Spiagge, sole, divertimento e strutture all’ultimo grido: tutto questo è Bahamas, tutto questo è PCA Main Event, il torneo giocatosi nel 2019, all’Atlantis Resort & Casino delle Paradise Island, dove un totale di 623 giocatori presero posto per giocare un torneo dal fascino ormai consolidato, essendo giunto alla quindicesima edizione.
Nell’episodio che state per vedere, il numero 5 di questa serie, atterriamo dritti dritti al Day 4 del Main Event, quando sono una ventina i giocatori rimasti in piedi, tutti già a premio e con la tranquillità di non tornare a casa a mani vuote, ma, soprattutto, con nel cuore la speranza di sollevare il trofeo.
Nguyen in testa, segue Hakim, ma occhio al Chino
Se nell’episodio precedente avevamo aperto con la leadership di Scott Wellenbach, quello che state per vedere, mostra la chiplead di un altro giocatore canadese, Tommy Nguyen, che comincia in testa il Day 4 con la bellezza di 2,7 milioni di chips, che equivalgono a 108 Big Blind.
Il suo divario non è certo incolmabile, visto che sopra i 100 Big Blinds troviamo anche Jeffrey Hakim, secondo con 2,64 milioni e Daniel Strelitz, il primo degli americani con 2,61 milioni.
Tra i 20 giocatori rimasti c’è anche Enrico Camosci, il nostro connazionale che è più o meno a metà del guado, con poco più di un milione in chips e 42 Blinds abbondanti.
Il torneo parte con il livello che mette in evidenza uno Small Blind di 10.000, un Big Blind di 25.000 e un Big Blind Ante di 25.000.
Il bluff non riuscito di Nguyen
E proprio un curioso redraw aveva messo insieme a 24 left, alcuni dei big stack del torneo, a cominciare dallo sceriffo del Day 3, Nguyen che se la vedrà Hakim e Strelitz, oltre che con i già incontrati più volte Mihai Manole, Ami Barer e lo short della compagnia Rajesh Vohra.
Dopo una mano interlocutoria che serve a riscaldare i nostri motori, vediamo uno spettacolare secondo colpo immortalato dalle telecamere, quello che vede coinvolti proprio i due canadesi, Wellenbach e Nguyen.
Quest’ultimo apre da HJ a 70.000 chips, trovando il rilancio del suo connazionale da Small Blind, che sale subito a 260.000 con A♦J♣, trovando prima il fold del Grande Buio e dopo il call dell’original raiser con K♥8♥.
Tenuto conto del range con cui rilancia Wellenbach, questo call potrebbe essere in qualche caso evitato, ma Nguyen ha pensato di poter avere un vantaggio sia tecnico che posizionale sul suo esperto avversario e ha deciso di mettere.
Sul flop 9♣A♥2♠, Wellenbach va in continuation bet e il suo avversario si limita al call, non tanto per le sue carte rispetto al board che non hanno legato nulla, ma probabilmente per inventarsi un bluff nel corso della mano, visto che ora il piatto diventa pari a 1,11 milioni.
Scende quindi un 4♦ al turn e Wellenbach non spara la seconda puntata decidendo di chckare: a questo punto ci prova allora Nguyen con una puntata pari a 300.000, ricevendo un call dal suo avversario.
Al river scende un 10♥ e Wellenbach è sceso a quota 540.000 chips, che è addirittura un terzo di una Pot Size Bet: manca il coraggio al pokerista canadese che checka per la seconda volta, dimostrando debolezza e inducendo Nguyen ad andare in bluff per mascherare una mano senza valore di showdown. La mano è di quelle che spostano e Wellenbach ci pensa un bel po’ di tempo ma alla fine chiama, dopo aver speso alcune time bank card e portando un piatto di 2,8 milioni a casa.
Wellenbach è un giocatore solido, quando rilancia su un’apertura come quella del chipleader, non lo sta mai facendo in bianco e ancora di meno lo farebbe fuori posizione.
La condotta del suo connazionale appare spropositata e atta solo a cercarsi guai con un range che qualche volta è dominato da quello di Wellenbach. L’asso al flop, non avendo nemmeno blocker in mano, è un campanello troppo rumoroso per inventarsi una mano come quella che si inventa Nguyen, che è anche consapevole che il suo connazionale ha dimostrato di non avere paura a metterle quando si tratta di giocarsi il colpo.
Bravo Wellenbach!
Le eliminazioni di giornata
Tra i primi ad essere eliminati, ci sono i due statunitensi, Vohra e Bounahra, quest’ultimo out per via della coppia di assi del britannico Deadman.
Poco dopo è il turno di Tang, fatto fuori da Chino Rheem che lo elimina in due tornate, prima chiudendo un colore a picche e poi facendo valere la sua coppia di Assi, contro quella di Sei di Tang.
Anche il nostro Camosci va fuori dal torneo in due tranche, ormai short dopo un colpo sfortunato contro Vogelsang, per poi uscire definitivamente al 17° posto contro Altman, 10♦9♦ vs A♠5♦.
Simao prova la run di Vogelsang e ci rimette anche lui le penne, visto che con un draw di fiori al flop, 10♦4♣6♣ e A♣2♣ in mano, Simao viene travolto da turn e river che regalano un poker di 10 al suo avversario, 10♥10♦, cin due dieci neri in mano.
Il super pot di Rheem
Verso la fine dell’episodio, le telecamere ci mostrano la parte finale della mano che permette a Chino Rheem di volare nel count, grazie ad un Full House trovato al turn contro Eibinger.
Chino chiude il suo punto con una coppia di 6 in mano, 6♠6♦, contro il trips di 7 dell’austriaco, Q♥7♣.
Chi vedremo in questo episodio
Con la leadership di David Rheem, ad oltre 4 milioni, termina il quinto episodio del Main Event PCA del 2019, ma non perdete il prossimo che ci porterà dritti dritti a conoscere il tavolo finale del torneo.
In questo episodio vedremo Enrico Camosci, Chris Vogelsang, Scott Wellenbach, Ami Barer, Matt Berkey e Brian Altman.