Ci sono molte mani di poker che possiedono un nome o, meglio, un nickname. L’elenco è abbastanza lungo, motivo per cui qui ricordiamo solo i più famosi. Ad esempio Big Slick o Anna Kournikova, entrambi attribuiti ad Asso-Kappa. Oppure American Airlines (in Italia i pini) per indicare la starting hand più forte, cioè la coppia di Assi. E ancora Cowboys per KK o la Brunson’s hand (la mano di Doyle Brunson) per 10-2.
Ma non tutti i nomi delle mani sono evocativi o piacevoli da usare. Ne esiste uno che è particolarmente… disgustoso: Dirty Diaper.
Letteralmente “pannolino sporco”, questo nickname si applica a 3-2 offsuite (cioè un 3 e un 2 che non sono dello stesso seme): una mano debole e che tendenzialmente andrebbe buttata via (forse da qui il nome). Eppure c’è un giocatore che si vanta di averla utilizzata più volte e che di fatto l’ha resa famosa nel mondo del poker: Nicholas Rigby.
Qualche tempo fa il player statunitense ha spiegato che a Pittsburgh, la città dove vive e gioca, il 3-2 off è chiamato appunto Dirty Diaper ed è molto famoso perché tutte le volte che qualcuno vince un piatto con questa mano riceve dagli altri giocatori un pagamento extra pari a un BB.
Parliamo naturalmente di partite cash game, la specialità di Rigby il quale dal 2021 ha tuttavia iniziato a dedicarsi anche ai tornei. Ed è proprio nel più importante di tutti, il Main Event WSOP, che per la prima volta Nick Rigby ha messo in mostra la sua perizia con il “pannolino sporco”.
Siamo al Day6 del ME WSOP 2021. Rigby è ovviamente già in the money (il suo secondo in carriera fino a quel momento) e inizia con 1,7 milioni di chips, leggermente sopra average. A metà giornata si trova con uno stack quasi triplicato e decide di infilarsi nella prima mano incriminata.
C’è però un antefatto. Poco prima della mano che stiamo per raccontare, Rigby ha foldato [3x][2x] evitando lo scontro preflop con AA e AK. Il problema è che al flop sono scesi proprio un 3 e un 2. A mano conclusa, qualcuno del pubblico gli grida: “Rigby, non puoi tradire il Dirty Diaper!”
Qualcosa probabilmente scatta nella sua testa e così, dopo l’apertura a 80k di un giocatore da mid-position, Nick Rigby decide di tribettare da bottone fino a 185k con 3♠2♥. John Song gli risponde da SB andando all-in per 655k con A♦K♥. La palla torna all’original raiser che folda, Rigby decide invece di chiamare. A quel punto il call è probabilmente legittimo in termini di rischio, anche perché a carte scoperte è un 35-65%, ma il board K♠6♥4♠6♣8♥ fa perdere al giocatore di Pittsburgh circa il 15% dello stack.
La voglia di rifarsi condiziona Rigby. Il giocatore di Pittsbugh, nonostante la risalita a 7 milioni di chips, subito dopo la pausa cena decide di rischiare un “quasi” Dirty Diaper. Entra in un all-in preflop a 3 sfidando A♠A♦ e J♠J♣ con 3♣2♣. Il board consegna il mega pot a Robert Cowen che centra il set di “ganci” al turn J♥ ed elimina Benjamin Amstrong.
Rigby si salva in virtù dello stack superiore e, dopo breve tempo, riesce anche recuperare le chips perse. A quel punto ha di nuovo il margine d’azione per offrire un altro show con il “pannolino sporco”.
Il bui sono 60k/120 bb ante quando l’ amateur Ronald Jensen (stack 5.105.000) rilancia a 325k da SB con K♠K♦. Rigby (9.850.000) controlla le proprie hole cards e trova 3♥2♦. Inevitabile il raise a 920k. L’action torna al suo avversario che dopo aver riflettuto per un un po’ alza la posta fino a 2,1 milioni. Rigby non resiste e chiama. Il flop A♠4♠4♦ porta l’unica carta che Jensen non avrebbe voluto vedere, un Asso che potenzialmente è nel range di call di Rigby (AK o AQ). L’amateur infatti decide di fare check, Rigby annuncia quasi instant l’all-in e manda in the thank l’avversario. Jensen ci pensa quasi tre minuti ma alla fine molla il colpo! Rigby non può fare a meno di rivelare il monster bluff.
Nonostante questa grande giocata, Nick Rigby uscirà al 52° posto per 136mila dollari di payout, dopo essersi accorciato con uno sfortunato flush over flush contro Koray Aldemir: Rigby centra il colore di cuori già al flop ma il tedesco, che poi vincerà il torneo, lo batte con la quarta carta di cuori al river e A♥ in mano. Da notare che Ronald Jensen precederà Rigby di due posizioni nel payout (50°).
Per la cronaca, quest’anno Nicholas Rigby si è ripresentato al Main Event WSOP: ha raggiunto di nuovo la zona dei premi, chiudendo con un buon 131° posto da 67.700 dollari. Non sappiamo però se abbia fatto uso del Dirty Diaper…
Immagine di testa: Nicholas Rigby (credits PokerNews)