Il misclick è una delle cose che più facilmente mandano in tilt un giocatore durante una sessione online.
La scena è più o meno questa. Sei seduto davanti al computer da ore, mentre grindi su più tavoli. Oppure stai giocando un torneo con un grosso montepremi e da un po’ non ti arrivano carte buone. Insomma, che si tratti di azioni troppo ripetitive o di noia, ad un certo punto hai un calo di attenzione e clicchi il tasto sbagliato.
Il risultato? Un fantastico fold preflop con AA o un altrettanto spettacolare (sempre per gli avversari) all-in con 7-2 off. Dopodiché non ti resta che sostituire il joystick finito per caso contro la parete.
Tutto questo succede quando si gioca online, perché nel poker live il “misclick” non è possibile.
Ne siamo proprio sicuri?
In effetti anche nel poker dal vivo è possibile fare errori simili ad un misclick online. Ad esempio quando l’azione dichiarata non corrisponde al corretto importo in chips messo sul tavolo. Oppure quando si agisce fuori posizione o si compie un’azione senza averne diritto. E altri casi ancora.
Anche se l’espressione “misclick” non è del tutto corretta, c’è chi l’ha usata anche in un’azione di gioco live.
E’ capitato al Super High Roller da €50K dell’EPT di Barcellona, annata 2013. I protagonisti di quella strana azione sono Daniel Negreanu e Steven Silverman. Il primo non ha bisogno di presentazioni.
In realtà non ne avrebbe neanche Silverman che a tutti gli effetti è un giocatore professionista di alto livello. Tuttavia, da quasi 7 anni, non ci sono più risultati a suo nome e per questo motivo potrebbe risultare meno noto soprattutto a chi si è avvicinato al poker in tempi recenti.
La sua storia è abbastanza singolare, anche se gli inizi sono simili a quelli di molti altri giocatori.
Steven Silverman (classe 1988 di Derwood, Maryland) scopre il poker già da giovane, attraverso i siti online. Ne rimane subito catturato, al punto da decidere di abbandonare gli studi al termine del primo anno di università (è iscritto a Matematica).
Grinda online su varie piattaforme con il nickname Zugwat e vince tanto, soprattutto quando si tratta di cash game. Nel frattempo, però, inizia ad avvicinarsi anche al poker dal vivo.
Il primo risultato in una pokeroom “brick and mortar” è del 2007. Nel giro di due anni arriva terzo al LAPT di San José (2008), 17° all’EPT ME di Sanremo e 12° al Grand Final di Montecarlo (entrambi nel 2009). Tra poker live e online, nel 2009 ha già incassato più di un milione di dollari. Una luminosa e ricca carriera da poker pro sembra all’orizzonte, quando Steven Silverman improvvisamente decide di smettere di giocare. La ragione si chiama college.
L’allora 21enne desidera infatti completare la sua formazione, come se nella sua vita non ci fosse posto per le cose rimaste incompiute. E così si rimette sui libri. Nel 2012 si laurea e, una volta completata la missione, torna a giocare a poker.
Nel triennio passato a studiare, Steven Silverman non ha perso confidenza con il gioco. Lo si vede subito. Nel giugno del 2012 chiude al 3° posto il $10.000 PLO alle WSOP, per 300mila dollari premio. Un anno dopo mette a segno il suo miglior risultato live: vince il 25K euro all’EPT Grand Final di Montecarlo, incassando $1.016.744 per la prestazione.
Da lì in poi seguono altri 9 “score” a 5 o 6 cifre, tra i quali ci sono gli 891.000 dollari vinti nel SHR $100K WPT Alpha8. Il suo ultimo risultato su TheHendonmob.com è datato 2015: un 773° posto nel ME WSOP da 15mila dollari di payout, che porta a $3.211.076 il totale delle sue vincite ottenute in carriera nei tornei dal vivo.
Ma torniamo al misclick incriminato.
L’azione prende il via con Daniel Negreanu che da bottone spilla A♣K♥. Prima di lui tutti hanno foldato e l’occasione è super propizia per un raise. I bui sono 3.000/6.000, KidPoker ha uno stack di 334.000 chips e la struttura è ancora piuttosto giocabile: un raise sui 15K è più che sufficiente.
Invece il canadese mette 45.000 chips nel piatto! Immediatamente si accorge dell’errore e, ridendo, dice: “Ooops, 29K ragazzi!“. Igor Kurganov lo corregge subito, dicendogli “Sono 45.000, non 29.000“.
Con un po’ di imbarazzo (forse vero, forse no), Negreanu si mette la mano sulla fronte: “45mila? Sono andato un po’ lungo!“. Fatto sta che lo SB folda e l’azione arriva così a Steven Silverman (BB). L’americano ha K♣J♣ e 696.000 chips nello stack. Chiede a Negreanu il conto delle sue chips e, dopo averlo ricevuto, annuncia l’all-in. Instant-call di Negreanu.
Allo showdown si nota un po’ di imbarazzo tra i giocatori. Negreanu, sempre con il suo stile da “piacione”, dice: “E’ stato proprio un misclick!“. Il board porta 9♠6♠4♦10♠A♥ e consegna il monster pot a KidPoker.
Nei giorni successivi ci sarà una polemica tra Steven Silverman e Daniel Negreanu, quest’ultimo accusato – non solo dall’avversario ma anche da molti altri colleghi – di angle-shooting.
A dire la verità, l’atteggiamento del pro canadese è piuttosto sospetto. Al tavolo si ha la sensazione di una recita. Va anche detto, però, che Negreanu si è preso un rischio, perché Big Slick non sempre è sinonimo di vittoria. In fondo, contro due carte diverse, AK rischia di perdere tra il 33% e il 40% delle volte!
Il video è raggiungibile da qui. Dateci un occhio e poi fateci sapere cosa ne pensate!
Immagine di testa: Daniel “KidPoker” Negreanu (credits PokerNews)