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L’attesa sta per finire. Tra meno di un mese e mezzo, il brand del più importante e famoso circuito europeo di poker dal vivo tornerà in Italia.

Il 10 marzo 2025 debutterà il PokerStars Open, e il primo evento di questa nuova kermesse avrà luogo a Campione d’Italia, l’exclave del Belpaese in territorio svizzero. Non si tratta del ritorno in Italia dell’European Poker Tour vero e proprio, ma di un suo “fratello minore”. Flutter, l’azienda proprietaria dell’EPT, ha infatti deciso di sostituire i precedenti tour “nazionali” (Estrellas, France Poker Series, United Kingdom & Ireland Poker Tour ed Eureka) con un nuovo circuito, come abbiamo spiegato in precedenza.

In questo caso, però, le dimensioni contano fino a un certo punto. Specialmente per l’Italia, che non ospita un torneo brandizzato PokerStars dall’agosto 2016. All’epoca si svolse a Saint-Vincent la penultima tappa dell’Italian Poker Tour Season 8, mentre l’ultima fu organizzata a Malta, nell’ottobre dello stesso anno.

Se invece consideriamo l’EPT, l’astinenza italiana dura da dieci anni. Ad aprile 2014, Sanremo concluse la sua presenza all’interno del tour, iniziata nel lontano 2008 e durata per 7 edizioni consecutive. Nel mezzo ci fu solo una breve parentesi a Campione d’Italia, nel 2012. Per il momento, il ritorno dell’EPT in Italia rimane un sogno, ma la scelta di Campione d’Italia per il debutto del PokerStars Open offre una piccola speranza per il futuro.

Come si suol dire, se son rose fioriranno. Per ora, accontentiamoci dell’arrivo del nuovo tour e di un breve ricordo di quell’EPT campionese.

EPT CAMPIONE D’ITALIA 2012

E’ il 25 marzo 2012 quando l’European Poker Tour di Campione d’Italia prende il via. In programma ci sono 21 tornei, mentre alle casse del Casinò Municipale iniziano le code dei giocatori. Com’è naturale che sia, la fetta nettamente più grossa è costituita dagli italiani, ma non mancano i soliti tedeschi, nordici, inglesi, francesi, spagnoli, giocatori provenienti dall’est europeo e anche tanti big internazionali.

L’Italia fa la parte del leone nei side events, aggiudicandosi ben 4 picche. Il merito è di Guido Presti (primo nel 330 euro NLH Turbo), Gianluca Escobar (nel 330 euro NLH), Maria Tagliafierro (nel torneo per sole donne) e Carlo Savinelli (nell’€5.200 NLH 6-Max Turbo, davanti a Bryn Kenney). Oltre ai primi posti, gli azzurri del poker centrano un mare di podi.

La stessa situazione si delinea nel Main Event, in programma dal 26 al 31 marzo. Il torneo è affollato da players del Belpaese: 32 di questi andranno a premio, su 88 posti pagati e un field complessivo di 570 entries. Alcuni nomi ci riportano alle origini e al periodo del boom del poker in Italia: Giorgio Bernasconi (85°), Salvatore Pengue (84°), Daniele Mazzia (81°), Alessandro Speranza (71°), lo “squalo” Massimo Mosele (66°), Antonio Buonanno (65° a Campione e poi vincitore dell’EPT Me di Montecarlo nel 2014), il già citato Carlo Savinelli (52°), Sergio Castelluccio (47°) e Carla Solinas (42°).

Tutti questi terminano la corsa entro il Day3, concluso dall’eliminazione di un altro azzurro, Juri Pietroboni. Stop anche per sei vincitori di un Main Event EPT: Rupert Elder (Sanremo 2011), Martin Finger (Praga 2011), Bertrand Grospellier (PCA 2008), Liv Boeree (Sanremo 2010), Roberto Romanello (Praga 2010) e Nicolas Chouity (Montecarlo 2010).

Il Day4 registra altre tre cinque eliminazioni italiche. Al 21° posto si ferma Stefano Demontis, seguito a ruota da Andrea Benelli. Il “toscanaccio” incappa nel classico coin-flip con J♥J♦ vs A♥K♦ di David Vamplew, campione EPT a Londra nel 2010. La prima carta del board è un K♠ che di fatto elimina Benelli.

Andrea Benelli (credits PokerNews)

Poco più avanti escono Alessandro Minasi (16°), eliminato dal pro francese Fabrice Soulier (già detentore di un braccialetto WSOP) e Giuseppe Biancoviso, anche lui per mano di Soulier. Il colpo è brutale: l’italiano tribetta all-in con coppia di Assi e riceve il call del francese che in mano ha K♦Q♠ e tante chips in più nello stack. Il flop porta Q♦8♥Q♥, trips per Soulier che elimina Biancoviso al 14° posto sul resto del board: 9♦2♣.

Ormai manca poco alla composizione del final table a 9 giocatori, quando arriva il derby italiano. Stefano Puccilli elimina Pasquale Vinci all’11° posto, con A♦K♥ vs K♠Q♠ e board liscio.

Il bubble-man del tavolo finale è invece il già citato Vamplew. L'”Harry Potter del poker” (per la somiglianza, ma anche per qualche giocata magica), impatta nella doppia coppia presa al flop 8♠5♦Q♦ da Fabrice Soulier con Q♥8♥. Vamplex ha invece K♥J♥ e c-betta in bluff. L’americano si limita al call e poi, sul K♠ al turn, va in check-raise all-in. L’inglese ci pensa un po’ ma alla fine chiama, solo per essere eliminato quando al river scende l’A♥.

Sempre Soulier mette fine al Day4 mandando a casa il bulgaro Simeon Naydenov (“braccialettato” WSOP nel 2013).

David Vamplew (credits PokerNews)

L’ultima giornata inizia con la chiplead di Fabrice Soulier, tallonato da Olivier Busquet. Stefano Puccilli, primo vincitore di un Italian Poker Tour Main Event, è invece 6° nel count, davanti all’italo-tedesco Mario Nagel. All’ultimo posto c’è lo svedese Robin Ylitalo che dura poche mani prima di essere eliminato dall’ungherese Balazs Botond. Ylitalo si rifarà un anno più tardi, vincendo l’EPT Main Event di Londra.

A 7 left, arriva lo scontro tra Puccilli e Nagel. Apre il player romano da utg e riceve il call del suo avversario da BB. Flop: 3♦4♣10♥. L’italiano c-betta e Nagel va in check-call. Al turn scende la Q♥. Puccilli ha K♠Q♥ in mano e, con la top pair presa sulla quarta carta del board, punta ancora. Nagel ci pensa un po’ e poi annuncia l’all-in. Il successivo call di Puccilli obbliga l’italo-tedesco a mostrare A♥J♥, cioè flush draw, scala a incastro e overcard: sono 14 out, 32% di ribaltare la situazione. Al river si materializza il 5♥ che chiude il colore di Nagel: Stefano Puccilli rimane con le briciole e lascia poco dopo il torneo al 7° posto, eliminato da Busquet.

Stefano Puccilli (credits RIHL)

A questo punto, Bousquet e Soulier si contendono la chiplead. In mezzo a loro, però, sbuca il danese Jannick Wrang, nome non particolarmente noto anche se alle spalle ha già qualche buon piazzamento, soprattutto il 16° posto ottenuto all’EPT ME di Londra 2010. Saranno questi tre a giocarsi il podio.

Fabrice Soulier è il più corto e cede dopo un livello nella fase 3-handed. Il suo giustiziere è Wrang, in all-in preflop con A♥6♣ vs K♣Q♠. Il francese hitta il K♠ al flop, ma un malevolo A♠ al turn ribalta la situazione a favore del danese. Il river non cambia nulla e Soulier è out al terzo posto.

Olivier Bousquet (credits RIHL)

Wrang inizia l’heads-up con un vantaggio di circa 4 milioni di chips su Olivier Bousquet (poco meno di 2:1). Lo statunitense recupera qualcosa, ma sono briciole e, dopo un livello, il danese è avanti 3:1 in chips. Di lì a poco, il torneo finisce.

I bui sono 80k/160k ante 20k (ancora non si giocava con la Big Blind ante) e Olivier Busquet apre a 160k. Wrang risponde con un all-in diretto da circa 12 milioni, che il suo avversario chiama con ciò che gli resta (4,2 milioni). L’ultimo showdown mostra Busquet in leggero vantaggio con A♦9♥ vs A♥6♦: 62% a 23% e 15% split. Il board scorre però A♠3♥5♥10♥2♥ e consegna a entrambi il colore di cuori, ma il danese ha quello nuts!

Jannick Wrang può così sollevare la picca che vale €640.000, ancora oggi il suo miglior risultato.

Jannick Wrang (credits RIHL)

Vittoria a sorpresa a parte, quell’EPT non avrà purtroppo un seguito. I 570 partecipanti al Main Event di Campione superano i numeri di altre quattro tappe stagionali, ma rimangono al di sotto delle restanti otto: Sanremo compresa, che nell’ottobre del 2011 aveva raggiunto quota 837 iscrizioni.

La tappa di Campione d’Italia verrà cancellata insieme a Tallinn, Loutraki, Copenhagen e Madrid. Nessuna di loro è più rientrata nel tour, almeno per ora.

Immagine di testa credits RIHL

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