Vai al contenuto

Da 113 giocatori a 40. Con questo numero si è concluso il Day4 del Main Event EPT di Barcellona, durato poco più di quattro livelli e mezzo (400 minuti di gioco).

A guidare il gruppo nella fase davvero calda del torneo è Stephen Song. Il professionista statunitense, vincitore di un titolo WSOP nel 2019 e 57° nel Main Event di quest’anno, ha accumulato 4.130.000 chips, lasciandosi alle spalle il connazionale, specialista di high roller, David Coleman (3,9 milioni). Terza posizione (3.450.000) per il britannico Harry Lodge.

La top 10 si presenta alla fine del Day4 si presenta così:

Song ha condotto una gara equilibrata, senza oscillazioni eccessive a livello di stack. Tuttavia, la mano che lo ha proiettato nelle zone altissime del chipcount è stata uno scoppio clamoroso. L’azione si svolge tutta preflop, con la forbet all-in di Song e il call di Sindre Hansen. Allo showdown, l’americano mostra una coppia di Jack, dominata dai Kappa del norvegese. Le prime quattro carte non modificano la situazione, poi al river si materializza il J♦ che fa settare Song ed elimina Hansen.

Coleman, invece, ha avuto un rush finale pazzesco. Nell’ultima ora del Day4, il grinder ha incassato quasi 3 milioni di chips. La botta più pesante è quella che l’americano ha rifilato a Jonathan Elfa Sanvicens. Il player di Andorra tribetta leggero preflop con Q♠Q♦ sull’apertura di Coleman e il successivo call di Nick Palma. Arriva solo il call del primo che ha una coppia di 3. Il flop 9♣3♦2♠ porta avanti Coleman – set di 3 – che prima esce puntando e poi chiama sul raise di Elfa Sanvicens. Sul turn 6♥ i due finiscono ai resti e il 2♥ consegna il mega piatto a David Coleman.

Il 10° posto del chipcount appartiene a Rania Nasreddine che se l’è conquistato con le unghie ma ancora di più grazie alle sue skills di ottima giocatrice. Dopo essere stata a lungo nella top 5, l’avvocatessa americana è incappata in un cooler pesantissimo contro il cinese Jianwei Lin: QQ vs AA e nessun miracolo dal board. Il suo stack è crollato a 10bb ma, un colpo dopo l’altro, Rania Nasreddine è riuscita a ricostruirlo. Ha realizzato subito un double-up, poi ha eliminato due avversari e infine è arrivata la giocata-capolavoro.

Timothy Chung apre preflop e poi betta flop e turn di questo board: K♥6♥9♠]4s]. Al river scende il 2♣ e Chung mette ai resti la sua avversaria. Lei ci pensa un po’ ma alla fine chiama: in mano ha solo 10♦9♦, coppia di 9, ma il player di Hong Kong è messo peggio con J♦6♦, solo coppia di 6. E’ un hero call fantastico che smaschera il bluff di Chung e rimette in carreggiata Rania Nasreddine.

Fuori dalla top 10 troviamo Simon Wiciak (1.300.000 chips), unico campione EPT ancora in grado di realizzare il bis che nel suo caso sarebbe anche un back-to-back catalano. Anche Mark Teltscher è rimasto a lungo in corsa per il secondo titolo EPT, tra l’altro mantenendosi nelle parti alte della classifica. Tuttavia, proprio nell’ultima mano Teltscher ha subito una bad beat da libro dei rancori. Il giocatore di Sua Maestà finisce ai resti con A♥A♣ vs 8♠8♣ di Timothy Chung. Al turn arriva l’8♦ – set per Chung – che elimina Teltscher a un passo dal traguardo di giornata.

Mark Teltscher consolato da Rania Nasreddine (credits RIHL)

Traguardo mancato, purtroppo, anche da quasi tutti gli italiani. Dire che il Day4 è stato una “Caporetto” per l’Italia del poker è probabilmente esagerato. L’amaro in bocca però è giustificato, se non altro per quello che i giocatori del Belpaese avevano fatto vedere finora.

Il primo ad uscire è stato Giuseppe Ditaranto (100°, payout €15.350), seguito a breve distanza di tempo dal quartetto formato da Enrico Camosci (90°), Claudio Di Giacomo (88°), Dionisio Vitti (87°) e Michele Perego (82°), tutti premiati con 17.600 euro. Le aspettative maggiori erano ovviamente concentrate sui due giocatori più titolati, Camosci e Di Giacomo che però non hanno mai trovato lo spunto per avanzare nel chipcount.

Il secondo si è accorciato dopo un bluff non riuscito su Aleksei Savenkov. L’italiano betta su tutte le street per un totale di circa 400k ma il russo legge le sue intenzioni e chiama al river. Sceso a 350k chips circa, Di Giacomo le mette tutte in mezzo con coppia di 10 e incappa in QQ. Game over per l’italiano che ci ha confessato di essere stato card dead per buona parte della giornata.

Dopo Perego è uscito Angelo Marrone (59°, €20.300). L’italiano, terzo nel Colossus WSOPE 2023, shova 310.000 sull’apertura di Jan Eric Schwippert, il quale chiama. Allo showdown Marrone è dominato K♦Q♦ < A♥Q♣ e non trova aiuto dalle carte del board.

Stop al 58° posto per Matteo Orchide (che però su thehendonmob è indicato come francese) e al 50° per Umberto Ruggeri. Il “bronzo” dell’EPT ME di Praga 2023 va all-in con A♥8♦ da middle position e trova Marius-Catalin Pertea che si isola su Oscar Mas e mette a rischio l’italiano con K♠K♦. Il board scorre 10♦9♣2♥3♠Q♠ e Ruggeri è player out.

A difendere il tricolore italiano è rimasto soltanto Piero Alioto, fratello di Dario, il noto campione di Omaha. Piero Alioto ha giocato in maniera solida, e ha anche avuto la chance di fare il balzo verso la vetta del count, ma la Dea Bendata non ha collaborato. Alioto è all-in con A♠A♣ vs A♥K♦ di Jan Eric Schwippert. Il vantaggio dell’italiano è netto (92%!) e rimane tale fino al turn: J♣10♦5♥6♦. Poi al river scende la Q♦ che consegna a Schwippert la scala Broadway!

Davvero sfortunato Piero Alioto in questa occasione. Il giocatore siciliano non si è però disunito, ha continuato a giocare il suo poker e alla fine si è ritrovato con 695.000 chips nello stack, pari a circa 27bb per iniziare il Day5.

Piero Alioto (credits RIHL)

Il torneo riprende oggi alle ore 12:00, con gli ultimi 49 minuti del livello 23 (bui 10k/25k bb ante 25k). Per chi volesse seguirlo, c’è sempre la copertura streaming su PokerStarnews.it, a partire dalle 12:30.

Immagine di testa: Stephen Song (credits RIHL)

Related Posts

None found