Mentre gli statunitensi eleggevano il loro 47° Presidente, un inglese ha vinto uno dei tornei extra-WSOP più attesi negli USA. Parliamo di Nicholas Marchington che ieri ha concluso una ‘cavalcata’ trionfale nel Main Event del North American Poker Tour.
Ripristinato solo lo scorso anno dopo una pausa lunga 12 anni, il NAPT può essere considerato l’equivalente dell’European Poker Tour per l’area nordamericana, anche se vanta un programma decisamente meno fitto, almeno per ora. Nel 2023 l’organizzazione ha deciso di puntare sul Resorts World di Las Vegas come sede della kermesse. Visti i buoni risultati, la Sin City del gioco ha ospitato anche l’edizione 2024, strutturata su 36 tornei.
Il più importante è stato proprio quello vinto da Marchington. Il Main Event NAPT ha infatti totalizzato 895 registrazioni da 5.300 dollari ognuna (543 i giocatori unici), per un montepremi finale pari a $4.340.750. Il torneo si è svolto dal 5 al 10 novembre, con tre flight di qualificazione (Day1), seguiti da Day2, Day3, Day4 e Final Day.
Il Day2 ha registrato lo scoppio della bolla, mandando a premio 127 giocatori, 90 statunitensi e 37 provenienti dal resto del mondo. Tra i ‘made in USA’ ci sono John Racener, Erik Seidel, John Monnette, Joseph Serock, Jacob Daniel, Daniel Sepiol, Maria Konnikova, David Baker, Jared Jaffee, Matthew Affleck (ve lo ricordate in quella famosa mano del Main Event WSOP 2010?), Brock Wilson e Jeff Madsen, ovvero una marea di braccialetti World Series Of Poker!
Tra gli stranieri, invece, spiccano lo svedese Martin Jacobson (campione del mondo nel 2014), il cipriota Yiannis Liperis, e lo youtuber – con più di 930.000 followers – Masato Yokosawa. Proprio il nipponico ha chiuso il Day2 al comando delle operazioni.
Il Day3 è stata invece la giornata di Victor Parades il quale ha condotto gli ultimi 18 giocatori al Day4. Tra questi anche un Nick Marchington 13° in classifica e short-stack. Il britannico è però riuscito a trovare lo slancio (e le carte) per ribaltare la situazione nella penultima giornata, ottenendo subito un 2-up con tris ai danni di Martin Carnero. Da lì in avanti, Marchington ha continuato a scalare il chipcount. E’ stato bravo a non sprecare chips, lasciando solo un colpo imparabile (un cooler) allo short stack Kohlberg, e ha così iniziato da chipleader l’unofficial final table 9-handed.
Grazie a uno stack che gli ha permesso di tribettare spesso e ottenere numerosi piatti uncontested, Marchington ha chiuso il Day4 con poco meno di 10 milioni di chips, quasi il doppio di Jeff Madsen, secondo in classifica con 5,5 milioni.
Il Final Day ha preso il via con queste posizioni al tavolo:
- Seat 1: Curt Kohlberg, USA, 3,290,000
- Seat 2: Marco Johnson, USA, 2,475,000
- Seat 3: Masato Yokosawa, Japan, 1,085,000
- Seat 4: Jeff Madsen, USA, 5,585,000
- Seat 5: Joel Micka, USA, 4,475,000
- Seat 6: Nick Marchington, United Kingdom, 9,990,000
Il primo out è stato il vlogger giapponese coolerato da Marchington con coppia di Jack vs coppia di 10. Dopo le eliminazioni del businessman Curt Kohlberg e del pro Marco Johnson (2 titolo WSOP in carriera), Jeff Madsen, Joel Micka e Nick Marchington hanno incrociato carte e chips per decidere le posizioni sul podio.
Ancora una volta, però, l’inglese ha sfruttato la propria chiplead con un gioco molto aggressivo. Due le mani chiave. Prima una fivebet con AK su Micka, che correttamente folda AJ. Poi una 2nd barrell in bluff sempre sullo stesso avversario che butta via la mano migliore.
All’inizio del penultimo livello, Marchington si è ritrovato primo con 20 milioni di chips, 13 in più degli altri due giocatori messi assieme. Madsen è riuscito a recuperare qualcosa, poi è sceso di nuovo. Proprio quando Madsen avrebbe avuto la possibilità di rientrare in partita, la fortuna ha scelto di favore l’inglese. L’action vede l’all-in di Nick Marchington con A♥10♣, Jeff Madsen trova Q♥Q♣ e snap-calla: l’americano è avanti, ma il famigerato ace on the river (in questo caso di fiori) consegna il piatto al suo avversario.
L’heads-up è iniziato con Nick Marchigton a quota 21.475.000 chips contro 5.550.000 di Joel Micka, e si è concluso dopo una sola mano. E’ il livello 32 (100k/200k bb ante 200k) quando l’inglese completa da bottone con in mano 7♥4♠. Micka (Big Blind) si adegua con un check. Scende il flop: 5♣J♠6♦. L’americano fa check e poi chiama per 250.000 chips. Al turn scende la carta decisiva: un 3♠ che chiude la scala bilaterale dell’inglese. Adesso sono 750.000 le chips che Micka investe per chiamare. Il river porta il 2♥: all-in di Marchington dopo il check del suo avversario, il quale ci pensa relativamente poco prima di chiamare con 5♦4♦, ovvero scala anche per lui ma inferiore a quella del britannico.
Un finale davvero beffardo per Micka, e tuttavia una vittoria meritata per Nick Marchington che ha così realizzato il suo secondo miglior piazzamento, dopo il 7° posto nel Main Event WSOP 2019, quando fu eliminato da Hossein Ensan, poi vincitore finale su Dario Sammartino.
In mezzo ci sono 58 in the money ottenuti da Marchington dal 2019 ad oggi. Sono davvero tanti, se si considerano i quasi due anni di stop ai tornei dal vivo, durante la pandemia. Tra questi vale la pena ricordare anche l’ottimo 9° posto nel Millionaire Maker WSOP 2022, anche perché conferma la predilezione del player inglese per il field live nordamericano: su 58 itm, 27 arrivano dagli USA (25 WSOP e due WPT).
Queste sono le ricompense degli ultimi 9 giocatori del Main Event NAPT 2024:
1 | Nicholas Marchington | United Kingdom | $765,200 | |
2 | Joel Micka | USA | $478,450 | |
3 | Jeff Madsen | USA | $341,750 | |
4 | Marco Johnson | USA | $262,900 | |
5 | Curt Kohlberg | USA | $202,250 | |
6 | Masato Yokosawa | Japan | $155,550 | |
7 | Brock Wilson | USA | $119,650 | |
8 | Matt Affleck | USA | $92,000 | |
9 | Yang Li | USA | $70,800 |
Immagine di testa: Nick Marchington (credits RIHL)