L’angle shooting è una delle azioni più odiose che si possano vedere a un tavolo di poker.
Andrebbe sanzionata con una norma specifica del TDA ma, proprio perché non è facile individuare con precisione un caso di angle shooting, il regolamento ufficiale si limita ad indicare ciò che contravviene l'”etichetta” del gioco. Di questo abbiamo parlato in un precedente articolo.
L’angle shooting è però qualcosa che va oltre le buone maniere da tenere al tavolo, perché di fatto è una scorrettezza che consente di ottenere un vantaggio nella mano. Prendiamo la definizione dal nostro vocabolario del poker:
“L’angle shooting serve per carpire o nascondere informazioni in maniera poco etica. Ad esempio, agire intenzionalmente durante il turno di un altro giocatore, mimare il gesto di un call o di un check per valutare la reazione dell’avversario, oscurare la dimensione reale dello stack“.
Un caso famoso di angle shooting si è verificato all’EPT Grand Final di Madrid nel 2011, tra Ivan Freitez e Eugene Yanayt. Freitez, che ha chiuso fullhouse al river, annuncia sottovoce un “raise” ma le chips che mette sono pari ad un call. Poi si corregge, con un poco credibile “volevo dire call“, sperando di invogliare l’avversario a controrilanciare una volta che il tournament director avrà stabilito il legittimo raise. Alla fine non gli andrà bene, ma il suo è un chiaro esempio di angle shooting.
Uno dei tanti, purtroppo, perché di (possibili) casi di angle shooting si continua a parlare. Uno si è verificato di recente in una partita organizzata all’Hustler Casino di Los Angeles.
Un tavolo-tv speciale perché i partecipanti erano un mix di professionisti – Phil Hellmuth e Tom Dwan tra questi – e di influencer, come ad esempio il seguitissimo Jimmy “MrBeast“ Donaldson (94 milioni di followers su YouTube) e Tyler “Ninja” Blevins, il player-twitcher di Fortnite più pagato nella storia dei videogame.
Caso strano – si fa per dire – nella diatriba è coinvolto il “16 volte braccialettato” Phil Hellmuth.
L’azione incriminata comincia con un raise a 700 (bui 100/200) di Phil Hellmuth da HJ. In mano Poker Brat ha A♥9♠. Il suo rilancio trova tre clienti. Chiamano nell’ordine: Alan Keating da bottone con J♦5♠, il videogame influencer Slime (SB) con A♦6♥ e MrBeast (BB) con 7♦4♥.
Scende il flop: 8♥A♠2♠. Dopo il check di Slime, un po’ a sorpresa MrBeast esce puntando 5.000 in bluff totale. Hellmuth si limita al call probabilmente per fare pot control, Keating folda e, quando l’azione ritorna a Slime, arriva anche il raise all-in per 35.300 chips!
MrBeast si chiama fuori e lascia la decisione a Hellmuth che di fatto ha centrato la top pair, ma sembra incerto sul da farsi a causa del kicker medio-basso.
Dice, ridacchiando: “C…o, non so cosa fare!“. Nello stesso momento, con la mano allontana le proprie hole cards ancora coperte verso il centro del tavolo. Purtroppo nel video non si vede quanto lontano le abbia spinte, cioè se le carte abbiano oltrepassato o meno la linea del tavolo dove l’azione diventa valida. Probabilmente no, altrimenti la dealer le avrebbe ritirate. In ogni caso, il gesto di Hellmuth assomiglia molto a un fold.
Così infatti lo interpreta il commentatore David Tuchmann e soprattutto Slime che batte la mano sul tavolo, contento per aver vinto il pot uncontested. Eccoci arrivati al punto. Qualcuno al tavolo dice a Slime: “mostra le carte a tutto il tavolo“. Lo stesso Hellmuth sorride e sostiene la richiesta con un gesto esplicito della mano.
Nel momento in cui Slime rivela le carte, Hellmuth immediatamente gira le proprie. Slime gli dice: “Hai foldato la mano più forte!”. Poker Brat (qui il nickname “moccioso, monello” sembra più azzeccato del solito) risponde: “No, non ho foldato, stavo solo pensando!“. Lo dice con un mezzo sorrisetto ironico che proprio non convince anche perché, non avendo ancora dichiarato l’azione, sa che ora lo showdown di Slime va considerato un fold!
Intervengono un po’ tutti, qualcuno dà ragione a Slime, qualche altro a Hellmuth. C’è una grande confusione, che Hellmuth cerca di risolvere proponendo un “buon deal” all’avversario: Slime si riprende le chips investite, con l’eccezione di 5.000 che, insieme a bui e ai 5K di MrBeast, finiscono nello stack di Poker Brat.
Il direttore della sala dà l’ok e Slime accetta, ma la community dei giocatori non si è dimostrata molto d’accordo con la decisione.
Una vicenda non proprio esemplare e con un finale beffardo per Slime. L’influencer, dopo aver ripreso lo stack, ha infatti chiesto alla dealer di girare le ultime due carte. Al turn è sceso un 6♠ seguito da un J♥: doppia coppia per Slime che si sarebbe aggiudicato il monster pot!
Secondo voi, l’azione di Phil Hellmuth è un angle shooting? Se avete dubbi, potete rivederla su YouTube.
Immagine di testa: “Slime” (a sx) e Phil Hellmuth (dx) (screenshot video YouTube/credits Hustler Casino)