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Con 53 eventi live tra archiviati ed attualmente in corso, le World Series Of Poker 2024 hanno effettuato il giro di boa. Il programma ne conta infatti 99 in tutto, 46 dei quali hanno già assegnato i rispettivi braccialetti, 6 negli ultimi 4 giorni.

Vediamo allora quali sono le notizie più interessanti che la quarta settimana delle WSOP 2024 ci sta offrendo.

Immagine credist WSOP/PokerNews

Due giorni fa abbiamo assistito alla vittoria di Xixiang Luo nell’esordiente torneo Mixed NLH/PLO Double Board Bomb Pot (evento #41) e al braccialetto solo sfiorato da Phil Hellmuth nel Mixed: PLO Hi-Lo 8; Omaha Hi-Lo 8; Big O (evento #43), terminato con la vittoria dell’amateur svedese Magnus Edengren.

Tra questi due c’è stato anche il successo di James Obst nell’evento #42 $10.000 Seven Card Stud Championship. La performance del giocatore australiano vale $260.658 ma è ulteriormente impreziosita dal field che si è lasciato alle spalle. Al final table Obst ha superato la concorrenza del pro brasiliano Andre Akkari (1 braccialetto WSOP per lui), dello “storico” player finlandese Juha Helppi (2), di Robert Mizrachi (fresco vincitore del 5° titolo WSOP) e del 3 volte “braccialettato” Paul Volpe, quest’ultimo battuto in heads-up.

Per Obst si tratta del secondo trionfo alle World Series Of Poker, dopo la vittoria ottenuta nel 2017 con il $10k Razz Championship. E soprattutto dopo la pausa che l’australiano si è preso nel 2019, quando ha cercato di diventare un professionista di tennis, con l’obiettivo di partecipare a Wimbledon. Quel traguardo non è arrivato, anche se Obst è in effetti un buon giocatore di tennis e da giovane ha raggiunto ottimi livelli salvo poi fermarsi per problemi di salute. In compenso è stato ripagato ampiamente dal poker.

Nel suo curriculum ci sono – oltre ai due braccialetti – 85 piazzamenti a premio dal 2009 ad oggi, 52 dei quali li ha ottenuti alle WSOP e comprendono 9 final table. James Obst ha inoltre vinto svariati eventi dell’Aussie Millions organizzati nel suo Paese.

James Obst (credits PokerNews/WSOP)

Il torneo #44: $2.000 No-Limit Hold’em ha registrato il successo dello statunitense Jared Kingery, un giocatore non particolarmente noto che si così aggiudicato il suo primo braccialetto. Nel 2022 era stato runner-up nell’Housewarming delle WSOP.

La notizia ci interessa soprattutto perché nel payout ci sono due italiani. Michele Migliore è arrivato 135°. Fabrizio Nolano ha invece raggiunto il 34° posto, per un piazzamento di valore se si considera che al torneo ci sono state 1.561 entries.

Restiamo sugli azzurri presenti a Las Vegas. Dario Alioto, gran giocatore di Omaha, ha chiuso in 16ma piazza l’evento #45: $10.000 H.O.R.S.E. Championship, ricevendo un premio di 21mila dollari. Il variantista azzurro è al quinto itm in queste WSOP e precede di un piazzamento Dario Sammartino nella speciale classifica italica, anche se quest’ultimo ha incassato di più.

Il torneo è fermo all’heads-up che oggi mette di fronte il russo Maksim Pisarenko e il canadese Mike Leah (1 titolo WSOP/APAC), con stack quasi in parità.

Nell’evento #46 $1.000 Seniors, cioè riservato ai giocatori over 50, troviamo altri 5 itm italiani: John Catena (484), Mario Niciforo (532), Michele Galatola (681), Carlo Bordogna (964) e Luca Antinori (1018). Fernando Gatto e Luigi Panico sono invece tra i 208 ancora in gara.

Altri risultati per i giocatori del Belpaese vengono dall’evento #49: $3.000 NLH Freezout. L’italo-francese Florian Bordet ha centrato il suo terzo itm di queste WSOP con un 68° posto. Un po’ più indietro si è fermato Donis Agnelli (137°), secondo in the money per lui. Eugenio Giordano (28°), Fausto Tantillo (155°) e Iacopo Brandi (304°) sono invece a premio nell’evento #51: $1.500 Super Turbo Bounty No-Limit Hold’em Freezeout.

Sia il #49 che il #51 sono tornei ancora in attesa del vincitore.

Dario Alioto (credits PokerNews/WSOP)

L’ultima news riguarda invece un evento concluso. Dal 18 al 20 giugno si è svolto il quinto high-roller delle WSOP 2024, cioè un torneo con buy-in elevato. In questo caso si tratta di un’iscrizione a 5 zeri per partecipare al #47: $100.000 High Roller No-Limit Hold’em.

La cifra non ha però scoraggiato una serie di pro internazionali, che hanno portato a 112 il conto delle entries. Tra i 17 premiati ci sono nomi famosissimi: Orpen Kisacikoglu (17°), il recente vincitore dell’HR da 50k Sergio Aido (16°), Nick Petrangelo (13°, 2 titoli WSOP), Andrew Lichtenberger (12°, 1), Justin Bonomo (10°, 3), Isaac Haxton (8°, 1).

A 6 left è iniziato il final day. I protagonisti della volata per il titolo sono stati soprattutto gli americani Jeremy Ausmus e Chris Hunichen. Ausmus, 6 braccialetti WSOP in carriera, è partito alla grande con un (fortunato) 2-up ai danni di Chance Kornuth (A5 vs 77 e asso sul board) e poi eliminando Justin Saliba in all-in preflop (AQ > KJ). Hunichen, però, gli ha fatto subito capire che la via verso il 7° titolo WSOP non sarebbe stata una passeggiata.

Dopo aver chiamato il raise di Ausmus preflop, Hunichen va in check-raise fino a 3 milioni su questo flop: J♥9♣6♦. Ausmus aggiunge i 2 milioni che mancano e vede scendere un 3♦ al turn. A questo punto Hunichen annuncia l’all-in per 8 milioni. Il suo avversario ci pensa un po’ ma alla fine folda Q♠J♦, top pair. Hunichen sbatte sul tavolo 8♣7♠ per mostrare il suo bluff!

Chance Kornuth ha poi eliminato Aleksejs Ponakovs, riducendo il final table a 4 left. Qualche mano più tardi è arrivata la rivincita di Ausmus, favorita da un grande aiuto della Dea Bendata.

Dopo l’apertura di Viktor Blom, Chris Hunichen tribetta con A♦J♥, ma Ausmus lo mette ai resti. Kornuth e Blom foldano, ma non Hunichen che dopo una lunga pensata chiama. Allo showdown il suo call è perfetto, perché Ausmus parte in netto svantaggio con Q♠J♠. Il board porta però 9♠8♥6♦10♦9♦, scala chiusa al turn per Jeremy Ausmus. Quest’ultimo elimina successivamente anche Kornuth partendo da sotto: K6 vs 99 e tris di Kappa centrato sul board.

Sembra fatta per Ausmus che inizia la fase 3-handed con 41 milioni di chips contro i 19 di Blom e i 7 di Hunichen. Ed ecco il miracolo che bilancia le quote-fortuna e anche gli stack.

Chris Hunichen va all-in con coppia di 5 e trova il call di Jeremy Ausmus con A♣J♦. Il flop 10♥2♣7♠ mantiene il vantaggio della coppia, ma il turn regala ad Ausmus l’A♥ per la top pair. Sembra finita e invece il river porta uno dei due out favorevoli a Hunichen: il 5♠ che trasforma la coppia in set! La scena è tutta da vedere:

Rientrato in partita, Hunichen ha scambiato una serie di colpi con Viktor Blom. 1-1 dopo i primi due, entrambi favorevoli alla mano più debole. Il terzo ha invece mandato al tappeto lo svedese, già “bronzo” nell’HR da 50mila dollari vinto da Aido.

Chris Hunichen ha iniziato il testa-a-testa contro Jeremy Ausmus in vantaggio, ma il suo avversario ha riportato in equilibrio la sfida. La parità è durata per un livello, poi è bastata una mano per mettere la parola fine al torneo.

Hunichen rilancia a 2,5 milioni, Ausmus tribetta fino a 7,5. Call. Il flop porta 9♥5♠2♦. Ausmus c-betta 7,4 milioni, Hunichen rilancia all-in e riceve il call. Allo showdown è di nuovo dominato 9♦7♦ (coppia di 9 floppata) vs J♠J♦ (top pair) ma, dopo l’influente K♣ al turn, Hunichen riceve il secondo miracolo della giornata: il 9♣ che trasforma la sua coppia in un tris!

E’ gioco, partita, incontro per Chris Hunichen che incassa $2.838.389 e vince il suo primo braccialetto WSOP, dopo 6 final table a vuoto e altri 44 in the money ai mondiali di poker!

Immagine di testa: Chris Hunichen (credits WSOP via PokerNews)

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