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Dopo 15 giornate di tornei, le World Series Of Poker edizione 2023 sono giunte a circa un terzo del loro cammino. Ad oggi sono stati consegnati 26 braccialetti live, mentre altri 69 attendono di conoscere i loro proprietari. Per quanto riguarda gli eventi online, 5 dei 20 in programma sono già in archivio.

Nel precedente aggiornamento avevamo individuato i primi giocatori italiani in the money alle WSOP 2023. A cinque giorni di distanza, le sale dei casinò Horseshoe (ex Bally’s) e Paris di Las Vegas si sono riempite di rappresentanti del Belpaese, molti dei quali sono riusciti ad andare a premio.

GLI ITALIANI A PREMIO

Cominciamo dall’evento #18, $300 Gladiators of Poker No-limit Hold’em. Il nome fa subito capire che questo torneo è stato una vera e propria battaglia, ma con 23.088 entries non avrebbe potuto essere diversamente. Articolato su 6 giornate (4 Day1, Day2 e Day3 finale), il Gladiators 2023 è una delle novità di quest’anno perché, con un buy-in di soli 300 dollari, rappresenta il torneo più “conveniente” nella storia delle WSOP. A renderlo ancora più appetibile c’è stato un prizepool di $3.603.162 ad appannaggio di 3.173 giocatori.

Nel mezzo della marea di premiati “a stelle e strisce”, spiccano anche i nomi di 15 italiani. In ordine di piazzamento crescente questi sono: Dean Spagnuolo (3121), Vito Branciforte (2749), Cosimo Sabatini (2638), Florian Bordet (2380), Nelio Gatta (1828), Martino Cito (1694), Giammarco Starace (1616), Adalberto Orrigo (1106), Donys Agnelli (941), Mattia Festa (650), Valerio Secchiaroli (513), Enzo Rossi (314), Vito Branciforte (111), Giuliano Malatesta (46) e Salvatore Boi (13°).

Gli ultimi due hanno davvero sfiorato l’impresa. Malatesta, che ha incassato $10.200 per la sua performance, si è arreso dopo la metà del Day2, in compagnia di Daniel Negreanu (72°) e Melanie Weisner (62°), giusto per citare due “nomi noti” che si sono iscritti al Gladiators. Boi ha invece sfiorato il final table nel Day3, dopo essere stato eliminato da Bohdan Slyvinskyi con questa mano.

L’italiano apre da utg a 5.700.000 (bui 1.200.000/2.500.000 bb ante 2.500.000) con A♠10♠ e trova il call da cutoff del suo avversario che ha A♥J♦. Il flop è: J♥6♥K♦. L’italiano prova il “tuffo” in bluff (con la speranza dell’incastro e forse dell’Asso) ma Slyvinskyi snappa: 7♥5♦ completano il board e Salvatore Boi è out 13° per $29.068 di payout. Anche se sul sito delle WSOP accanto al suo nome c’è la bandiera USA, Boi è a tutti gli effetti di nazionalità italiana.

Alla fine il torneo è stato vinto dal player statunitense Jason Simon che si è portato a casa la bellezza di 499.852 dollari.

Salvatore Boi (credts PokerNews)

Proseguiamo il nostro elenco degli italiani a premio con l’evento #19, $2.500 NLH Freezout. Ne avevamo parlato qualche giorno fa, indicando tra i potenziali ITM Sergio Grosso e Sergio Benso. Il torneo era però ancora in fase di svolgimento e il dato mancava dell’ufficialità. Adesso infatti tra i 171 premiati risulta solo Benso che ha chiuso al 98° posto per $5.273.

Nel torneo #21, $1.000 Pot Limit Omaha 8-handed troviamo una coppia di top pro italiani: Max Pescatori 38° e Dario Sammartino al 36°, entrambi ripagati con $6.986. Il torneo è stato vinto dal canadese Stephen Nahm, un giocatore sconosciuto ma già autore di 3 ITM (compreso il braccialetto) alle WSOP 2023.

Quattro in the money “azzurri” arrivano dall’evento #26, $800 NLH Deepstack, altro torneo low buy-in che ha raccolto ben 4.747 iscrizioni. Nelle zone lontane dai premi più grossi si sono fermati Alessandro ‘nektarine16’ De Michele, out 544° per 1.400 dollari di premio, e Dean Spagnuolo, 217° per $2.571. Federico Butteroni ha chiuso 132°, ripagato con 3.307 dollari. Meglio di tutti ha fatto Vito Branciforte che ha raggiunto il final table a 9 giocatori. Tuttavia, complice uno stack piuttosto ridotto (13,5 milioni di chips su bui 1.000k/1.500k bb ante 1.500k), la sua corsa verso il titolo è durata poco.

Dopo l’uscita di Michael Younan al 9° posto, l’italiano è andato all-in da bottone con K♠5♠ ma ha trovato il reraise di Ta-Wei Tou da SB con A♥J♠. Il 40%-60% inizialmente sfavorevole a Branciforte si è trasformato in un 80%-20% al flop K♣J♣7♠. La festa è durata per una street, la Q♦ al turn, ma un maligno A♠ al river ha regalato la doppia al taiwanese. Branciforte si è dovuto consolare con 48.947 dollari di premio. Al momento il torneo è in attesa di un vincitore tra lo statunitense Matthew Elsby e il cinese Renji Mao.

Vito Branciforte (credits PokerNews)

Concludiamo con altri due eventi ancora in fase di svolgimento. Il primo è il $1.500 Eight Game Mix 6-Handed (evento #27) dove Walter Treccarichi ha chiuso 31° per $5.439. Sul gradino appena più alto del payout si è fermato l’immancabile Max Pescatori, 28° per $6.542.

Infine c’è Mustapha Kanit 29° e ancora in gioco su 188 left nell’evento #28: $1,500 Freezeout No-Limit Holdem. Nello stesso torneo Davide Suriano si è piazzato 296°, incassando $2.406.

Complimenti a tutti gli azzurri andati a premio finora e dita incrociate per ‘Mustacchione’!

IL QUINTO TITOLO WSOP DI JOSH ARIEH

Tra i risultati più significativi di queste giornate WSOP, merita di essere evidenziato il braccialetto vinto da Josh Arieh.

Il professionista statunitense, ex-fattorino di uno studio legale, si è imposto nell’evento #22, $10.000 Limit Hold’em Championship. Arieh si è lasciato alle spalle avversari del calibro di Nick Pupillo, Nick Schulman (4 titoli WSOP) e Ronnie Bardah, per un premio che vale – oltre al braccialetto – $316.226.

Anche se il Limit Hold’em rappresenta ormai una specialità di nicchia (solo 134 i partecipanti al torneo), questo torneo racconta un pezzo di storia del gioco: quella delle origini del poker ‘alla texana’ e del periodo pioneristico delle World Series Of Poker. Così come è storica la carriera di Josh Arieh nel poker professionisto.

Con questo risultato, Josh Arieh ha infatti messo in bacheca il quinto braccialetto. Il primo lo aveva vinto a soli 25 anni nel 1999, con il torneo di Limit Hold’em da 3mila dollari di buy-in. Si è poi ripetuto nel 2005 ($2.000 Omaha) e nel 2021 con una doppietta (PLO $1.500 e $10k). Senza dimenticare il 3° posto nel Main Event WSOP del 2003, quello vinto da Greg Reymer.

La sua carriera lunga 24 anni conta 118 ITM live, la maggior parte realizzati alle WSOP dove – oltre ai 5 braccialetti – ha raggiunto un final table ben 18 volte. Ad oggi le sue vincite ammontano a 11,2 milioni di dollari.

Di fronte a questi numeri, diventa comprensibile la sua emozione ai microfoni di PokerNews, quando ha espresso il proprio desiderio di essere inserito nella Hall of Fame del poker. “Sono qui fuori a guardare la (sala della) Hall of Fame. Guardo l’elenco delle persone e penso adesso di poterne fare parte anche io. Voglio dire, Brian Rast, Matt Savage, Isai Scheinberg. Ogni anno c’è posto per uno solo… sarebbe pazzesco se toccasse a me!