Tero Laurila è il 37mo vincitore di un Irish Open Main Event, su 41 edizioni finora disputate di questo storico torneo (Colette Doherty e Noel Furlong ne hanno vinte due a testa).
Il 38enne finlandese, player molto esperto visto che gioca dal 2005 anche se prevalentemente a Omaha, ieri si è imposto sugli ultimi 13 avversari rimasti in lizza dopo il Day3.
La vittoria di Laurila è stata caratterizzata da un deal con l’irlandese Hiep Ninh (runner-up) e il britannico Mark Johnston (terzo), entrambi giocatori praticamente sconosciuti nell’ambito dei tornei live. Il deal non inficia però la bontà del risultato del finlandese, ottenuto tra l’altro nel più affollato Irish Open ME di sempre, semplicemente ha ridotto il suo payout.
Ma prima di raccontare l’epilogo, diamo uno sguardo a come si è svolto il final day.
Il Day4 dell’Irish Open Main Event edizione 2024 ha preso il via dal livello 33 (bui 100k/250k bb ante 250k, 60 minuti) e il primo player out è arrivato dopo nemmeno un’orbita. Si tratta di Aidan Quinlan, protagonista ieri di un clamoroso “autogol” che gli è costato metà dello stack e tre mani di penalità all’inizio dell’ultima giornata. Rimasto con poco meno di 6bb, l’irlandese chiama da bottone il miniraise dello statunitense Brian Moore. Sul flop Q♣2♦K♣ Moore c-betta e Quinlan, dopo aver atteso un’eventuale eliminazione sull’altro tavolo, fa call con A♥Q♦ trovandosi in vantaggio sulla coppia di 7 di Moore. Le speranze di Quinlan durano però poco: clamoroso 7♠ al turn che lo rende drawing dead.
Poco dopo l’uscita di Quinlan, nell’arco di 20 minuti escono altri due giocatori. Prima il veterano irlandese Padraig Parkinson, intrappolato dal cipriota Georgios Tsouloftas su questo flop: 10♦7♥7♣. L’irlandese, ormai short, mette tutto con 10♣5♣ ma trova il suo avversario pronto al call con A♥A♦. Board liscio e torneo che scende 12 left.
A 11 ci si arriva quando esce Brian Moore. Azzoppato da una mano precedente molto sfortunata (Moore all-in con AQ vs AJ di Vidmantas Beliauskas e scala Broadway chiusa al river da quest’ultimo!), l’americano mette i resti con A♠5♠ ma impatta sulla coppia di Assi del britannico Stephen Groom. Game over per Moore.
Nel frattempo è salito in cattedra Hiep Ninh, autore di una bella giocata ai danni di Konstantinos Vatseris, chipleader del Day2. Il greco rilancia preflop e poi c-betta su tutte le street di questo board: 9♥9♣6♥K♥A♥. Allo showdown Ninh mostra A♠2♣, coppia di Assi chiusa al river, mentre Vatseris è in total bluff con Q♣4♣. Ninh incassa un piatto superiore ai 5 milioni di chips e poi dice all’avversario: “Avrei chiamato anche solo con ace-high“. Verità o spacconata, poco importa: conta il fatto che l’irlandese si trova adesso in testa al chipcount.
All’inizio del livello 34 esce l’irlandese Robert Shanley, dominato in all-in preflop da Konstantinos Vatseris K♠8♠ < A♣K♣.
Poco dopo, però, la dea bendata gira le spalle al greco. Altro all-in preflop e altro rappresentante di San Patrizio come avversario, questa volta è Oliver Boyce che pusha gli ultimi 5,1 milioni con K♠Q♣ e Vatseris chiama con coppia di 8. Il flop porta subito il K♥, mentre turn e river sono ininfluenti. Konstantinos Vatseris diventa così l’uomo bolla del final table (10° posto).
Serve quasi tutto il livello 35 prima di assistere ad un’altra eliminazione. La vittima è lo spagnolo David Tous che mette gli ultimi 3,5 milioni di chips con A♣10♣ e riceve il call di Ninh. L’irlandese parte sotto 40-60% perché ha in mano K♥J♣. Al flop 5♥10♠4♣ Ninh sta ancora peggio (25-75%) visto che Tous ha centrato la top pair. Turn e river ribaltano tutto: 9♦ e Q♣, per una clamorosa scala runner-runner!
Ninh è letteralmente on fire e si permette di tutto. Limpa con A♣Q♣ e poi forbetta su raise-tribet rispettivamente di Groom e Tsouloftas, ottenendo un doppio fold. A questo punto, Ninh ha 27 milioni di chips, circa 12 in più dei britannici Mark Johnston e Stephen Groom.
All’inizio del livello 36 esce l’irlandese Adrian Thorne, “bustato” da Georgios Tsouloftas. Tutto preflop: A♦5♦ vs A♥K♠ e board che scorre 5♥K♦10♥2♣3♣ a favore del cipriota.
E’ il suo momento, perché poco dopo scippa un piattone a Stephen Groom. Il britannico, dopo aver difeso preflop il BB con 9♣5♣, chiude doppia coppia su un board che al turn mostra 5♥8♣10♦9♦. Groom punta 1,5 milioni ma il suo avversario chiama con la speranza di chiudere la scala bilaterale. Detto fatto: river Q♣ e Groom paga 2,3 milioni a Tsouloftas, nuovo chipleader del final table.
Al 7° e 6° posto si fermano rispettivamente Vidmantas Beliauskas e Stephen Groom. Il primo è vittima di Mark Johnston (99 vs A♥10♥ e coppia che tiene), il secondo esce invece per mano Tero Laurila. Il finlandese finalmente si fa vedere, dopo diverse ora di grande prudenza durante le quali ha foldato spesso, a volte anche con la mano migliore. Il suo approccio molto solido gli ha permesso di rimanere sempre nelle prime 5 posizioni del count. La svolta arriva proprio con l’eliminazione di Groom: un all-in preflop da circa 18 milioni nel piatto, dove Laurila domina il britannico Q♦Q♣ > J♥J♣. La prima carta del flop è una Q♠, set per Laurila che elimina Stephen Groom.
A 5 left Hiep Ninh manda a casa l’ultimo suo connazionale rimasto, Oliver Boyce. Nel frattempo si è accorciato Georgios Tsouloftas il quale ha perso tre pot consecutivi e di discrete dimensioni: due a favore di Johnston e uno finito nello stack di Ninh. Il player cipriota ha continuato ad attaccare con mani marginali e ha pagato lo scotto.
Rimasto con 8 milioni, pari a 10bb del livello 38, Georgios Tsouloftas fa check da BB dopo il limp di Hiep Ninh da utg. Quando però scende il flop 4♥A♦3♦, il cipriota decide di giocarsi tutto in semibluff con 6♦5♠, progetto di scala bilaterale. Purtroppo per lui, Ninh ha limpato con A♣K♠ e si trova avanti con la coppia di Assi floppata. La scala bilaterale non si chiude né al turn 6♣ né al river K♦ e Georgios Tsouloftas esce di scena al 4° posto.
Hiep Ninh, Mark Johnston e Tero Laurila decidono allora di discutere un deal. La scelta in base agli stack favorisce Ninh che ha 58 milioni di chips contro i 20 a testa degli altri due. Con le cifre stabilite e 60k in ballo l’azione prende velocità, anche perché la durata dei bui scende a 20 minuti.
Johnston perde pezzi contro Ninh in un tentativo di bluff quando il suo avversario ha chiuso fullhouse. E poi concede qualcosa anche a Laurila: lo aggredisce ma il finlandese non molla la seconda pair e incassa il piatto.
La pazienza ripaga Tero Laurila anche contro Ninh. Apre il finlandese a 2 milioni, l’irlandese shova diretto per 51 e Laurila chiama con i restanti 23. Showdown: 6♠6♣ per Ninh vs 10♥10♣ del finlandese. Il board non regala sorprese e Tero Laurila passa al comando della fase 3-handed con uno stack di 48 milioni di chips.
Il torneo raggiunge l’heads-up poco dopo. All-in diretto da 19 milioni di Mark Johnston con 9♦9♣ e call di Hiep Ninh che gira sul tavolo A♣J♣. Al flop scende l’A♥ che manda Ninh e Laurila al testa-a-testa per il titolo.
I due si alternano un paio di volte al comando, fino all’ultima mano del livello 41 (880k/1.600k bb ante 1.600k), quando regalano agli spettatori una gran mano. L’azione vede il limp di Laurila da SB/D con Q♠2♦, sul quale Ninh rilancia a 3.600.000 con 9♦6♣. Il finlandese chiama e poi va in check-call per 1,7 milioni al flop: K♥K♦4♠. L’irlandese aumenta i giri al turn, un 8♠, puntando 8,7 milioni di chips. Il call di Laurila fa scendere un 5♠ al river. Ninh piazza la terza puntata in bluff, questa volta da 7.900.000. Tero Laurila ci pensa poco prima di chiamare con solo Queen-high in mano: un call pazzesco che lo porta in vantaggio 2:1.
10 minuti più tardi, il torneo finisce. Hiep Ninh va diretto ai resti (20 mil.) con 8♠7♥ e Tero Laurila chiama con Q♣J♣. Il board Q♥2♣9♠Q♦Q♣ consegna poker e titolo al finlandese che ottiene così di gran lunga il suo miglior risultato in carriera!
Un finale davvero clamoroso ma degno dell’ottima performance fatta vedere da Tero Laurila, campione dell’Irish Open Main Event per il 2024.
Questo è il payout del final table:
Immagine di testa: Tero Laurila vince l’Irish Open Main Event 2024