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Negli ultimi due giorni, il numero di braccialetti già assegnati alle World Series Of Poker 2024 è salito a tre. Dopo la vittoria del polacco Przemyslaw Szymanski nell’Opener, sono arrivati due titoli di Pot Limit Omaha.

Il 24 settembre si è concluso con la vittoria dell’ucraino Volodymyr Kokoulin nell’evento #2, €550 PLO 8-max. Poche ore fa è andato in archivio il torneo numero 4, €2.000 Pot Limit Omaha, dopo aver incoronato la giocatrice brasiliana Vivian Truglio Saliba.

Vediamo nel dettaglio come si sono svolti gli eventi, iniziando proprio da quest’ultimo.

Vivian Saliba. Immagine credits PokerNews

WSOPE #4, €2.000 Pot Limit Omaha

Il braccialetto conquistato da Vivian Saliba ha un valore speciale, per almeno due ragioni importanti. Il primo è di genere: su 229 partecipanti al torneo, la professionista carioca era l’unica donna in gara. In secondo luogo, Vivian Saliba ha rotto il ghiaccio con le WSOP. Dopo aver raggiunto quattro final table (2 a Las Vegas e 2 a Rozvadov), la giocatrice ha finalmente messo in bacheca il suo primo braccialetto brandizzato World Series Of Poker.

Mi sento sollevata, questo è il mio quinto tavolo finale con in palio un braccialetto WSOP, oltre a un 11° e a un 22°posto“, ha dichiarato a PokerNews, subito dopo la premiazione. Saliba ha poi aggiunto: “Mi sono detta: Ok, per favore, non arrivare seconda. Ho desiderato tanto questa vittoria e naturalmente sono molto felice. Ma la parola che riassume i miei sentimenti è sollevata”.

L’attesa di Vivian Saliba è durata due giorni, duranti i quali è riuscita a lasciarsi alle spalle la concorrenza di ottimi giocatori, quali Vladimir Troyanovskiy, Gabi Livshitz, Thomas Eychenne e Kai Lehto, e anche di grandi specialisti del Pot Limit Omaha. Due nomi su tutti in questa categoria: Yan “Anson” Tsang, due volte vincitore di questo torneo (WSOPE 2018 e 2022), e il campione in carica Hokyiu Lee.

Yan “Anson” Tsang (credits RIHL)

Ma anche Vivian Saliba è un’esperta di PLO e la sua ottima performance lo dimostra. La professionista brasiliana ha mantenuto alto il focus per entrambi i giorni di gara e a giocare al meglio, grazie alla sua esperienza e alla alla determinazione nel conquistare il braccialetto tanto desiderato.

L’avversario più temibile per Saliba è stato senza dubbio Hokyiu Lee. Durante il Day 2, Lee ha condotto il gioco per gran parte del tempo, arrivando al final table da chipleader con il doppio delle chips del secondo in classifica. A quel punto, il player di Hong Kong ha potuto mettere pressione a tutti gli avversari. La brasiliana, però, non ha sbagliato quasi niente, massimizzando le mani buone ed evitando di pagare negli spot pericolosi: a 4-left, Lee ha chiuso scala colore al river, ma Vivian Saliba non lo ha pagato pur avendo colore Jack-high!

Raggiunto il podio, la brasiliana si è trovata shortstack, ma è riuscita a centrare un doppio double-up ai danni proprio di Lee. Il giocatore di Hong Kong è uscito poco dopo, lasciando Vivian Saliba avanti 3:1 su Markus Anheier nell’heads-up per il titolo. I due si sono scambiati la chiplead un paio di volte, fino alla scatto finale della giocatrice che ha chiuso con questa azione.

Anheier va all-in sul flop 7♥9♦4♦ con in mano K♣9♣4♥2♠, doppia coppia. Saliba chiama con A♠Q♦7♦5♠, flush draw e scala a incastro. L’A♦ al turn completa subito il colore nuts per Vivian Saliba, il turn 5♥ le consegna il tanto agognato braccialetto!

Tra i 35 giocatori premiati ci sono anche due italiani: Alessandro De Michele (28°, €4.130) e Marco Di Persio (17°, €4.6109. Quello che segue è il payout del final table a 9.

WSOPE #2, €550 Pot Limit Omaha 8-Max

Field molto più abbondante nell’evento numero 2, grazie soprattutto al buy-in contenuto. Il PLO 8-max da 550 euro di ingresso ha infatti registrato ben 642 entries, davvero tante per un torneo di Pot Limit Omaha.

Al termine di 5 giornate (3 Day1, Day2 e Final Day), il torneo si è concluso con la vittoria di Volodymyr Kokoulin. Il player ucraino, volto noto a Rozvadov ma un po’ meno a livello internazionale, ha così ottenuto il suo di gran lunga miglior risultato nell’ambito dei tornei di poker. La sua vittoria ha però il sapore del miracolo. Peccato, almeno per noi italiani, che questo miracolo si sia realizzato a scapito di Claudio Di Giacomo.

Volodymyr Kokoulin (credits WSOP via PokerNews)

Il “macina-itm” del Belpaese ha raggiunto il final table con il secondo stack più alto: 48bb contro i 70 del chipleader, il polacco Tomasz Kozub. Di Giacomo è tuttavia partito con il piede giusto, eliminando subito due avversari. A 5 left ha messo a segno un’altra eliminazione, “bustando” il bulgaro Ivan Nikolov. Poi è arrivata la mano della svolta, in negativo per lui e in positivo per Kokoulin.

Con bui 50k/100k bb ante 100k, Claudio Di Giacomo apre a 225.000 da utg. Tomasz Kozub chiama da SB e altrettanto fa l’ucraino da BB. Flop: 7♣9♠K♥. Doppio check e azione a Di Giacomo che punta 280.000. Kozub si chiama fuori, ma non Kokoulin che rilancia fino a 1.575.000. A questo punto l’italiano va all-in, il suo avversario chiama. Allo showdown Di Giacomo mostra K♠K♣Q♥8♣, set di Kappa. Kokoulin ha invece doppia coppia con K♦Q♠9♥7♥.

L’italiano è in vantaggio 94%-5% (1% split ca.), sembra finita e invece l’ucraino chiude colore runner-runner con un 3♥ al turn e un 6♥ al river! Rimasto con solo 935.000 chips, Di Giacomo è uscito poco dopo, al 4° posto.

Claudio Di Giacomo (credits RIHL)

Sulle ali dell’entusiasmo (e della good-run) per lo scampato pericolo, Volodymyr Kokoulin ha poi regolato Hristiyan Banov al 3° posto e Tomasz Kozub nell’heads-up, per un braccialetto WSOPE che vale €56.100.

Oltre a Di Giacomo, nelle parti altissime del payout troviamo altri due azzurri: Dario Alioto (11°, €3.125) e Davide Slanzi (10°, €3.125).

Immagine di testa: Vivian Saliba (credits WSOPE via PokerNews)

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