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Nel corso delle 19 stagioni dell’European Poker Tour, sono stati finora disputati 143 Main Event (il 144° è in programma a Praga, dal 9 al 15 dicembre 2024). I giocatori uomini, che nei tornei di poker costituiscono più del 90% del field, ne hanno vinti 138. I restanti cinque portano i nomi di quattro giocatrici.

Victoria Coren-Mitchell ha vinto due titoli, il primo a Londra nel 2006 e il secondo otto anni dopo, a Sanremo. Forse la città ligure è favorevole alle giocatrici, in particolare a quelle inglesi, dato che nel 2010 sempre a Sanremo ha trionfato Liv Boeree. Un altro mare, quello dei Caraibi, ha invece fatto da sfondo alla vittoria di Maria Lampropulos, che ha conquistato il Main Event della PCA 2018, la tappa extra-europea dell’EPT. La quinta vincitrice – ma non in ordine cronologico – è Sandra Naujoks, che nel 2009 si è aggiudicata l’EPT Main Event di Dortmund.

Ciò che distingue Sandra Naujoks dalle altre vincitrici di un Main Event EPT/PCA è la brevità della sua carriera. Anche se al momento solo Maria Lampropulos è completamente attiva nel circuito competitivo del poker, Victoria Coren-Mitchell e Liv Boeree si concedono occasionalmente qualche apparizione ai tavoli. La giocatrice tedesca, invece, è scomparsa dai radar del poker già nel 2013, dopo un periodo di intensa attività nei tornei.

Sandra Naujoks è stata quindi una meteora del poker?

Sandra Naujoks (credits RIHL)

Sì e no. Dal punto di vista temporale, può essere considerata una meteora, poiché sei anni scarsi non rappresentano una grande prova di endurance pokeristica. Tuttavia, Sandra Naujoks non è una di quelle meteore che “fanno il botto” e poi spariscono per motivi più o meno nobili (qualche nome? Jamie Gold, Sander Lyloff, Erik Lindgren). Dopo la vittoria a Dortmund nel 2009, infatti, la giocatrice tedesca ha continuato a ottenere buoni risultati, quasi sempre con premi a cinque cifre.

Semplicemente, Sandra Naujoks ha scelto di intraprendere un nuovo percorso, così come in passato aveva scelto il poker, nonostante una formazione iniziale molto lontana dal settore ludico.

Sandra Naujoks

Nata il 3 luglio 1981 a Dessau, in Germania, Sandra Naujoks si è laureata in storia e lingua tedesca con l’intenzione di diventare insegnante di liceo. Ha poi abbandonato questo obiettivo per dedicarsi alla progettazione grafica (o graphic design) e contemporaneamente alla carriera di modella, ambito per il quale era naturalmente dotata. Tuttavia, la scoperta del poker ha cambiato tutto.

Nell’ottobre del 2008, al suo terzo piazzamento a premio, ha ottenuto un “bandierina” da €174.500 vincendo un torneo di Texas Hold’em organizzato dal Casinò di Baden, in Austria. Sei mesi dopo è arrivata la sua vittoria più importante: il trionfo nel Main Event dell’EPT di Dortmund. Da quel momento, la giocatrice tedesca ha collezionato altri 19 piazzamenti, tra cui il 36° posto all’EPT Grand Final di Montecarlo e il 10° posto nell’evento di Pot-Limit Omaha alle WSOPE di Londra (entrambi nel 2009).

Altri risultati notevoli includono un nono posto nel PCA High Roller da 25.000 dollari e un 15° nel PLO Championship alle WSOP (2010), un 391° posto nel Main Event delle WSOP 2011, e infine altri 4 piazzamenti a premio in eventi principali dell’EPT. Il suo ultimo risultato, registrato su thehendonmob.com, è un 54° posto nel Main Event dell’EPT di Berlino, stagione 2013, per un totale di 24 piazzamenti a premio e 1.789.238 dollari guadagnati.

Poi è calata la saracinesca sul poker, per dedicarsi ad altro. Non sappiamo esattamente di cosa si occupi adesso. Forse è tornata al graphic design, ma di sicuro nella vita di Sandra Naujoks c’è spazio per gli animali, come risulta abbastanza esplicito dalla sua pagina Facebook. Non è una sorpresa, dato che l’ex-giocatrice ha a lungo avuto un serpente domestico ed è conosciuta online come “The Black Mamba“. Un cappello da cowboy e un sigaro Havana al giorno completano l’immagine del suo periodo da pro player di poker.

Sandra Naujoks in uno spot di alcuni anni fa

Il racconto su Sandra Naujoks non sarebbe però completo senza un breve flashback sulla sua vittoria a Dortmund.

A quel Main Event EPT parteciparono 667 giocatori, per un buy-in di 5.250 euro. Un gran bel numero anche perché, è bene ricordarlo, allora c’era la formula dell’iscrizione unica (freezout). Dopo 4 giornate, gli ultimi 8 giocatori presero parte al tavolo finale.

Tra questi c’erano alcuni nomi noti. A cominciare dallo svedese William Thorson, anche lui sparito dalla scena competitiva da diverso tempo, che in quel momento aveva già centrato tre final table del Main Event EPT. Poi il canadese Mike McDonald, campione in carica del torneo. E infine Luca Pagano, 3° all’EPT di Barcellona nel 2004, 8° a Deauville nel 2005 e 6° a Montecarlo nel 2008.

Nessuno di loro riuscì però a raggiungere il podio. Thorson si fermò al 7° posto. L’italiano, nonostante il secondo stack all’inizio del final table, uscì poco dopo. Il suo giustiziere fu il Marc Gork, un giocatore sconosciuto e davvero singolare che tavolo leggeva un libro di poesie. Pagano va all-in con coppia di 7 da bottone e trova il call di Gork con A9 offsuited: al turn arriva il 9♥ che elimina l’azzurro. Solo una posizione in più per Mike McDonald, 5°.

Il podio fu un affare tutto tedesco. Gork chiuse 3°, mentre Sandra Naujoks e Holger Kanisch andarono a giocarsi il titolo con la player in svantaggio di chips. La Naujoks riuscì però a recuperare e a chiudere il conto con un colpo fortunato.

I due finiscono ai resti preflop. Kanisch è avanti con A♣Q♥ vs A♠9♣ ma di nuovo il 9 al turn è decisivo. Il board porta A♥2♦7♥9♠8♦: doppia coppia per Sandra Naujoks, seconda donna in quel momento capace di vincere un Main Event dell’European Poker Tour.

Immagine di testa: Sandra Naujoks (credits PokerNews)

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