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Alle WSOP 2024 continua la serie dei giocatori che hanno raggiunto il quinto braccialetto in carriera.

Dopo le “manine” di Scott Seiver e Robert Mizrachi, ieri la kermesse che si sta svolgendo all’Horseshoe and Paris Hotel & Casino di Las Vegas ha celebrato quella di Nick Schulman.

Il fortissimo player statunitense (172 in the money realizzati live finora) si è imposto nell’evento #26: $25.000 High Roller No-Limit Hold’em (8-Handed). La cosa curiosa è che si tratta del primo braccialetto di Texas Hold’em vinto da Schulman, tutti gli altri sono legati alle cosiddette varianti.

Il suo quinto titolo WSOP segue infatti i successi del 2009 (No Limit Deuce to Seven Draw Championship), del 2012 ($10k No Limit 2-7 Draw Lowball), del 2019 (PLO – Hi-Lo 8 or Better Championship) e del 2023 ($1.500 Seven Card Stud).

Non si può infine dimenticare che, oltre ai tanti tavoli finali raggiunti alle WSOP, Nick Schulman nel 2009 ha vinto il colossale Main Event delle World Poker Tour Finals, il secondo torneo più prestigioso al mondo dopo il Main Event WSOP.

Nick Schulman con il quarto braccialetto WSOP vinto nel 2023 (credits WSOP/PokerNews)

Nel torneo #26 delle WSOP 2024 Schulman si è fatto largo attraverso un field di 318 registrazioni, quasi tutte corrispondenti a top players mondiali. Nella lista dei 48 andati a premio, troviamo i primi due giocatori della All Time Money List del poker (Bryn Kenney e Justin Bonomo), il campione del mondo 2021 Koray Aldemir, Chance Kornuth, il già citato Scott Seiver, il campione del mondo 2023 Espen Jorstad, Kristen Bicknell Foxen (4 braccialetti), Phil Ivey (10), Daniel Sepiol, Dan Smith, Shaun Deeb e Ben Heath.

Nell’elenco c’è anche Dario Sammartino. Il numero 1 italiano per vincite – nonché runner-up del Main Event WSOP 2019 – ha raggiunto un ottimo decimo posto, purtroppo caratterizzato dalla mancanza di carte giocabili nella fase decisiva.

MadGenius è approdato al Day3 tra gli ultimi 19 giocatori con meno di 20 bui a disposizione, ma è comunque riuscito a resistere fino a 10 left. Ormai “committato” (appena 9 bb nello stack) ha deciso di giocarsi tutto con 7♠6♦ sull’apertura di David Stamm da cutoff. Inevitabile il call di quest’ultimo con Q♠Q♦: board liscio e Dario Sammartino si è dovuto accontentare – si fa per dire – di un premio da 93.730 dollari.

Dario Sammartino (credits WSOP via PokerNews)

La successiva uscita di Samuel Laskowitz ha determinato la composizione del final table ufficiale. Il tavolo a 8 è stato quasi un assolo di Nick Schulman che ha eliminato 5 avversari su 7.

L’escalation è iniziata quando il vincitore finale ha incassato un monster pot in coin flip QQ > AK contro Noel Rodriguez. All’ottavo posto è uscito il 6-volte-braccialettato Shaun Deeb. Da quel momento in avanti è iniziato lo show di Schulman che ha eliminato in sequenza Yingui Li, Roberto Perez, Ben Heat (sfortunatissimo il pro britannico: A♦10♠ vs 10♣6♣ di Schulman ma due 6 scendono subito al flop!) e David Stamm.

A 3 left l’A♥3♥ di Dean Lyall si è schiantato sull’A♣K♦ di Noel Rodriguez, quest’ultimo autore di una clamorosa rimonta dopo aver perso quasi tutto nel già citato coin flip contro Schulman (era rimasto con solo 500k!).

Ma la differenza con il monster stack di Schulman ha fatto sì che l’heads-up per il titolo durasse solo una mano. La colpa – o il merito – va anche a un flop da copione già scritto.

Il chipleader limpa da SB con 10♦4♣. Rodriguez si limita al check da BB, in mano ha J♣2♣. Le prime tre carte del board sono 2♠8♣10♣. Rodriguez ha la coppia di 2, il progetto di colore a fiori e decide di checkare. Schulman invece punta 400.000 chips con la top pair di 10. Rodriguez rilancia fino a 1,3 milioni. Schulman ci pensa un po’ ma all fine annuncia l’all-in. Con gli out per il colore, la doppia e il tris Rodriguez non può fare altro che giocarsi tutto lo stack. Né il 6♠ al turn, né il 6♥ al turn sono però uno di questi.

Vince Nick Schulman che conquista il 5° braccialetto e incassa $1.667.842 di primo premio!

Nel frattempo altri eventi WSOP sono andati in archivio o sono attualmente in corso. Ne evidenziamo due perché riguardano i piazzamenti in the money di alcuni giocatori italiani.

Sergio Benso e Dario Alioto hanno raggiunto il payout nell’evento #27: $1.500 Big O, rispettivamente con il 155° posto e il 223°. Il torneo ha registrato anche un grande ritorno alle WSOP: quello del veterano Sam Fahra, una vera icona del poker pre-boom e runner-up del famoso Main Event WSOP 2003. Fahra è arrivato 11° nel torneo vinto da Michael Christ.

Nel torneo #28: $1,500 Freezeout No-Limit Hold’em (in corso) troviamo il 184° posto di Fausto Tantillo.

Immagine di testa credits WSOP/PokerNews

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