Si dice che “il tre è il numero perfetto”. Nel calcio, ad esempio, si celebra il cosiddetto “triplete” (treble in inglese, tripletta in italiano), ossia la vittoria di tre competizioni ufficiali nel corso della stessa stagione.
Anche il poker ha il suo triplete. In realtà ne esistono ben due forme diverse, al momento. C’è il Triple Crown che viene assegnato ai giocatori che in carriera hanno vinto un titolo WSOP, uno EPT e uno del World Poker Tour (WPT). Finora ci sono riusciti in 9, l’elenco completo è qui.
E poi ci sono coloro che sono riusciti a inanellare (per meglio dire, infilare al polso) tre braccialetti WSOP in una sola edizione. Si tratta di un record che appartiene – per ora – a 6 campioni delle carte: Puggy Pearson, Phil Hellmuth, Ted Forrest, Phil Ivey, Jeff Lisandro e George Danzer. Va detto che, mentre i primi 5 hanno uno score “puro”, cioè realizzato solo alle WSOP di Las Vegas, quello che Danzer ha centrato nel 2014 conta un braccialetto vinto alle WSOP Asia Pacific. Viene comunque considerato valido per il record.
Certo, si tratta di un record temporaneo, almeno fino a quando qualcuno non alzerà l’asticella a 4 titoli WSOP. Un’impresa decisamente non facile oggi, con tornei che sono diventati molto più competitivi per tutti e questo fa pensare che quel primato sia destinato a durare ancora per un bel po’.
Ma c’è anche una curiosità nascosta in quel record e che forse non tutti conoscono. Per raccontarla è necessario fare un salto all’indietro nel tempo, fino al lontano 1993.
L’edizione 1993 delle World Series Of Poker è particolare perché contiene due risultati eccezionali. Il primo, in ordine di tempo, lo firmano due grandi campioni di poker: Phil Hellmuth e Ted Forrest.
Del primo non serve dire molto, è sufficiente ricordare che oggi detiene il record di braccialetti WSOP vinti: 16. Ted Forrest di braccialetti ne ha invece vinti 6 in tutto, che si sommano a un titolo WPT e altri 134 ITM per un controvalore di 6,3 milioni di dollari vinti in 25 anni di eventi live.
Tuttavia, quando nel 1993 Ted Forrest si presenta ai nastri di partenza delle WSOP non ha ancora vinto un braccialetto. Al contrario, Hellmuth ne possiede già due. Il primo è quello del Main Event 1989; il secondo lo ha conquistato nel 1992, con l’evento $5.000 NLH.
Ed è proprio Hellmuth a realizzare il primo triplete in altrettanti giorni. Tra il 26 e il 28 aprile si aggiudica il $2.500 No Limit Hold’em ($173.400), il $1.500 NLH ($161.400) e il $5.000 Limit Hold’em ($138.000).
Il secondo successo è segnato anche da un episodio speciale. Ad un certo punto della gara, Hellmuth si ritrova con uno stack davvero molto ridotto, solo 1.100 chips. Per sua fortuna arriva la pausa, durante la quale gli viene consegnata una busta contenente alcuni disegni di suo figlio Nicholas, allora molto piccolo. Quando torna in sala per la ripresa del gioco, Hellmuth “spilla” subito due Jack con i quali va all-in e centra il double-up che lo tiene in partita. E’ solo il primo perché da lì in poi Poker Brat non si ferma più, fino alla vittoria del braccialetto sul quale farà poi incidere il nome del figlio.
E Ted Forrest? Il giocatore di Syracuse, nonostante sia uno specialista di cash game, replica immediatamente. Il 30 aprile si impone nel $5.000 Seven Card Stud per 114.000 dollari di premio. Il giorno dopo è primo nel $.1500 Seven Card Razz (477.400 dollari). Il conto, quello del suo triplete, lo chiude il 2 maggio con la vittoria nel torneo di Omaha Hi/Lo Split da 1.500 dollari di buy-in e 120mila di premio. Il secondo triplete in tre giorni alle WSOP 1993 è suo.
Sembra finita, ma il 9 maggio di quell’anno Phil Hellmuth ha la palla per il sorpasso verso il record in solitario: lo manca di un soffio, dopo aver perso il testa-a-testa finale contro William Baxter nel $5.000 No Limit Deuce to Seven Draw. Poi non c’è più tempo, perché il 10 maggio inizia il Main Event.
Hellmuth e Forrest non faranno molta strada nel torneo più importante. Eppure siamo convinti che, almeno in quella occasione, non se ne siano rammaricati troppo visto che con il doppio triplete hanno raggiunto Puggy Pearson nell’albo dei record del poker.
A proposito di record, c’è ancora da raccontare il secondo, che è tale solo in ordine cronologico e non per importanza. Lo realizzano Marsha Waggoner e Wendeen Eolis che diventano le prime due giocatrici capaci di andare a premio nel Main Event WSOP: rispettivamente 19ma e 20ma. Succede il 13 maggio 1993.
Immagine di testa credits PokerNews/WSOP