Parlare di una mano tra Fedor Holz e Justin Bonomo equivale a raccontare la sfida tra due titani del poker high- stakes.
Insieme “valgono” 88.409.839 dollari. 55.853.462 li porta l’americano, oggi n.2 della All Time Money List dietro a Bryn Kenney. Bonomo vanta 163 in the money nei tornei live dal 2005 ad oggi, dei quali tre sono braccialetti WSOP e altri 14 sono tavoli finali. Proprio una settimana fa, “ZeeJustin” ha messo a segno l’ultimo con il secondo posto ($700.000) dietro a Michael Addamo nell’HR da 50mila dollari di buy-in. E’ lo stesso torneo che ha visto protagonisti anche Dario Sammartino e Mustapha Kanit, quest’ultimo 8° per un premio di 126.000 dollari.
Fedor Holz, invece, occupa al momento la 10a posizione tra i giocatori che hanno vinto di più in carriera nei tornei dal vivo. Le sue vincite ammontano a $32.556.377, per merito di 82 ITM a cominciare dal 2012. Per quanto riguardo il curriculum WSOP, il pro tedesco vanta un braccialetto e 4 final table. Va detto che negli ultimi anni, precisamente dal 2018 in avanti, Holz ha ridotto molto il suo impegno con il poker giocato, un po’ per un calo di motivazione e quindi di performance, un po’ per altri interessi. Oggi Holz gestisce una poker school e si occupa di eSports.
L’unico titolo WSOP vinto da Holz è il secondo high roller più alto organizzato durante i campioni del mondo di poker: il $111.111 No Limit Hold’em High Roller for One Drop, edizione 2016. Due anni dopo, il tedesco ha sfidato Bonomo nel torneo con il buy-in più alto di sempre alle WSOP: il $1.000.000 No Limit Hold’em – The Big One for One Drop, organizzato per la prima volta dall’eccentrico Guy Laliberté.
Ed è proprio una mano di quella sfida che vi proponiamo qui.
E’ il testa a testa conclusivo. Justin Bonomo e Fedor Holz giocano per la prima moneta da 10 milioni di dollari. Al secondo vanno 6 milioni di dollari.
I bui sono 500K/1.000K ante 1.000K. Holz apre rilanciando fino a 2,8 milioni, ma subisce il re-raraise di Bonomo per 9,5 milioni con 8♦4♦. Call del tedesco che porta l’azione al flop.
Scendono Q♣4♣3♠. Bonomo punta altri 5 milioni e Holz chiama ancora.
Il turn è un 8♥. Lo statunitense ha doppia coppia, ma Holz lo ha seguito fino a questo punto: intrappolare il tedesco o evitare di essere intrappolato? Bonomo opta per rallentare l’action e fa check; Holz ne approfitta per puntare 11,5 milioni, seguito dal call di Bonomo.
A questo punto il pot è di 53 milioni, quando scende un 6♦ che completa il board. Altro check di Bonomo, Holz ne approfitta e va all-in. Senza esitazioni Justin Bonomo chiama, chiudendo così la sua trappola: Holz è costretto a mostrare il bluff totale con K♠J♦.
Bonomo incassa il pot e ribalta gli stack: 110.400.000 vs 24.600.000. Qualche mano dopo concluderà vincendo il torneo, il terzo titolo WSOP della sua carriera.
Il primo lo aveva vinto nel 2014 con il torneo $1.500 No Limit Hold’em Six Handed ($449.980), il secondo nel $10.000 Heads Up No Limit Hold’em Championship ($185.965) del 2018, in quella che è stata un’annata storica per Justin Bonomo.
Foto di testa credits PokerNews