Tra il 21 e il 23 giugno le World Series Of Poker 2024 hanno consegnato altri 7 braccialetti, per un totale di 56 tornei già conclusi e 2 attualmente in corso.
Nel precedente articolo avevamo parlato dell’evento #46 $1.000 Seniors. Il torneo per giocatori over 50, davvero molto affollato (7.954 entries!), si è concluso con la vittoria dello statunitense Khang Pham, al suo primo titolo WSOP. L’Italia del poker ha ben figurato in questo evento, mandando a premio ben 7 giocatori: ai 5 già indicati si sono aggiunti Fernando Gatto (113°) e Luigi Panico (100°).
Gli eventi #49 e #51, riportati venerdì scorso, hanno registrato le vittorie rispettivamente dell’amateur norvegese Erlend Melson (primo braccialetto e anche primo itm alle WSOP) e dello statunitense Peter Park.
In mezzo a questi due tornei, si è svolto il #50: $10.000 Razz Championship, un evento frequentato soprattutto da specialisti di questa variante e da big internazionali. Il payout parla chiaro: il 6 volte braccialettato Scott Seiver ha chiuso 18°, Todd Brunson (figlio del leggendario Doyle) 17°, Daniel Negreanu 11°, Phil Ivey (fresco dell’11° titolo) si è fermato al 9° posto, John Racener (2 vittorie WSOP) al 6°. Stranamente, l’heads-up ha invece messo di fronte due giocatori ancora senza successi alle World Series Of Poker. Uno è il grinder polacco Dzmitry Urbanovich, vincitore dell’EPT di Dublino nel 2016. L’altro è il (forse) meno noto George Alexander, player USA con già 5 final table WSOP alle spalle. Quest’ultimo ha messo la parola fine sulla caccia al braccialetto durata 15 anni. Urbanovich si è dovuto accontentare del suo miglior risultato alle WSOP.
Nell’evento #52: $5.000 No-Limit Hold’em 6-Handed, vinto dall’australiano Mostafa Haidary sul pro tedesco Bernd Gleissner nonché possessore di un titolo WSOPE, troviamo un itm “azzurro”. Lo ha messo a segno Eugenio Peralta con un buon 117° posto su 817 entries. Per il runner-up del WSOP Circuit 2017 di Campione d’Italia si tratta del terzo premio alle WSOP 2024.
Yuri Dzivielevski è invece riuscito a conquistare il terzo braccialetto live in 5 anni. Il brasiliano, che prima di dedicarsi esclusivamente al poker era un musicista, si è imposto nell’evento #53: $3.000 Nine Game Mix (7-Handed). Nel testa-a-testa per il titolo ha battuto l’americano Nicholas Julia, vincitore di questo stesso torneo nel 2021. Dzivielevski si conferma un esperto di varianti/mixed game nonché uno dei giocatori più tecnici in circolazione. Nel suo palmares spiccano altri 12 final table WSOP e la vittoria nel ME disputato a Brasilia delle Brazilian Series of Poker 2015. Dzivielevski occupa attualmente il primo posto nella All Time Money List del suo Paese.
Frank Funaro si è invece limitato al primo braccialetto live, ma la sua vittoria non è meno importante di quella di Dzivielevski. Il pro statunitense l’ha infatti ottenuta nell’evento #57: $10.000 Super Turbo Bounty No-Limit Hold’em Freezeout, torneo dal buy-in pesante che ha catturato l’attenzione di tanti professionisti.
Funaro ha superato la concorrenza agguerrita di 485 avversari tra i quali il campione del mondo 2014, lo svedese Martin Jacobson (19°), e del “nostro” Dario Sammartino. MadGenius è uscito 28° per il suo quinto itm di queste WSOP, il quarto a cinque cifre. Out prima del final table anche Ryan Riess (campione del mondo 2013), Scott Seiver, John Racener, Jennifer Harman, Kristen Foxen, Christopher Vogelsang, Daniel Sepiol e Phil Hellmuth.
Al tavolo finale Funaro si è lasciato dietro il pro britannico Ludovic Geilich (8°), il francese Antoine Saout (già quinto nel Main Event WSOP 2017) e infine il nipponico Shota Nakanishi, suo avversario in heads-up.
L’ultima notizia di questo report riguarda il torneo con il buy-in più alto dell’intera kermesse.
Si è infatti concluso il #55: $250.000 Super High Roller No-Limit Hold’em con la vittoria di Santhosh Suvarna. Il businessman indiano ha superato la concorrenza di 74 entries e ha così messo in bacheca il secondo braccialetto, dopo il 50.000 euro No-Limit Hold’em Diamond High Roller vinto alle WSOP Europe 2023.
Lo scoppio della bolla ha decretato i 12 giocatori a premio. Tra questi ci sono Phil Ivey (11°), Adrian Mateos (10°), Sean Winter (9°), Mikita Badziakouski (8°) e Jeremy Ausmus (7°). Nella fase 3 left, Santhosh Suvarna ha eliminato Chris Hunichen, recente vincitore dell’HR da 100mila dollari di buy-in. I due finiscono ai resti su questo flop: 4♥2♠10♠. Hunichen ha flush draw con in mano K♠3♠, mentre il giocatore indiano ha chiuso doppia coppia grazie a 10♦2♦. Il board è completato da K♦8♥: la doppia regge e Suvarna va all’HU contro Ben Tollerene.
La sfida conclusiva è durata meno di un livello, durante il quale l’americano è sempre rimasto leggermente avanti. Poi è arrivata questa action. Suvarna limpa da SB/D con J♣9♦, Tollerene fa check. Sul tavolo arriva subito il flop dei sogni per il player indiano: 10♦8♦7♣, scala nuts! Suvarna gioca in slow play e fa check behind. Il turn porta il 4♥. Tollerene esce bettando 3,2 milioni e poi chiama il raise a 9 dell’indiano. L’ultima carta è un 2♣: check, all-in di Suvarna e call di Tollerene che mostra 10♠4♦, ma la sua doppia coppia è inutile contro la scala floppata dall’avversario.
Poche mani dopo la sfida è andata in archivio. Ben Tollerene mette in mezzo quello che gli resta (ca. 18 milioni) con Q♦4♣, Suvarna (stack 94,3 milioni di chips) fa call e gira 10♥7♣. Il board rimane favorevole allo statunitense fino al river, quando si materializza il 10♠ della vittoria per Santhosh Suvarna.
Immagine di testa: Yuri Dzivielevski (credits WSOP/PokerNews)