Vedere Phil Ivey e Doug Polk seduti allo stesso tavolo da gioco è qualcosa di imperdibile. Uno spettacolo di poker ad altissimo livello, che solo talenti assoluti come loro possono regalare.
Nel caso specifico di Ivey e Polk, inoltre, è anche un evento piuttosto raro se si tratta di poker live.
Polk non partecipa a un torneo dal vivo da un po’ di anni. Il suo ultimo piazzamento è un 2° posto da 468mila dollari messo a segno nei Poker Masters del 2017.
Sul finire del 2020 Doug Polk si è scontrato con Daniel Negreanu (altra partita clamorosa) in un HU live all’Aria Resort & Casino di Las Vegas: il primo round – l’unico giocato dal vivo – di una sfida sulla distanza delle 25.000 mani terminata con la vittoria proprio di Polk. Qualche mese prima aveva messo in mostra una grandissima giocata agli High Stakes Season 8 contro Phil Hellmuth.
Ma questo è quanto, per un campione che da ormai quasi 5 anni gioca a scartamento ridotto anche quando si tratta di poker online, la sua specialità. Oggi il pro americano si dedica soprattutto al suo canale YouTube e al sito di coaching Upswing Poker. Dalla fine del 2017 Polk è entrato in “semi-pensionamento” (così ha definito la sua scelta), potendo contare su 9,4 milioni di dollari vinti live e almeno altri 5 tra partite online e la sfida “mix” con Negreanu. Nel suo palmares ci sono anche 3 braccialetti WSOP: il più ricco è quello da 3,6 milioni di dollari conquistato nel $111.111 High Roller for One Drop del 2017, davanti a Bertrand Grospellier (2°) e a Dario Sammartino (3°).
Storia diversa, invece, quella di Phil Ivey che ha continuato a giocare live, pur riducendo di molto la sua presenza ai tornei. In particolare non partecipa alle WSOP di Las Vegas dal 2019. Motivo? “Divergenze” con l’organizzazione, si dice, ma anche le varie disavventure in cui No Home Jerome si è cacciato da solo. Ad esempio le truffe ai danni dei casinò Borgata e Crockford.
Comunque sia, Ivey ha continuato a vincere live. Negli ultimi due anni, nonostante la pandemia, si è portato a casa più di tre milioni di dollari (cifra al lordo delle spese) partecipando a tornei high stakes soprattutto di short-deck.
Ma per assistere a un Ivey vs Polk è necessario andare a cercare negli archivi di YouTube i video di qualche anno fa. Il più interessante è datato 2015.
Il torneo in questione è l’Aussie Millions A$ 250K High Roller. Doug Polk e Phil Ivey hanno raggiunto la fase 4-handed del final table, insieme al canadese Mike McDonald e al terzo statunitense in gioco, Scott Seiver.
Quest’ultimo decide di foldare la propria mano, lasciando l’iniziativa a Polk (stack 2,3 milioni) che apre il gioco rilanciando a 55.000, quando i bui sono 12K/24 ante 4k. “WCGRider” ha A♠4♦. McDonald folda, Ivey (stack 2,8 milioni) invece chiama da BB con 10♣9♦.
Scende il flop: 3♠10♥2♦. Ivey, che ha centrato la coppia di T, decide di fare check. Polk lo imita, spostando così l’azione al turn.
La quarta carta del board è un 2♥. Questa volta il Tiger Woods del poker esce puntando 75.000. Doug Polk, con scala a incastro, una overcard (l’Asso) e un possibile bluff al river grazie alla posizione favorevole al tavolo, decide di chiamare.
Arriva così l’ultima carta, un 6♣ all’apparenza piuttosto ininfluente. Ivey decide di puntare ancora, questa volta 200.000 chips su un pot che ne ha già 284.000. A questo punto ci si aspetta un fold oppure il call a smascherare un possibile bluff di Ivey. E invece Polk inventa un raise a 580.000 perché ha letto il punto in mano al suo avversario.
Ivey inizia a pensare, mentre osserva Polk. Gli dice “Non volevo puntare 200mila, solo 175.000“, nel tentativo di carpire qualche reazione. Niente, Polk rimane impassibile. Ma il talento di Ivey individua qualcosa che non lo convince: un’incongruenza nella giocata, un tell, non lo possiamo sapere.
Qualunque sia la ragione, Phil Ivey fa il call che gli consegna il gran piatto e decide il destino del final table. Ivey alla fine vincerà il torneo, battendo McDonald in HU e lasciando Polk sul gradino più basso del podio.
Immagine di testa: Phil Ivey (credits PokerNews)