15 in the money/final table conquistati in eventi High/Super High Roller e almeno altri quattro in tornei con buy-in a cinque cifre, il tutto dal 2019 a oggi, sono il marchio di fabbrica di Enrico Camosci.
L’ultimo in ordine di tempo è arrivato ieri, quando WhatisL0v3 (questo è uno dei nickname di Camosci) ha chiuso al secondo posto il 25mila euro SHR Warm UP dell’EPT di Praga 2024, dopo 31 livelli da 30 minuti ciascuno. Il bottino è niente male: €180.700.
Il professionista italiano si è fermato alle spalle del norvegese Espen Uhlen Jørstad, campione del mondo alle World Seried Of Poker 2022 e fresco di grandi risultati nei SHR di tutto il mondo. Successivamente alla vittoria nel Main Event delle WSOP, il norvegese ha scelto la via dei tornei ad alto buy-in, catturando 22 risultati utili. Questa è la sua seconda vittoria, la prima in un torneo EPT, dopo il successo ottenuto nel 20.000+20.000 dollari Mystery Bounty alle Triton Super High Roller Series di Londra 2023.
L’EPT SHR Warm Up ha registrato 34 entries, per un prizepool netto di €807.500. Com’è normale che sia in tornei di questo tipo, il field ha portato ai tavoli giocatori di grande livello, oltre ad alcuni “benestanti” con la passione per il poker d’elite.
I nomi più famosi, oltre a Jørstad, sono Steve O’Dwyer, lo specialista di SHR Kayhan Mokri (autore di un clamoroso back-to-back quest’anno a Barcellona), Roman Hrabec, Andras Nemeth, Niklas “Lena900” Astedt e i due italiani Enrico Camosci e Simone Andrian, quest’ultimo vincitore del Main Event WSOPE due mesi fa.
Andrian si è fermato non lontano dal final table, all’11° posto. Il suo giustiziere è stato purtroppo il connazionale nonché amico Enrico Camosci. Rimasto con una quindicina di bui, il goriziano è andato all-in da SB sul raise 50k da bottone di Camosci, il quale ha poi fatto call trovandosi in vantaggio con A♠J♥ vs A♣2♠. Il turn 2♦ ha ribaltato la situazione per un attimo, poi è arrivato il J♦ al river che ha consegnato il piatto a Camosci ed eliminato Andrian.
Niklas Astedt è stato invece l’uomo bolla del final table. Protagonista dell’eliminazione di nuovo Enrico Camosci, che ha eliminato l’esperto svedese in all-in preflop. Astedt manda la vasca con K♣Q♠ ma trova l’italiano pronto al call, grazie a A♣K♦: board liscio e al tavolo restano gli ultimi 9, con Jørstad primo in chips e WhatisL0v3 secondo.
La bolla è scoppiata con l’eliminazione dell’estone Markkos Ladev (8°). Da lì in poi, il torneo ha raggiunto velocemente la fase 3-handed tra Ilya Nikiforov (Estonia), Espen Jørstad ed Enrico Camosci. E in meno di 45 minuti si è concluso.
L’ultima azione è una mano a tre. Ilya Nikiforov va all-in per 660k da bottone. Enrico Camosci rilancia tutto, ca. 1.600.000 chips, da SB Camosci. Espen Jørstad , dopo aver pensato un po’, completa chiamando da BB con lo stack superiore.
L’estone mostra J♣10♦. Camosci è messo meglio con 9♥9♣, ma deve schivare anche una terza overcard (asso) perché il norvegese ha A♥10♥. L’italiano rimane avanti fino al turn: Q♣8♥5♣J♠. Purtroppo al river scende il proverbiale ace, in questo A♣, che consegna piatto e vittoria a Jørstad. Camosci chiude secondo per lo stack superiore a quello di Nikiforov.
Ecco il payout:
Immagine di testa: Enrico Camosci (credits RIHL)