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Stephen Song è il nuovo campione dell’European Poker Tour Main Event di Barcellona. Il giocatore americano si è aggiudicato l’edizione 2024 del torneo al termine di una giornata finale iniziata da chipleader, complicatasi dopo il primo livello, e infine recuperata nella fase 4-handed.

A quel punto Song ha inserito il turbo e si è fatto largo fino all’heads-up finale, concluso vittoriosamente sul britannico Andrew Hulme. Prima della sfida finale, i due si sono accordati per un deal icm che ha garantito a Song €1.233.586 per il vantaggio in chips, ai quali vanno aggiunti i 56.800 euro riservati al vincitore. Hulme si è accontentato – si fa per dire – di €1.165.614.

La discussione del deal. Da sx: Stephen Song, Andrew Hulme e il TD dell’EPT Toby Stone (credits RIHL)

Oltre al denaro e al trofeo EPT, questa vittoria ha regalato allo statunitense l’ingresso nei Triple Crown winners, cioè nel ristretto lotto di giocatori che vantano un titolo WSOP, uno dell’EPT e uno del WPT. Song è l’11° Triple Crown winner: ha vinto il braccialetto WSOP nel 2019 (evento $1.000 No Limit Hold’em), il titolo WPT Prime Championship nel 2022, e oggi il Main Event dell’EPT.

Sul gradino più basso del podio si è fermato Marius-Catalin Pertea. Il rumeno ha giocato piuttosto bene, ed è passato al comando alla fine del primo livello di giornata. Poi è rimasto in alto fino a una mano spettacolare ma finita male, proprio contro Song. Quarto posto per Rania Nasreddine, sfortunata in un paio di occasioni ma anche meno precisa del solito nelle decisioni. Seguono il grinder statunitense David Coleman (5°) e il croato Boris Kuzmanovic (6°).

GLI HIGHLIGHTS DELLA GIORNATA

Il Day7 è iniziato subito in maniera spumeggiante. Nella prima mano della giornata, Song apre a 500k da utg e riceve il call della Nasreddine da cutoff. Hulme non ci sta e tribetta fino a 1.650.000 chips da small blind, ottenendo il fold di Song. La giocatrice americana invece va all-in con lo stack superiore, ma Hulme chiama immediatamente perché ha A♠A♥. Rania Nasreddine invece mostra 9♥9♣, non trova aiuti dal board e crolla in fondo alla classifica con soli 11 big blinds.

Si rifà qualche orbita più tardi quando, dopo aver chiamato la tribet di Kuzmanovic, si trova a giocare con 10♠10♣ su questo board: A♠Q♠6♠. Il croato è in vantaggio perché ha in mano A♥3♥, top pair, ma la Nasreddine ha gli out per il set e soprattutto per il colore di picche. E infatti chiama la bet 750.000 del croato. Al turn scende la Q♦: check-check. L’ultima carta è un 10♦ che trasforma la coppia di 10 dell’americana in un full. Punta 1.400.000 chips che Kuzmanovic chiama e paga, dopo una lunga pensata.

Poco dopo, Rania Nasreddine completa il lavoro eliminando Boris Kuzmanovic. All-in call preflop: il croato mostra Q♠J♠ mentre Nasreddine ha A♦K♣. Il board modifica il vantaggio dell’americana e Kuzmanovic diventa il primo player out del final table.

Boris Kuzmanovic (credits RIHL)

Nel frattempo Stephen Song ha perso un po’ i pezzi e non è più chipleader. Riesce però a rifarsi proprio ai danni del nuovo numero uno, Marius-Catalin Pertea. All-in con coppia di 5 per l’americano vs A♥Q♥. Il flop porta il terzo 5 che sostanzialmente chiude la mano a favore di Song.

E Andrew Hulme? Il player britannico apre da small blind a 1.100.000 e David Coleman chiama da big blind. Di nuovo Coleman chiama al flop J♠3♠3♣ altre 750mila chips. Al turn scende il 2♦: stessa azione, questa volta per 1,45 milioni. L’ultima carta è un A♠: il britannico mette ai resti il suo avversario che alla fine chiama. Coleman ha J♣9♣, coppia di Jack, ma Hulme mostra Q♠Q♥ e lo elimina.

A questo punto arriva la mano che cdà una svolta al torneo. Dopo una serie di scambi leggeri con Pertea, Song chiama il raise del rumeno e vede scendere queste carte al flop: J♥7♥5♥. L’americano fa check e poi va all-in sulla bet da 3 milioni del suo avversario. Il call finale di Pertea conduce allo showdown: A♠A♦ per il rumeno e A♥9♠ per l’americano. Song deve sperare soprattutto sugli out per il colore: il 7♣ al turn non serve, ma l’8♥ al river sì!

Non è finita, perché Marius-Catalin Pertea recupera prendendo un gran pot a Rania Nasreddine. Il rumeno mette tutto quello che gli resta con 9♥8♠ e trova il call dell’americana con A♦K♠. Il board Q♥10♣3♣3♥ mantiene il vantaggio della Nasreddine fino al turn. Poi arriva il 9♣ al river che sostanzialmente mette fine al torneo della giocatrice statunitense.

Una mano dopo esce anche Marius-Catalin Pertea. All-in di quest’ultimo con 5♥5♣, call di Andrew Hulme con A♣6♦ e 6♠ al river. Il rumeno è out, l’heads-up tra Hulme e Song può iniziare.

Marius-Catalin Pertea (credits RIHL)

Una volta trovato l’accordo per le quote del montepremi, in meno di un livello il torneo si conclude. Song prende il largo quando chiama con 6♠5♥ il raise preflop del britannico, perché il flop lo premia: 10♥5♣5♦, tris di 5. Song va in check-raise, poi punta sia al turn 4♣ e va all-in al river K♥. Hulme in mano ha Q♠Q♥ e non sa cosa fare, tanto che consuma tutti i time-bank a disposizione. Il piattone va a Song.

L’americano, ora con il triplo delle chips di Hulme, chiude il conto poco dopo. All-in con A♣7♥ e call di Hulme che mostra 8♥8♦. L’ultimo board del Main Event EPT recita 5♦3♦6♣4♠9♦: scala chiusa al turn da Song che si aggiudica la vittoria finale.

Immagine di testa credits RIHL

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