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Un tocco di colore, di fantasia e di autoironia non può che far bene al mondo del poker il quale, altrimenti, rischia di prendersi troppo sul serio. Ma in che modo si può essere originali senza rinunciare al ruolo di poker pro?

Ad esempio ci si può presentare in sala travestiti. Una specialità nella quale eccelle Phil Hellmuth il quale, da almeno una quindicina d’anni, fa il suo ingresso al Main Event WSOP interpretando qualche grande personaggio. All’edizione di quest’anno è entrato nella pokeroom del Casinò Rio nei panni di Gandalf il Bianco.

Per Poker Brat non ci sono Mardi Gras (il nostro Carnevale) o Halloween che tengano: l’appuntamento con il suo show in maschera coincide con l’inizio del torneo di poker più importante al mondo.

Anche Daniel Cates non scherza. Pochi giorni fa ha festeggiato il suo primo braccialetto WSOP vestito da Ken Masters di Street Fighter o Son Goku di Dragonball (il dibattito è ancora aperto).

Ma Hellmuth e Cates non sono gli unici ad amare i cambiamenti di look. Ci sono infatti altri grandi poker player che hanno scelto la via del cosplay per dare una svolta alle lunghe e a volte monotone sessioni di gioco. E magari anche per confondere un po’ gli avversari.

Phil Hellmuth in versione Gandalf il Bianco (credits Pokertube.com)

Bertrand “ElkY” Grospellier

Uno che viene dal mondo dei videogame non può che apprezzare un cambiamento “fumettoso”. E infatti Betrand Grospellier, ex pro player di Warcraft III, Starcraft e più di recente anche di Hearthstone, nel 2008 si è presentato al tavolo dell’APPT di Macao vestito da Joker.

La scelta di ElkY è stata un omaggio a Il cavaliere Oscuro, secondo capito della saga di Batman uscito proprio quell’anno. Nella pellicola di Christopher Nolan l’antagonista di turno dell’uomo-pippistrello è appunto il Joker.

Grospellier è uno abituato a look appariscenti, derivazione del suo periodo da gamer trascorso in Asia. Lo si è spesso visto con capelli tinti e lustrini, ma il look da Joker accompagnata dalla tipica risatina e dalla battuta “Why so serioius?” ha spiazzato tutti. Inquietante.

Bertrand “ElkY” Grospellier nei panni del Joker di Nolan (credits The Rational Group)

Victoria Coren Mitchell

Se da Grospellier ci si può aspettare una perfomance da trasformista “fuori di testa”, quella di Victoria Coren Mitchell è assolutamente spettacolare.

La due volte vincitrice di un EPT, nonché scrittrice, giornalista e presentatrice TV ha una vera passione per il cosplay. Ogni anno, Vicky è una delle poche e fortunate persone ad essere invitate ad una festa di Halloween organizzata dal presentatore Jonathan Ross. E ogni anno la Coren Mitchell è manna dal cielo per i paparazzi dei tabloid accampati fuori dalla casa di Ross, pronti a immortalare il suo costume.

Ecco quindi la galleria Coren Mitchell di Halloween, dal gatto allo scheletro passando per l’infermiera e tutto ciò che ci sta in mezzo.

Tutte le immagini provengono dal profilo Twitter di Vicky: 2010 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018

Otto anni di Halloween con Victoria Coren Mitchell (credits Victoria Coren Mitchell)

Mason Hinkle

fratelli Hinkle di Kansas City sono entrambi figure di rilievo nella scena pokeristica contemporanea. Blair nei tornei live ha vinto oltre $4,9 milioni, la maggior parte dei quali nel Missouri, incluso un braccialetto WSOP e cinque anelli del circuit. 

Come giocatore, Mason è un po’ meno famoso del fratello ma è comunque riconosciuto ai tornei per il suo look. Va infatti in giro con un trolley che contiene un’anguria, mostra un paio di folti baffi, indossa un marsupio e una varietà di ninnoli, facendosi chiamare Uncle Ron. Non sappiamo l’origine e la ragione di questo alter ego, ma forse è una di quelle cose che non hanno bisogno di una spiegazione. Ovunque ci sia un grosso torneo di poker negli Stati Uniti, ecco arrivare (probabilmente) Uncle Ron, pronto ad accarezzare la sua anguria.

Mason “Uncle Ron” Hinkle (credits WSOP)

I Poker Sharks

Non sappiamo neppure perché Kyle Miholich si presenti ogni anno alle World Series indossando la testa della mascotte di una catena di burger, Jack In The Box. Eppure è così.

Micholich fa parte di un gruppo di giocatori amatoriali della California del sud che si fa chiamare “Poker Sharks“. Documentano ogni loro viaggio su YouTube, dove affermano: “Speriamo abbiate imparato dal nostro viaggio pokeristico, e che vi siate fatti due risate“. L’arrivo di Jack In The Box è ormai un must alle WSOP, anche se nel Main Event non è mai riuscito ad andare a premio.

Kyle Miholich aka Jack (credits WSOP)

Phil Laak

Quasi tutti i costumi portati al tavolo da poker di solito rappresentano un condensato di divertimento che non dura più di un tatuaggio temporaneo. Ma l’apparizione di Phil Laak alle World Series 2008 è durata decisamente di più.

Laak ha passato gran parte della fase iniziale della sua carriera a costruirsi il personaggio di “Unabomber“, con occhiali da sole scuri e una felpa col cappuccio a coprirgli testa e volto. Ma nel 2008 Laak si è rivolto ad un artista del trucco di Hollywood per ingannare tutti, perfino gli organizzatori, e potersi sedere al tavolo come un perfetto sconosciuto. Uno innocuo dal punto di vista pokeristico, insomma.

Le sue fattezze sono state nascoste da un camuffamento pressoché perfetto da persona anziana. A tutti gli osservatori è apparso come un giocatore occasionale, uno dei tanti che ogni anno tentano il colpaccio da $10k al Main Event.

Phil Laak in versione giocatore sconosciuto alle WSOP 2008 (credits PokerNews)

L’efficacia del travestimento di Laak ha indotto le WSOP a introdurre una regola per proibire l’uso di maschere al tavolo, ancora oggi ricordata come la “regola Phil Laak“.

Immagine di testa credita PokerGo