracciare una bella linea che farà da spartiacque tra i giocatori premiati e quelli che torneranno a casa con le pive nel sacco e qualche rimpianto per mani che avrebbero potuto essere giocate diversamente.

In questo PSPC 2019 il primo gradino a premio, per chi passa la tagliola della bolla, è di $25.450 praticamente il semplice recupero del buy-in del torneo.

Un primo gradino inusuale per i prize pool dei tornei, giustificato dalla particolare natura dei metodi di iscrizione al torneo.

Il tavolo televisivo e il super cooler iniziale

Tavolo televisivo come sempre pieno zeppo di giocatori conosciuti, come uno dei chipleader delle giornate precedenti, il britannico Shalal Shakerchi, che se la vedrà con Ana Marquez e Richard Seymour.

La prima mano che troverete nel video sarà un super cooler, un colpo praticamente imparabile che vede aprire da UTG proprio Seymour con A♥K♠.

A questa apertura segue la 3Bet di McDermott con una coppia di Assi da UTG+1, A♠A♦, ma non è tutto perché da Grande Buio il brasiliano Nishijima, si trova con una coppia di donne in mano, Q♥Q♣ e va in All In per 156.000.

A questo punto Seymour prova ad isolarsi mettendo a sua volta tutto dentro per 274.000 e McDermott non può foldare le sue 214.000.

Il piatto diventa dunque di 480.000, una sorta di assicurazione per i premi finali e la mano migliore rimane tale anche dopo il board che recita 4♥10♣J♣5♥3♥.

Con questo risultato il brasiliano Nishijima saluta la compagnia, Seymour invece rimane 60.000 chips mentre McDermott scappa via nel count raggiungendo le posizioni di vertice.

Il povero Seymour, rimasto estremamente corto, usciva poco dopo con il suo 7♣8♣, chiuso dagli assi di Koonce.

Il walzer della bolla

Dopo qualche istante, passiamo a seguire Benelli che guadagna un paio di bui rilanciando da bottone, giusto per sentire meno l’ansia da bolla. E a proposito di ansia da bolla la puntata entra nel vivo con il susseguirsi delle mani che mettono a rischio gli eventuali bubble man.

Il primo di essi è l’irlandese Millar che da Small Blind ha una coppia di Kappa ed è a rischio eliminazione contro il russo Kurov che si presenta allo showdown con A♥2♠. Il board è davvero poco gentile con Millar che, deve purtroppo soccombere alla visione di ben due paperelle scese al flop: 2♥4♠2♦Q♦4♦, il tutto a 187 players left.

Toby Stone, il Direttore del Torneo, a 185 left, comunica a tutti che da quel momento si giocherà hand for hand.

Le altre eliminazioni sono davvero tutte da gustare, con scoppi clamorosi e cooler imparabili, fino a quando non si arriva allo scoppio della bolla propriamente detto.

A meno due, viene eliminato Del Pino che va fuori con A♦K♦ contro Mikita Badziakouski a cui rimangono buoni gli assi fino al river.

Wang elimina Leckey in piena bolla

Ma l’applauso di liberazione, arriva quando un altro irlandese, Leckey, si ritrova ai resti contro il cinese Wang.

I due si presentano allo showdown con le combo migliori del mazzo, gli Assi neri per Wang, A♠A♣ e Kappa neri, K♠K♣, per Leckey. Il board ci mostra 3♦7♣10♠5♣6♠, sentenziando l’eliminazione dell’irlandese e lo scoppio della bolla.

A quel punto il Direttore del Torneo comunicava la buona novella a tutti i 181 giocatori rimasti, capaci di arrivare a premio.

Rimane il tempo di vedere l’eliminazione del nostro Filardo contro la Burkhart in coin flip,

Durante il video incontreremo inoltre Mustapha Kanit e Jack Salter, Patrick Talbot, Ben Spragg, eliminato subito dopo la bolla, Kristen Bicknell e Sam Grafton.