Alla fine ha vinto il giocatore che incarna perfettamente lo spirito delle Italian Series Of Poker: competizione sì, ma alla portata di tutti. E con la giusta dose di sportività.
Perché Romano Ravaioli è a tutti gli effetti un giocatore amatoriale, così come lo è l’intero club romagnolo dei Golden Boys con il quale si è presentato al Casinò Perla per queste ISOP: un gruppo di 15 giocatori, due titoli vinti, un runner-up e un 8° posto. Dei Golden Boys parleremo in maniera più dettagliata nei prossimi giorni, anche perché oltre allo spirito sportivo e amatoriale, il loro poker è anche caratterizzato da risvolti altruistici.
Attenzione però a non fare l’errore di associare il termine amatoriale a mediocre. Ravaioli è tutt’altro che mediocre: è un giocatore esperto, solido, che forse inventa poco ma al tempo stesso regala poco. Questo non è un difetto: chi conosce il poker, sa che lo spettacolo il più delle volte paga meno di quanto costi. E poi non è al suo primo risultato: dal 2016 ad oggi ha incassato quasi 60mila dollari con un numero relativamente basso di ITM, ai quali vanno aggiunti quelli vinti di ieri.
Al final table del Main Event ISOP Romano Ravaioli ha dovuto affrontare la concorrenza di un mostro sacro come Alessio Isaia, di un veterano come Carmelo Vasta e di un giocatore giovane ma di indubbio talento come l’australiano Adam Kharman. Senza dimenticare gli altri quattro del tavolo finale, tutti a caccia del loro primo grande risultato.
Ravaioli è stato il più costante, non solo del final table, ma anche del Day3 (qui il recap della penultima giornata). Se si eccettua la mano conclusiva (clamorosa, dobbiamo dirlo), Romano Ravaioli non si è mai trovato sulle proverbiali montagne russe. E questo lo ha ripagato con una prima moneta di 30.000 euro. Ecco il payout finale:
- Romano Ravaioli €30.000
- Adam Kharman €20.000
- Emanuele Onnis €15.000
- Andrea Iocco €11.650
- Carmelo Vasta €9.000
- Thomas Perreca €7.000
- Simone Agnoletto €5.500
- Alessio Isaia €4.000
Questa invece è la cronaca dell’ultimo atto del ME ISOP 2021.
La giornata inizia con Adam Kharman in netto vantaggio su tutti. Grazie alla struttura ancora deep e molto giocabile (livelli da 90′), l’australiano può permettersi di controllare, anche se questo non è il suo stile. Chi invece deve fare azione è Alessio Isaia, al 6° posto con 280mila chips, seguito da Thomas Perreca (241.000) e dal fanalino di coda Andrea Iocco (138.000).
Il “fabbro” però fatica. Sembra ancora un po’ frustrato a causa del colpo subito il giorno prima da Kharman, ma soprattutto è stanco. Lo si vede in maniera chiara. Nel primo livello riesce a recuperare qualcosa, poi però inizia a scendere pericolosamente. Le carte non gli arridono e al termine del secondo livello Alessio Isaia ha solo 10 big blind. Alla prima occasione buona, cioè da bottone, li pusha con A♥10♦ sull’apertura di Emanuele Onnis da HJ, il quale però mostra A♣J♦ allo showdown. Il board è liscio fino al river: un J♥ che sancisce l’eliminazione di Alessio Isaia all’ottavo posto.
Passa un altro livello prima di assistere al secondo player out. Simone Agnoletto, rimasto con 11 bui, pusha da cutoff con A♣10♣ e trova il call di Thomas Perreca che lo domina con A♥K♦. Il board porta un A♠ ma nessun aiuto per Agnoletto il quale, rimasto con solo 1 big blind, esce nella mano successiva.
Un’ora dopo il tavolo scende a 6 left. Questa volta tocca proprio a Perreca che si scontra preflop contro Onnis. La mano è sostanzialmente un cooler: lo short mette tutto con A♣K♠ ma trova Onnis attrezzato con “i mostri”, K♣K♦. Il board è senza scossoni ed elimina Thomas Perreca in 6a posizione.
A questo punto Romano Ravaioli centra un buon piatto con A♣7♥ e A♦ al flop ai danni dei Kappa di Andrea Iocco. Silenziosamente, il player romagnolo ha quasi raggiunto il chipleader australiano che fino a quel momento ha un po’ tolto e un po’ dato. Ma nel giro di poco tempo, arriva un colpo importante per Adam Kharman.
Il 26enne di Sydney (per chi volesse sapere di più su di lui, qui c’è l’intervista) apre da bottone con coppia di 8. Da SB Carmelo Vasta mette in mezzo le ultime 373mila chips. Adam Kharman sente puzza di bruciato e ci pensa un po’ prima di decidere. Ha visto giocare il “prof. Vasta” e sa che è un player molto solido. E infatti il veterano ha coppia di 10. Ma il divario in chips rende il call quasi obbligato e così il dealer comincia a schierare il board. Il flop è tranquillo 7♥7♠K♦. Anche il turn Q♠ mantiene il vantaggio dell’italiano. Il river, invece, è un clamoroso 8♣ che consegna il set a Kharman. Carmelo Vasta è fuori, 5°.
Nell’ultima mezz’ora prima della pausa cena, Romano Ravaioli riesce a superare Kharman nel chipcount. L’esperto giocatore ha preso le misure al ben più giovane avversario e in qualche modo è riuscito a fiaccarne l’aggressività. La mano del sorpasso è questa. Apre Kharman da utg con Q♠10♠ ma Andrea Iocco instant 3betta con A♦K♦. La palla arriva a Romano Ravaioli che 4betta da SB mettendo sostanzialmente all-in l’aggressore. Kharman si chiama fuori, Iocco invece aggiunge gli spiccioli e se la gioca. Ravaioli mostra Q♦Q♥ allo showdown. Il board scorre 6♥7♣3♠4♦10♦ ed elimina Andrea Iocco al quarto posto.
Rimasti in tre, Adam Kharman, Romano Ravaioli ed Emanuele Onnis confabulano un po’. Non sappiamo se alla fine abbiano deciso per un deal. Fatto sta che, poco dopo il rientro in sala, il torneo elegge i due finalisti. Ravaioli apre con coppia di 6, Onnis mette gli ultimi 17BB con K♠10♠ e trova il call conclusivo del “Golden Boy”. Board: 5♥J♦7♥3♣6♥. Emanuele Onnis è out al 3° posto, il testa-a-testa è servito.
Romano Ravaioli lo inizia con un grande vantaggio: 3.305.000 vs 790.000. L’abilità in HU consente però al giocatore australiano di accorciare le distanze: dopo un livello il divario è ridotto a 2,5 milioni vs 1.595.000. Una mano può ancora ribaltare tutto.
Apre il gioco Adam Kharman con A♣K♠. Romano Ravaioli gli va sopra con A♥10♣. A questo punto l’australiano shova e trova il call del suo avversario. La mano, già critica per l’italiano preflop, dopo le prime tra carte del board sembra decisa: J♦10♠Q♠, scala nuts per Kharman! Le probabilità di vittoria ora dicono: 84.5% Kharman, 2,5% Ravaioli, 13% split pot. Quel 2,5% sono le chance di un fullhouse runner-runner: il turn è un J♥, il river completa il miracolo con un J♣!
Vince Romano Ravaioli il quale, al di là di questo finale pirotecnico, si è guadagnato il titolo non solo nell’ultimo giorno, ma soprattutto nell’arco dell’intera competizione.
Per chi volesse rivedere il video del final table, lo streaming è ancora disponibile qui.
I nostri report da Nova Gorica finiscono qui. Continua invece il racconto delle ISOP 2021 attraverso le interviste raccolte in questi giorni al Casinò Perla. Restate sintonizzati!
Foto di testa: Romano Ravaioli (credits ISOP)