Le World Series Of Poker 2024 hanno il loro re. E’ lo statunitense Jonathan Tamayo che, intorno alle quattro del mattino di oggi – ora italiana, le sette di ieri sera a Las Vegas – ha conquistato il titolo più importante e prezioso di tutta la kermesse: quello del Main Event.
Il braccialetto che ha sollevato al cielo vale tanto, perché è arrivato dopo 10 giornate trascorse ai tavoli dell’Horseshoe Las Vegas Event Center sfidando un field che ha stabilito il nuovo record per questo torneo: ben 10.112 partecipanti. Ed è prezioso anche economicamente perché ha consegnato al player di Las Vegas un primo premio da 10 milioni di dollari.
Il merito principale di Tamayo è stata la pazienza, dalla quale dipende anche la capacità di gestione dello stack, vero punto cardine del poker sportivo. Ha iniziato il final table dal penultimo posto ed è riuscito a raggiungere l’ultima giornata (Day10) in compagnia del “crusher” svedese Niklas Astedt e dell’amateur Jordan Griff.
Quest’ultimo ha opposto resistenza fino alla fine, mettendo in mostra un gioco molto spavaldo – forse un po’ troppo – per un giocatore non professionista. Griff ha avuto anche la chance di vincere il Main Event, ma un Kappa al river gli ha detto di no. E su questo punto bisogna ammettere che, se il traguardo di Tamayo è senza dubbio meritato, la Dea Bendata ci ha messo del suo decidendo di non regalare agli appassionati di poker una nuova “Cinderella Story”, cioè la vittoria di Griff.
La storia di Tamayo è invece quella di un regular dei tornei live a stelle e strisce con 2,3 milioni di dollari vinti e 4 anelli del Circuito WSOP (WSOPC) messi in bacheca prima di questo torneo: ottimi risultati che però quasi scompaiono di fronte al successo nel Main Event WSOP.
E allora complimenti a lui e ai due coach che lo hanno aiutato a prepararsi per la competizione: l’amico-campione del mondo 2017 Joe McKeehen e il grinder tedesco Dominik Nitsche.
Il resto è nella sintesi dell’ultima giornata.
L’ultimo atto del final table è iniziato con una serie di duelli tra Jordan Griff e Niklas Astedt che si sono scambiati più volte la chiplead.
Lo svedese ha subito mostrato le sue skills con questo bel call al turn. Siamo negli ultimi minuti del livello 42 (1.500k/3.000k bb ante 3.000k) e Griff apre a 7 milioni. Astedt chiama da BB e fa scendere J♠10♥2♦ al flop. Lo svedese va in check-call per 8 milioni. Il turn è un 4♥: l’azione rimane la stessa ma questa volta sono 20 milioni di chips che Astedt investe per vedere il river. L’ultima carta è un J♥: check-check e lo svedese incassa il piatto con 10♦6♦, coppia di 10 floppata, mentre Griff ha in mano Q♣2♦ per la bottom pair.
E’ una sequenza di 7 mani quella tra Griff e Astedt, in mezzo al quale Jonathan Tamayo si fa vedere un paio di volte: prima incassando un pot su Astedt pagato fino al turn, poi foldando A♠Q♥ sulla forbet-shove di Griff che ha A♦Q♠! Una scelta molto prudente, quest’ultima, ma che verrà ripagata poco dopo con l’arrivo del primo player out.
Livello 43 (2.000k/4.000k/4.000), Niklas Astedt rilancia 8 milioni da bottone ma Jordan Griff (SB) gli va sopra fino a 28 milioni. Il grinder svedese chiama e l’azione si sposta al flop: 10♣9♦3♦. Griff c-betta per 28 milioni e riceve un altro call. Al turn si materializza il J♣, sul quale lo statunitense va all-in per 159.000.000, poco più di quanto ha nello stack il suo avversario. Astedt ci pensa diversi minuti prima di annunciare il call, ma allo showdown è drawing thin: 9♠9♣ per Griff che quindi ha set vs K♠J♦, solo top pair top kicker per Astedt. Lo svedese può solo sperare in un Q al river che gli faccia chiudere scala: arriva invece il K♥ che lo elimina al terzo posto!
Astedt la prende comunque bene, grazie anche alla presenza dei suoi tifosi:
Il duello finale ha preso il via con Jordan Griff in vantaggio su Jonathan Tamayo per 432.500.000 chips a 174.500.000, cioè 108 big blinds vs 43. Ma nell’arco di 4 mani il divario si è ridotto a 60 milioni.
Il merito va soprattutto a un gran call. Griff (SB/D) apre il gioco con 10 milioni, seguito dal call di Tamayo (BB). Flop: A♦K♣5♣. L’original raiser c-betta 6 milioni dopo il check del suo avversario, il quale chiama ancora. Il turn è un 2♦. Stessa azione, ma questa volta per 35 milioni di chips. L’8♥ completa il board. Ultimo check di Tamayo e Griff piazza la terza barellata: 75.000.000 che corrispondono a circa il 60% di quanto è rimasto a Tamayo. Il call per quest’ultimo è davvero difficile, se sbaglia è quasi game over per lui. Tamayo ci pensa qualche minuto ma alla fine annuncia il call: allo showdown mostra A♠6♠, top pair, e cattura Griff in bluff totale con Q♠4♦.
E’ la mano della svolta perché Tamayo, rinvigorito dalla giocata, inizia a macinare colpi su colpi grazie a uno stack che adesso gli permette di essere un po’ più aggressivo. Dall’altra parte c’è un Jordan Griff che continua a bettare su tutte le street, molto spesso in bluff. Forse è la strategia che aveva deciso di adottare per questo final table o forse è il suo stile di gioco, ma il risultato in questo frangente si rivela negativo. Dopo una ventina di mani, il chipcount indica Tamayo a quota 432.000.000 di chips e Griff a 176.000.000.
L’inseguitore però non molla e all’action #194 del final table trova il 2-up. Su un board che al turn recita Q♦6♠5♣J♦, Jordan Griff va all-in e riceve un altro call sofferto da parte di Tamayo. Questa volta, però, Griff è avanti perché in mano ha J♥6♥, doppia coppia, mentre il suo avversario mostra A♣J♣, top pair top kicker. Il river K♣ consegna un gran bel piatto a Griff che si riporta in leggero vantaggio.
Nel giro di poche mani, Griff passa avanti 3:1. A quel punto arriva il 2-up di Tamayo: resti perflop con K♥10♠ vs 7♠7♣ di Griff. Il board è liscio fino al river, quando scende il K♦ che regala a Tamayo la top pair e la permanenza nel torneo.
Tamayo riprende la chiplead e riesce anche a piazzare un monster bluff, facendo foldare Griff con una overbet sul board J♠10♦7♥Q♦K♥: Tamayo è “bianco come il latte” (5♠3♣ in mano) mentre Griff ha doppia con K♠10♣!
Tutto inutile, perché Griff recupera di nuovo restituendo il favore a Tamayo con un all-in preflop: 6♣[6] di Griff vs A♣8♥ e 6♥ al flop che praticamente chiude la mano.
Il torneo è ormai entrato nel livello 44 (2.500k/5.000k/5.000k) e di nuovo Tamayo si trova ad inseguire. Il sorpasso arriva con un altro all-in. Resti al flop 7♦4♠3♣: Griff chiama con 5♦4♥ lo shove di Tamayo che mostra 8♦7♠. Turn 3♦ e river 9♦ mantengono il vantaggio della coppia di 7 floppata: Jonathan Tamayo fa double-up e torna di nuovo vantaggio nel count.
Ma per la conclusione serve qualcosa in più: un “quasi cooler” alla mano #235. Jonathan Tamayo apre con 12,5 milioni di chips, Jordan Griff chiama. Flop: 9♦8♣3♦. Tamayo punta 10.000.000, Griff rilancia 40 milioni, all-in di Tamayo e call di Griff.
L’ultimo showdown del torneo vede Jonathan Tamayo con 8♦3♠, doppia coppia e in vantaggio sulla top pair centrata da Jordan Griff con 9♥6♣. L’A♣ al turn non cambia nulla, il 5♦ al river consacra Jonathan Tamayo campione del Main Event WSOP edizione 2024!
Questo è il payout completo del final table: